[On. Tiziana Valpiana - On. Elettra Deiana • 23.02.04] “La discussione sulle mutilazioni genitali femminili rischia di oscillare tra un integralismo tipicamente occidentale di chi vede da questa parte del mondo i soli valori di civiltà accettabili e la volontà di chi invece teorizza una coabitazione tra differenze immutabili per farle permanere in un indistinto culturale che, di fatto, riafferma la “nostra”superiorità...

«MUTILAZIONI GENITALI, INVIOLABILITA’ DEL CORPO E’ DIRITTO UNIVERSALE NON SACRIFICABILE»

“La discussione sulle mutilazioni genitali femminili rischia di oscillare tra un integralismo tipicamente occidentale di chi vede da questa parte del mondo i soli valori di civiltà accettabili e la volontà di chi invece teorizza una coabitazione tra differenze immutabili per farle permanere in un indistinto culturale che, di fatto, riafferma la “nostra”superiorità. E’ quanto hanno dichiarato Elettra Deiana e Tiziana Valpiana, rappresentanti il Gruppo di Rifondazione Comunista nelle Commissioni Giustizia e Affari Sociali della Camera per l’esame della proposta di legge sul divieto delle mutilazioni sessuali – Siamo consapevoli che l’incontro tra culture solleva molte delicate questioni, per le quali è necessario avere un approccio rispettoso delle differenze e delle culture ma netto e intransigente per quanto inerisce i diritti fondamentali della persona a partire dal diritto all’integrità del proprio corpo. Nel caso delle mutilazioni è in gioco il diritto-dovere dell’inviolabilità del corpo, un diritto planetario e universale, che non può essere sacrificato in nomi di nulla, neppure di appartenenze culturali storicamente datate. Dalla conferenza del Cairo su popolazione e sviluppo alla conferenza di Pechino sulle donne, l’abolizione delle mutilazioni genitali femminili è stata assunta come obiettivo che – hanno ricordato le deputate – deve vedere l’impegno dei Governi degli Stati sottoscrittori i principali trattati sui diritti umani, in particolare del diritto alla vita ed alla salute, garantiti dalla Convenzione internazionale dei diritti umani, della Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e della Convenzione per l’eliminazione di ogni forma di discriminazione contro le donne. In Italia, inoltre, il diritto all’inviolabilità del corpo è garantito dalla Carta Costituzionale e dall’ordinamento giuridico. Su questo tema e sul corpo delle donne – hanno concluso le deputate – non ci possono essere sconti”.