Le «arene» sono grandi momenti assembleari che si celebrano nell’Arena di Verona dal 1986. Promosse inizialmente dal movimento «Beati i Costruttori di Pace», vedono una forte partecipazione della società civile. Nelle assemblee, organizzate in seguito dal più vasto movimento per la pace, intervengono testimoni da tutto il mondo e sono messi a fuoco i grandi temi delle sfide della nonviolenza.
ARENA 2 (30.05.1987)
«Il Sudafrica e noi: strappare le radici dell’ingiustizia»: l’apartheid e le obiezioni di coscienza
Il movimento Beati i costruttori di pace si dà un nuovo appuntamento in Arena sabato 30 maggio 1987. Gli interventi si focalizzano attorno a un tema già emerso nel corso di «Arena 1» (4 ottobre 1986): il Sudafrica e i paesi dell’Africa australe. Centrata sul problema dell’apartheid, la nuova assemblea areniana ha come titolo «Il Sudafrica e noi: strappare le radici dell’ingiustizia» e si basa sulle testimonianze di monsignor Dominic Khumalo, vescovo ausiliare cattolico di Durban, che rappresentava l’arcivescovo della città, Denis E. Hurley; del reverendo Beyers Naudè, allora segretario generale del Consiglio sudafricano delle chiese (un bianco boero schierato contro il razzismo e le ingiustizie), e del reverendo nero Simon Farisani, decano delle chiese evangeliche del Venda, vittima di torture per molti anni a causa del suo impegno contro la discriminazione razziale. Partecipa anche l’arcivescovo di Beira (Mozambico), Jaime Pedro Gonçalves.
Migliaia le persone presenti, provenienti da tutta Italia, e al termine dell’incontro vengono avanzate diverse proposte e campagne.
GALLERIA FOTOGRAFICA
Il manifesto di «Arena 2»
I partecipanti all’iniziativa del 30 maggio 1987 a Verona contro l’apartheid. © Gianni Sartori
Beyers Naudé, ex segretario del SACC a Verona il 30 maggio 1987. © Gianni Sartori
Febe Cavazzutti Rossi con il reverendo boero Beyers Naudé, a Verona il 30 maggio 1987. © Gianni Sartori
Il fotografo Gianni Sartori con Benny Nato, all’epoca rappresentante dell’African National Congress (ANC) per l’Italia e la Grecia (Arena di Verona, 30 maggio 1987). © Gianni Sartori
Il reverendo Farisani, il vescovo ausiliario di Durban Dominic Khumalo e la pastora valdese Febe Cavazzutti Rossi, all’Arena di Verona il 30 maggio 1987. © Gianni Sartori
Monsignor Dominic Khumalo, vescovo ausiliario di Durban (in rappresentanza dell’arcivescovo cattolico D.E. Hurley a cui era stato impedito di lasciare il Sudafrica) a Verona nel 1987. © Gianni Sartori
Padre David Maria Turoldo, tra gli organizzatori dell’evento di Verona (30 maggio 1987). © Gianni Sartori
«Hanno partecipato alla manifestazione del 30 maggio 1987 persone provenienti da tutto il Triveneto: in gran numero erano giovani che hanno mostrato ancora una volta di cercare precisi riferimenti per orientare i profondi sentimenti di pace, da cui sono animati». («Note Mazziane», n.2-1987, pag. 66)
«Far crescere la coscienza dei credenti sui grandi problemi del mondo è l’impegno del movimento “Beati i costruttori di pace” che si è riunito per la seconda volta nell’Arena di Verona sabato 30 maggio 1987 per affrontare la situazione del Sudafrica. Di fronte alle oltre diecimila persone presenti hanno portato la loro testimonianza, che spesso assume lo spessore del vero martirio, il vescovo luterano Farisani, il cattolico Khumalo e il pastore Beyers Naudè. In momenti di forte partecipazione si è rivelata in tutta la sua ampiezza l’ingiustizia che sta alla base del governo razzista di Botha». («Note Mazziane», n.2-1987, pagg. 62-63)
«Il lavoro di formazione può poi proseguire, oltre che nella scuola, anche nelle associazioni e nei gruppi. Da incontri straordinari come quelli dell’Arena ci si può sempre attendere la messa a fuoco dei temi d’attualità più scottanti». («Note Mazziane», n.2-1987, pag.67)
RASSEGNA STAMPA
»» «Le antiche radici della pace. Per la crescita di un pianeta democratico»
Articolo tratto da «Note Mazziane» (n.2 – Giugno 1987 – pagg. 61-69)