LIBRI. «UN PARROCO ALL’INFERNO», DI NANDINO CAPOVILLA

[GRILLOnews.it • 16.12.09] Libro-intervista ad Abuna Manuel, parroco palestinese della chiesa della Sacra Famiglia a Gaza. Racconta la sua esperienza quotidiana e la convivenza tra cristiani e musulmani a Gaza e in Medio Oriente. La testimonianza, raccolta da don Nandino, è preziosa e, come dice lui stesso, vuole «restituire verità e dignità a coloro che dall’inferno della prigione di Gaza e di tutta la Palestina occupata non hanno potuto e non possono essere ascoltati da chi vive fuori dalle sbarre».

Nandino Capovilla

UN PARROCO ALL’INFERNO

Anno 2009 – 144 pagine – 13 euro

Codice: 9788831537346

(Edizioni Paoline)

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«È la prima volta che esco da Gaza, dopo aver vissuto quattordici anni in prigione. Gaza è una prigione…». È vero, Gaza è una prigione, come dice don Musallam, una prigione a cielo aperto: le porte vengono aperte quando lo decidono gli usurpatori, quelli che dal 1967 continuano a occupare militarmente la Cisgiordania e Gaza. Quelli che sui Territori Occupati hanno continuato a costruire colonie e a trasferirvi, contro ogni legalità internazionale, la propria gente. Ma parlare di prigione per Gaza non è forse corretto: in prigione dovrebbero starci quelli che hanno commesso crimini e che per questo devono pagare il prezzo della libertà. Ma a Gaza il prezzo viene pagato dalla popolazione palestinese che non ha commesso reati, che dovrebbe avere il diritto di muoversi liberamente, per viaggiare, per curarsi, per commerciare, per lavorare, per studiare e che invece viene assediata, bombardata, uccisa.

L’assedio di Gaza è una punizione collettiva. Non è punire i responsabili che hanno tirato rockets sulla popolazione civile israeliana, ma è vendetta contro donne, uomini, bambini. E questa punizione, oltre a essere crudele, è persecuzione, è il tentativo di distruggere ogni possibilità di sviluppo di una popolazione distruggendo, come è stato fatto non solo dopo la presa del potere di Hamas a Gaza, ma anche prima in tutti gli anni dell’occupazione militare, le industrie, il porto, l’aeroporto, i ministeri, gli alberi, strade, scuole. La politica israeliana sbandierata come difesa, oltre a continuare un’occupazione coloniale, vuole coltivare odio e violenza.

La testimonianza di abuna Manuel Musallam raccolta da don Nandino è una testimonianza preziosa, che, dice lui stesso, vuole «restituire verità e dignità a coloro che dall’inferno della prigione di Gaza e di tutta la Palestina occupata non hanno potuto e non possono essere ascoltati da chi vive fuori dalle sbarre».

Don Musallam racconta dei giorni dell’aggressione dei soldati israeliani a Gaza: racconta storie, sofferenze di persone, racconta dell’essere cristiano in mezzo ai musulmani, si appella ai cristiani del mondo perché vedano la verità, perché aiutino la comunità cristiana, ma soprattutto gli esseri umani umiliati e offesi ai quali sono stati tolti tutti i diritti da un’occupazione militare che uccide tutto e tutti. Si indigna don Musallam come ci indigniamo noi, che seguiamo con trepidazione e dolore gli avvenimenti e cerchiamo di esortare a che la comunità internazionale, i nostri governi, si assumano la responsabilità di far sì che Israele rispetti i diritti umani e la legalità internazionale. Ma non è solo Israele che deve rispettare la legalità: siamo anche noi, i governi, l’ONU, perché, quando permettiamo a Israele ogni sorta di sopruso e di violazione del diritto, siamo responsabili di non fare applicare quanto noi stessi sottoscriviamo nei trattati. Non abbandonare Gaza, togliere l’embargo che, oltre a procurare sofferenza e ingiustizia, aliena le possibilità di pace e riconciliazione. La popolazione di Gaza non può continuare a morire per l’embargo, soffocata nei tunnel che oggi sono l’unico modo per procurarsi cibo. (Dalla Prefazione di Luisa Morgantini, già Vicepresidente del Parlamento europeo)

UN PARROCO ALL’INFERNO è l’intervista-testimonianza ad uno dei leader protagonisti della storia palestinese degli ultimi anni, è uno dei rarissimi testi usciti ad un anno dalla guerra che tanti lutti ha portato e contiene anche alcune straordinarie Lettere di abuna Manuel alla sua gente e a Papa Benedetto. L’allegato con un estratto di un’inchiesta internazionale sulle violazioni dei diritti umani nella Striscia di Gaza, impreziosisce e completa l’opera allargandone i focus.


DON NANDINO CAPOVILLAL’AUTORE

Don Nandino Capovilla è parroco nell’isola di Murano (Ve). Nato a Venezia nel 1962, dal 2004è referente nazionale della Campagna «Ponti e non muri» di Pax Christi International. É inoltre responsabile delle azioni in Israele e Palestina per Pax Christi Italia, di cui è dal 2009 coordinatore nazionale.