29.03.07 – Trento – «Cosa scrivono i detenuti di Montorio?»

Riflessioni sulla voglia di libertà, sullo scorrere del tempo e su momenti significativi come la nascita e il matrimonio: di questo trattano i tre volumetti scritti dai detenuti della casa circondariale di Montorio che giovedì 29 marzo verranno segnalati a Trento. L’occasione è data dal festival trentino «Il gioco degli specchi» che dopo la recente anteprima veronese a corte Molon proporrà alla città di Trento un denso calendario di appuntamenti sui temi della migrazione e della pluralità culturale, dal 26 marzo al 1 aprile 2007. L’appuntamento, previsto per le ore 14 nella Sala Falconetto di Palazzo Geremia a Trento, trova spazio nella giornata riservata dal festival alla presentazione del concorso La città invisibile, proposto dal Forum Trentino per la Pace e il cui tema è il rapporto tra il carcere e la città. Le tre piccole opere – che raccontano come dietro le sbarre della reclusione ci siano persone in carne e ossa con ricordi, speranze e desideri di reinserimento nella società – forniranno senz’altro degli ottimi spunti a chi parteciperà al concorso. «Si tratta solo di frammenti. Frammenti preziosi però» scrive nell’introduzione di uno dei tascabili il direttore del Centro Studi Immigrazione Carlo Melegari, che vede nel carcere non soltanto un luogo «di sofferenza e di pena in tutti i sensi per tutti quanti vi sono ristretti» ma anche un «luogo provvidenziale di sperimentazione positiva delle relazioni interculturali e interreligiose di pace». «Visto che ovunque – conclude il direttore del Cestim – bianchi o neri, cristiani o musulmani, credenti o non credenti, assieme si è chiamati e destinati a vivere, gli uni accanto agli altri, gli uni in relazioni – possibilmente di pace – con gli altri». Realizzati durante il corso di comunicazione e grafica promosso dall’associazione La Fraternità, i libretti – del costo di 1 € e il cui ricavato viene in parte consegnato ai detenuti che lo hanno realizzato – saranno acquistabili alla mostra mercato del libro in Palazzo Geremia per tutta la durata del festival (www.ilgiocodeglispecchi.it).