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15.12.2017 – Brendola (Vi) – Assemblea conviviale di tutto il movimento «No Pfas»

Sono scesi in piazza, hanno organizzato serate, sit in, hanno raggiunto i palazzi istituzionali con striscioni e megafoni. Mercoledì erano davanti a palazzo Ferro Fini, a Venezia. Gruppi diversi, uniti contro i Pfas. Ora, comitati, associazioni, centri sociali, gruppi spontanei lanciano i primi «Stati generali». L’appuntamento è venerdì 15 dicembre, alle ore 20,00, nella fattoria sociale Massignan di Brendola [via Quintino Sella n.20].

Partirà da qui, dunque, l’unificazione degli attivisti. Una serata per fare il punto e pianificare strategie future. «Un’assemblea popolare aperta all’intero movimento, ma anche a chiunque voglia dire la propria sulla contaminazione dell’acqua da sostanze perfluoro-alchiliche -spiega un attivista-. Non c’è un organizzatore o un portavoce, piuttosto è stata accolta e strutturata l’esigenza avvertita da molti di noi di incontrarsi e guardarsi in faccia. Da qui la serata in fattoria Massignan. Avevamo valutato anche altri posti, ma questo per ragioni logistiche alla fine è risultato il migliore».

Sulle presenze attese, al momento solo stime a spanne. «L’invito sarà rivolto prevalentemente ai rappresentanti dei gruppi, ma possono partecipare tutti, anche cittadini singoli. Le porte sono aperte a tutti, anche a sindaci o politici, ma non in veste istituzionale. Sarà una serata dei cittadini. Arriveremo a qualche centinaio penso, tanto che stiamo valutando di utilizzare il tendone, che è più grande».

Sono stati invitati tutti i comitati, gli storici e quelli più recenti, anche da fuori provincia, dal Veronese e dal Padovano, nelle aree che rientrano nella «zona rossa», poi le associazioni ambientaliste, come Greenpeace, i comitati Acqua bene comune, gli attivisti di Climate defense units, le Mamme No Pfas, per citare alcuni dei gruppi in prima linea.

«È una convocazione di tutte le forze, dei movimenti, dei gruppi che sono nati attorno alla questione Pfas -ribadisce-. Il momento è decisivo, sono arrivate le analisi degli alimenti, con buchi di carattere scientifico, e poi ci sono questioni in sospeso molto importanti tra cui la bonifica della Miteni. Il movimento è cresciuto molto, con tantissimi nuovi gruppi in vari comuni. Sono coinvolte tre province e tra attivisti siamo tutti collegati in rete, abbiamo fatti marce, incontri, ma sono stati tutti momenti veloci. Ogni giorno c’è una conferenza in un comune, ma sono più approfondimenti tecnici. Ci serve invece una serata di condivisione e conoscenza, per fare il punto. È importante vedersi in faccia, confrontarsi a microfono aperto. Non sarà una serata di informazione o formazione, ma di conoscenza, amicizia e programmazione delle prossime mosse, perché c’è ancora molto lavoro da fare». La serata dovrebbe prevedere comunque vari momenti di confronto. «Ci troveremo in questa grande sala o nel tendone -spiega ancora l’attivista-. I dettagli sono da definire, ma probabilmente i gruppi più importanti faranno brevemente il punto tema per tema, come ambiente, sanità, analisi, poi microfono aperto a tutti. Ognuno potrà esprimere le proprie opinioni, idee e i propri timori».

Fonte: Il Giornale di Vicenza

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