In occasione della «Giornata mondiale del Rifugiato» del 20 giugno, la Caritas Diocesana Vicentina e il gruppo Caritas Lonigo, insieme al progetto di accoglienza «Casa Osmolowski» e all’Associazione «Noi» di Lonigo, organizzano e invitano a partecipare allo spettacolo teatrale «Il riscatto», scritto e messo in scena dall’artista senegalese Mohamed Ba.
L’appuntamento è per mercoledì 21 giugno 2017 alle ore 20,45 al Centro Giovanile di Lonigo [viale della Vittoria n.1] e rientra tra gli eventi di avvicinamento alla sesta edizione della «Festa dei Popoli», in programma nel paese dell’Ovest vicentino dal 6 al 9 luglio.

«Nascere e crescere nel Sud del mondo, coltivare l’idea ingenua, intollerabile, indegna di gente moderna, che il mondo sia nostra patria comune e che, prima che la morte ci accolga tutti, secondo le credenze e i riti di ognuno, la terra che calpestiamo è di noi tutti. E così è il mare che la avvolge e il cielo che ci disseta capricciosamente. Ritrovarsi in mezzo al nulla assoluto, armati della sola speranza di essere visti, di essere notati, di essere salvati. «Il riscatto» è uno spettacolo che porta a toccare con mano tutto ciò che bisogna sapere sulla realtà migratoria» racconta l’autore. Una messa in scena della realtà che aiuta a capire almeno uno dei «perché» tra i mille altri «perché» che accompagnano un fenomeno di pressante attualità.

Nato in Senegal nel 1963, Mohamed Ba vive e lavora in Italia da ormai due decenni. Attore eclettico, scrittore e mediatore culturale, prima di giungere e stabilirsi nel nostro Paese ha vissuto in Francia, dove -tra le varie attività svolte- ha pubblicato anche un romanzo. Autore e interprete per il teatro, ha portato sul palcoscenico numerosi spettacoli interculturali. Tra gli altri: «Parole fuori luogo», «B-Sogni», «Negritudine», «Canto dello spirito», «Invisibili» e «Sono incazzato bianco». E ha collaborato con numerose associazioni, impegnandosi nella diffusione -anche nelle scuole- delle tematiche legate ai contesti multiculturali. Nel 2013 Mohamed Ba ha inoltre dato alle stampe «Il tempo dalla mia parte», il suo primo romanzo scritto in lingua italiana.
Portatore di valori e tradizioni che non necessariamente somigliano a quelli italiani, l’artista senegalese cerca di gettare instancabilmente ponti culturali tra civiltà che solo apparentemente sembrano diverse; legami in grado di collegare e valorizzare il meglio del suo essere africano con il meglio che il territorio che lo ospita è in grado di riservare.

Spettacolo avvincente e suggestivo, «Il riscatto» parla alle coscienze di accoglienza, immigrazione e integrazione. Senza perdere di vista il bene più prezioso: l’identità. E invita a cogliere l’occasione che la povertà ci offre per un riscatto personale, per una vera rilettura del nostro essere, nient’affatto impermeabile alle contaminazioni.

Ingresso libero.

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