Arena di pace e disarmo (25.04.2014)

 

Le «arene» sono grandi momenti assembleari che si celebrano nell’Arena di Verona dal 1986. Promosse inizialmente dal movimento «Beati i Costruttori di Pace», vedono una forte partecipazione della società civile. Nelle assemblee, organizzate in seguito dal più vasto movimento per la pace, intervengono testimoni da tutto il mondo e sono messi a fuoco i grandi temi delle sfide della nonviolenza.

 

ARENA DI PACE E DISARMO (25.04.2014)
La resistenza oggi si chiama non violenza, la liberazione oggi si chiama disarmo

Trascorre oltre un decennio prima che le «Arene» tornino in scena, dopo l’ultimo appuntamento del 1 giugno 2003. Il giorno scelto è quello del 25 aprile 2014, data simbolo (anniversario della liberazione dal nazifascismo) per rimettere al centro dell’agenda della politica e dell’informazione il tema del disarmo. Obiettivo preciso, in particolare, la questione dei caccia F-35. Il titolo della manifestazione è: «Arena di Pace e Disarmo».

Questa edizione nasce dallo slancio di uno dei protagonisti delle passate Arene, il missionario comboniano padre Alex Zanotelli. È lui a gettare il seme dell’idea e da lì a poco nasce un coordinamento locale, composto da associazioni «laiche» e cattoliche (Movimento Nonviolento, Fondazione Nigrizia, Cgil, Libera e altre) e poi un altro, di carattere nazionale, per stendere un appello, sottoscritto da varie personalità, e quindi agevolare la messa in moto dell’assemblea del 25 aprile.
L’incipit dell’Appello è: «All’arena di Verona una giornata di resistenza e liberazione. La resistenza oggi si chiama nonviolenza. La liberazione oggi si chiama disarmo».

Promotrice dell’Arena di Pace e Disarmo è l’associazione “Arena di Pace e Disarmo”, promossa a sua volta da decine di reti, organismi laici e cattolici, fondazioni, centri studi e mezzi di informazione attivi su tutto il territorio nazionale.

Ridurre le spese militari, investire nella prevenzione dei conflitti armati, costruire i corpi civili di pace, rilanciare il servizio civile, smilitarizzare i territori: sono questi alcuni dei temi dell’evento, che vede la partecipazione e gli interventi di padre Alex Zanotelli (missionario comboniano), Lidia Menapace (partigiana, politica e femminista), don Luigi Ciotti (sacerdote antimafia), Alice Mabota (leader pacifista del Mozambico), Gad Lerner (giornalista e scrittore) che intervista Gianni Bottalico (Acli) e Susanna Camusso (Cgil). Seguono varie testimonianze su e gli interventi sulla militarizzazione dei territori dei sindaci Paolo Pisu (Sardegna) e Renato Accorinti (Sicilia).

Ma è anche una giornata di festa, con tanta musica proposta dagli artisti che hanno aderito: Simone Cristicchi, Grazia De Marchi, Vittorio De Scalzi, Farabrutto, Eugenio Finardi, Deborah Kooperman, Alessio Lega, Alessandro Mannarino, Nardo Trio, Alberto Patrucco, Pippo Pollina, David Riondino e con la partecipazione delle “Bocche di rosa”.

Una grande ed insperata presenza (oltre 13.000 partecipanti) dà forza ed entusiasmo alla campagna verso la «Difesa civile non armata e nonviolenta», lanciata nel corso dell’assemblea.

 

VIDEO

»» Intervento di don Luigi Ciotti
Libera, associazioni nomi e numeri contro le mafie

»» La manifestazione in 8 minuti
Musica, parole e testimonianze confezionate da «Artigiani Digitali»

 

GALLERIA FOTOGRAFICA

mons. Luigi Bettazzi con don Albino Bizzotto

 

»» Galleria fotografica della manifestazione
A cura del Movimento Nonviolento

»» Galleria fotografica della manifestazione
A cura del Centro Pace di Rovereto

 

RASSEGNA STAMPA

»» «La guerra è il suicidio dell’umanità»
Articolo on-line tratto da «Famiglia Cristiana» (25.04.2014)

»» «La Liberazione della nonviolenza. Il 25 aprile nell’Arena di Pace»
Articolo di Sergio Paronetto tratto da «Note Mazziane» (n.2-2014, pagg. 89-93)

 

18 MAGGIO 2024 – VERONA – «ARENA DI PACE» CON PAPA FRANCESCO

[GrilloNews.it - 06.01.2024] Sabato 18 maggio 2024 papa Francesco farà visita alla diocesi e alla città di Verona. Il programma della vista del Papa prevede, dopo l'arrivo all'aeroporto della città, un momento in cattedrale e poi la presenza ad «Arena 2024». Dall'Arena il pontefice si trasferirà al carcere per un incontro e il pranzo con le persone private della libertà, e nel pomeriggio, alle 16,00, la messa allo stadio Bentegodi che chiuderà la giornata.

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LIBRI. «DI NUOVO IN PIEDI, COSTRUTTORI DI PACE! ARENE DI PACE: STORIA DI UN’UTOPIA»

[GrilloNews.it - 09.01.2024] Per fare memoria delle Arene di Pace del passato, consigliamo la lettura di un volume stampato in concomitanza con l'ultimo degli otto appuntamenti di massa veronesi contro ogni guerra, iniziati nel 1986, «Arena di pace e disarmo» del 25 aprile 2014, il libro «Di nuovo in piedi, costruttori di pace! Arene di pace: storia di un'utopia» (Emi, Editrice Missionaria Italiana, 2014, pp. 160, € 11,90) porta la firma del padre comboniano Alex Zanotelli e di Paolo Bertezzolo, unico laico presente all'assemblea di sacerdoti e religiose che nell'autunno 1985 sottoscrisse a Vicenza un appello in cui si chiedeva al popolo cristiano di mettere al centro il problema della pace.

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LA LIBERAZIONE DELLA NONVIOLENZA. IL 25 APRILE NELL’ARENA DI PACE

[Sergio Paronetto - Giugno 2014] Il numero del trimestrale di informazione e cultura «Note Mazziane» uscito nel giugno del 2014 ospita un articolo di Sergio Paronetto scritto all'indomani della manifestazione «Arena di Pace e Disarmo», promossa nell'anfiteatro scaligero il 25 aprile 2014 da un coordinamento di associazioni laiche e cattoliche (Movimento Nonviolento, Fondazione Nigrizia, Cgil, Libera e altre) per rimettere al centro dell'agenda della politica e dell'informazione il tema del disarmo.

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[«ARENA DI PACE E DISARMO», 25 APRILE 2014] MONS. GIANCARLO BREGANTINI: «I COSTRUTTORI DI PACE DI NUOVO IN ARENA, A VERONA»

[Giancarlo Bregantini - 20.04.2014] Sarà un grande dono per la città di Verona e per la chiesa italiana tutta il ritorno in Arena dei “costruttori di pace”. Ne avevamo bisogno. Perché in questo grave tempo di crisi, che coinvolge tutti, che rischia di travolgerci e non solo di coinvolgerci, può addirittura sembrare “ozioso” manifestare per la pace. Quasi avessimo problemi più grandi da affrontare, e solo dopo, se c'è tempo, ci sarà spazio per le manifestazioni per la pace!

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