[di TESSARO CLAUDIA e DANIELE MANENTE • 16.05.03] Con questo modesto scritto, vorremmo incoraggiare il variegato e variopinto movimento pacifista a rimanere unito, a non abbandonare mai l’attività di protesta e sensibilizzazione delle coscienze, tanto meno adesso dopo la dimostrazione di compattezza contro la guerra in Iraq...

LETTERA APERTA AL MOVIMENTO DELLA PACE

Con questo modesto scritto, vorremmo incoraggiare il variegato e variopinto movimento pacifista a rimanere unito, a non abbandonare mai l’attività di protesta e sensibilizzazione delle coscienze, tanto meno adesso dopo la dimostrazione di compattezza contro la guerra in Iraq. Moltissimi sono ancora i conflitti in atto e i governi  dittatoriali in essere. Anche le guerre “concluse” continuano la loro opera di morte e dolore a causa delle mine antiuomo disseminate ovunque che colpiscono a tradimento vittime civili innocenti. Siamo noi l’occidente che sta armando le dittature sanguinarie e i governi dei paesi dove si combattono le guerre tra stati e le guerre civili attualmente in corso, spesso dimenticate. Le guerre calpestano i diritti umani e soffocano la verità: solamente la globalizzazione della vera giustizia potrà portare ad una distribuzione equa delle risorse del nostro pianeta e quindi alla pace. Siamo noi quel  20% della popolazione che consuma l’80% delle risorse disponibili impoverendo e sfruttando il restante 80% dell’umanità. Un altro mondo è possibile solamente partendo da noi stessi e dalle nostre azioni quotidiane. Perciò vorremmo elencare alcune proposte lanciate da varie organizzazioni, nella speranza di contribuire a stimolare la fantasiosa ricerca di altre innovative strade di civile e pacifica disobbedienza e di non collaborazione per renderci cittadini responsabili ed attivi, liberi dai condizionamenti imposti da questo mercato economico e politico globalizzato.
 1. Passare ad  un modello di vita più sobrio basato anche sull’autoproduzione
aderendo alla campagna nazionale Bilanci di Giustizia per un consumo familiare critico e consapevole;
2. Costituire localmente un Gruppo di Acquisto Solidale (GAS) per l’acquisto all’ingrosso di prodotti alimentari locali e biologici al fine di ridurre l’inquinamento prodotto dai pesticidi e dal trasporto su strada. Allo stesso modo acquistare e consumare prodotti naturali, biodegradabili, non testati su animali per l’igiene della persona e della casa;
3. Riparare, riutilizzare, scambiare  oggetti, abiti, mobili ed acquistarne, prevalentemente di usati, solamente in sostituzione di quelli  logori, usurati ed inutilizzabili  (il petrolio per il quale si fanno le guerre è la fonte di energia utilizzata per produrre qualsiasi oggetto);
4. Costruire o ristrutturare la propria abitazione secondo i principi della bioedilizia;
5. Installare pannelli solari e fotovoltaci per la produzione domestica di energia elettrica ed acqua calda;
6. Spostarsi a piedi oppure utilizzare preferibilmente i mezzi pubblici e la bicicletta;
7. Installare sulla propria automobile un impianto a gas metano oppure a GPL eliminando i consumi di benzina;
8. Monitorare e ridurre i consumi energetici e soprattutto quelli dell’acqua opponendosi alla sua privatizzazione e sostenendo la campagna mondiale che promuove  l?acqua come un  diritto dell’uomo e non come un bisogno soggetto alle regole di mercato. Consumare acqua potabile corrente opportunamente filtrata e declorizzata;
9. Limitare l’acquisto di telefonini, play-station, PC portatili che contengono il coltan nei loro componenti elettronici, un minerale diventato prezioso e oggetto di contese militari per lo sfruttamento dei giacimenti in Congo
10. Utilizzare legno proveniente da foreste dove non è attuato il taglio indiscriminato ed illegale che provoca la distruzione dell’ambiente, la scomparsa dei popoli indigeni e l’estinzione degli animali che traggono sostentamento da questo habitat;
11. Ridurre l’uso ed il consumo della plastica, soprattutto negli imballaggi, passando ad altri elementi meno inquinanti e riciclabili, come il vetro, oppure biodegradabili, come il Mater-Bi;
12. Attuare la raccolta differenziata nell’ottica di  ridurre i rifiuti inquinanti da destinare alla discarica o all’inceneritore;
13. Ridurre gradualmente il proprio consumo di carne abbracciandone le motivazioni etiche, salutistiche, ambientaliste (per fermare l’incremento degli allevamenti intensivi che provocano le deforestazioni necessarie a far posto alle coltivazioni foraggiere, per utilizzare le produzioni cerealicole nell’alimentazione umana anziché animale; per ridurre l’utilizzo di sostanze farmaceutiche in allevamento  che sono trattenute nella carne che consumiamo; per attingere ai principi proteici e nutritivi essenziali direttamente dal mondo vegetale accorciando in tal modo la catena alimentare ed ottimizzando la resa proteica);
14. Ridurre il tempo dedicato al lavoro ed alla televisione di intrattenimento aumentando il tempo dedicato alla cittadinanza attiva ed all’autoinformazione e formazione;
15. Avvicinarsi come consumatori alle botteghe che vendono prodotti del Sud del Mondo nel rispetto dei principi del commercio equo e solidale;
16. Passare alla medicina omeopatica boicottando le grandi multinazionali chimico-farmaceutiche che rifiutano di distribuire farmaci  a prezzi accessibili ai paesi più poveri (la salute è un diritto di tutti); che impongono in agricoltura l’utilizzo di pesticidi e diserbanti di propria produzione per poi incrementare le vendite di farmaci per la cura delle malattie conseguenti all’inquinamento provocato; che vogliano imporre sementi geneticamente modificate compatibili solamente con i fertilizzanti e pesticidi di propria produzione; che diffondono notizie allarmistiche in merito a improbabili epidemie batteriologice per incrementare le vendite dei  vaccini di loro produzione;
17. Boicottare i prodotti delle multinazionali che contribuiscono al degrado ambientale, che si oppongono alle riduzioni delle emissioni inquinanti, che hanno contribuito alla campagna per l’elezione del presidente degli Stati Uniti d’America;
18. Boicottare i prodotti delle multinazionali che delocalizzano le loro produzioni nei paesi poveri sfruttando il lavoro minorile, sottopagato, non organizzato sindacalmente;
19. In nome della vera libera concorrenza, boicottare i prodotti delle aziende possedute dall’attuale Presidente del Consiglio dei Ministri e, in nome della libera informazione e contro il conflitto di interesse, boicottare i prodotti delle aziende che maggiormente finanziano con la loro pubblicità le reti televisive Fininvest;
20. Rifiutare l’informazione controllata omettendo il pagamento dell’abbonamento RAI ed accettando l’apposizione dei sigilli al proprio televisore;
21. Considerare l’informazione come una necessità ed un dovere del cittadino e documentarsi utilizzando fonti informative diverse, alternative, anche poco conosciute, sensibilizzando in tal senso i parenti, i colleghi e gli amici;
22. Partecipare ad incontri, seminari, corsi di approfondimento sui temi della mondialità, della diversità come valore, della costruzione pacifica delle relazioni interreligiose, ecc.?
23. Sostenere la campagna per la riscrittura dei testi scolastici di storia rivisti dalla parte delle vittime;
24. Collocare  uno straccetto bianco di pace legato alla propria borsetta, zaino, racolla ed esporre permanentemente la bandiera arcobaleno al proprio balcone;
25. Appoggiare la campagna per la messa al bando delle bombe cluster;
26. Attraverso la preghiera ed il digiuno, iniziare un percorso di comprensione verso chi, non avendo accesso ad un regime alimentare appropriato, non ha la forza fisica per sviluppare la volontà di migliorare la propria esistenza;
27. Durante le proprie ferie, prestare un periodo di volontariato nazionale od internazionale al seguito di una ONG,  di un’associazione o di un gruppo missionario;
28. Per i giovani, impegnare un anno della propria vita dedicandosi al servizio civile nazionale od internazionale;
29. Sostenere economicamente ed attivamente le organizzazione, associazioni che da anni si impegnano nelle mediazioni per la risoluzione pacifica dei conflitti e per il rispetto dei diritti umani fondamentali;
30. Attivare un’adozione a distanza e sostenere economicamente le organizzazioni, le missioni, che si occupano di sviluppo sostenibile nel Sud del Mondo;
31. Considerare come un segno di civiltà ed un diritto della persona la concessione d’asilo ai migranti per motivi politici od economici;
32. Nell’impiego dei propri risparmi, applicare i principi della finanza etica;
33. Per la propria dichiarazione dei redditi, adottare la procedura per  l’obiezione fiscale alle spese militari;
34. Sostenere la campagna per la contribuzione volontaria alle spese militari; 35. Sostenere la campagna a favore dell’introduzione della Tobin Tax 36. Esercitare attivamente il proprio diritto-dovere di voto alle elezioni amministrative, politiche e referendarie;
37. Sottoscrivere la proposta di legge d’iniziativa popolare per l’attuazione dell’articolo 11 della Costituzione Italiana;
38. Sottoscrivere la proposta di legge d’iniziativa popolare per l’introduzione dei diritti civili quale materia scolastica obbligatoria;
39. Sostenere la dichiarazione di ripudio della guerra nell’articolo 1 della nascente costituzione Europea;
40. Sostenere l?introduzione, all’interno della normativa regionale, del concetto di ripudio della guerra;
41. Sostenere la campagna contro il WTO e gli accordi commerciali tesi a trasformare il mondo in una merce in vendita al miglior offerente;
42. Opporsi alla modifica della legge 185/90 per una maggiore trasparenza nella produzione e nel commercio d’armi;
43. Chiedere costantemente conto ai propri rappresentanti parlamentari in merito al loro operato;
44. Considerare la pubblica manifestazione organizzata un dovere del cittadino oltre che un diritto;
45. Sostenere l’istituzione dell’ONU quale rappresentante di tutti i popoli ed eleggerlo unico garante nelle controversie internazionali
46. Viaggiare prevalentemente nei paesi del sud del mondo secondo le regole del turismo responsabile.
Concludiamo ringraziando vivamente la redazione giornalistica che dimostrerà di avere il coraggio di pubblicare integralmente questo scritto. Ringraziamo inoltre i lettori che   dimostreranno di avere la tenacia di leggere fino in fondo e di ritrovarsi in almeno un punto di quelli sopra elencati.