FONDAZIONE CHARLEMAGNE A SOSTEGNO DEL TERZO SETTORE

[GRILLOnews.it – 28.04.2016] La Fondazione Charlemagne si rivolge a donne, uomini e bambini in condizioni di disagio, di negata dignità, di emarginazione sociale e civile. Lo Statuto della Fondazione è stato pensato per garantire massima libertà di intervento e di adattamento al mutare dei bisogni della società e del terzo settore, mantenendo centrale l’obiettivo di garantire dignità alla persona. La Fondazione ha una struttura snella e flessibile per facilitare la rapidità delle decisioni e far fronte alle necessità che spesso richiedono interventi puntuali e immediati. E destina i propri contributi a iniziative promosse dalle componenti del terzo settore (organizzazioni non governative di sviluppo, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali, associazioni di promozione sociale, università, gruppi riconosciuti), percorrendo con loro un cammino di continuo confronto. Essa agisce prevalentemente in Italia, ma accoglie anche iniziative in paesi terzi.

Gli interventi sono volti al rafforzamento del volontariato come voce dei più deboli, come denuncia e anticipazione di soluzioni. Il volontariato organizzato rimane perno di sviluppo e democrazia. La Fondazione pertanto guarda con attenzione al volontariato con l’obiettivo di affiancarlo, laddove rappresenti una risposta vitale a una problematica specifica; al contrasto alla povertà, privilegiando azioni di sostegno diretto ma anche studi e ricerche che conducano a nuove soluzioni. Ed ancora: alla tutela e promozione dei diritti sociali e civili attraverso azioni che invochino sistemi di welfare appropriati, di cura e di tutela giuridica della persona. I diritti sociali e civili sottendono la possibilità di accesso ai diritti fondamentali della persona e alla cittadinanza; alla tutela della salute nella promozione di iniziative che garantiscano accesso alle cure a coloro che vedono negato tale diritto; che migliorino la qualità dei servizi con la partecipazione del volontariato ospedaliero.

Sono inoltre previste azioni di sostegno allo sviluppo socioeconomico, per il miglioramento del benessere economico e della qualità della vita di comunità svantaggiate, all’educazione e formazione, perchè sono la base del riscatto culturale delle nuove generazioni; perché sviluppano uno spirito critico e autonomo e generano meccanismi di trasformazione profonda. Infine, un occhio di riguardo agli interventi di accesso all’acqua come bene da valorizzare, preservare e mantenere. L’attenzione è rivolta ad iniziative che migliorino l’accesso all’acqua, avvalendosi della partecipazione della popolazione locale e di modalità di coinvolgimento formativo per la preservazione a beneficio delle generazioni future.

Nella selezione delle proposte la Fondazione garantisce pari accesso alle richieste avanzate da enti non profit di qualsiasi natura e provenienza geografica. La Fondazione pur credendo nell’importanza di fidelizzare alcune iniziative -prolungando il proprio impegno a loro favore- accoglie con gli stessi criteri e attenzione nuovi soggetti richiedenti. Nel valutare una richiesta si conduce un’attenta analisi, avvalorata da informazioni e dati di ampio genere, mantenendo una flessibilità consona a una fondazione privata.

La valutazione tiene conto della natura dell’ente proponente e della sua governance, senza alcun pregiudizio. Del proponente vengono esaminati: gli organi sociali, lo statuto, i bilanci e le reti di affiliazioni. Il ruolo e la competenza nel settore in cui opera; l’esperienza maturata; la visione e la strategia nel paese e nel settore di intervento. Delle proposte viene approfondita la logica progettuale, quindi l’adeguatezza degli strumenti e delle attività previste per raggiungere un obiettivo; la pianificazione temporale, la condivisione partecipativa con gli attori locali. Il proponente deve dimostrare l’essenzialità del proprio progetto e la pertinenza del piano finanziario.

L’Ufficio Tecnico di Valutazione è incaricato di verificare l’attendibilità delle richieste finanziarie e di procedere alla loro promozione presso il Consiglio di Fondazione o enti partner per verificarne il potenziale interesse. Nel caso le proposte vengano approvate da altri enti, la Fondazione -a titolo gratuito- assicura il monitoraggio dei progetti e la correttezza della rendicontazione.

La Fondazione ha scelto di non operare attraverso bandi ma di attuare l’erogazione di finanziamenti senza limitazioni. Le erogazioni sono intese a carattere di co-finanziamento o a copertura totale dei costi progettuali. Dopo l’approvazione del Consiglio, le erogazioni vengono assegnate con una tempistica concordata con l’ente beneficiario. Per qualsiasi importo erogato viene richiesta la rendicontazione cartacea. La Fondazione si riserva di valutare le richieste di finanziamento e successivamente contattare l’organizzazione proponente informandola dell’esito della valutazione. Per i progetti di interesse della Fondazione, verrà richiesta la presentazione della proposta completa. Per presentare una proposta è possibile scaricare il formulario, in formato sintetico, compilarlo e inviarlo unitamente agli allegati richiesti.

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