POESIA. D’EVOLUTION

[La Rosa dei Veneti – 28.06.2001] Quant’è svelto Umberto Bossi / che veloce salta i fossi! / Lui è meglio di una quaglia: / disprezzava Forza Itaglia, / era andato col padrone / poi ha fatto il ribaltone… / Ce l’aveva coi fascisti: / così cupi, così tristi, / per di più nazionalisti! / Ce l’aveva con la chiesa: / le lanciava qualche offesa, / celebrava riti strani / con l’ampolla dei padani. / Ce l’aveva coi terroni: / tutte birbe ed imbroglioni… / Trapiantato gli hanno il cuore? / Tratta Silvio con amore! / Si è del tutto convertito / e gli eredi di Benito / bacia in fronte e in altri posti. / Ama il papa a tutti i costi / ed afferma che i padani / solamente, son cristiani. / E va a Napoli e più giù / promettendo tutto e più… / Ascoltate un po’ la zia / che vi fa una profezia: / lui aspetta che il Berlusca / sia ridotto a mangiar crusca, / per estrarre il… manganello / duro, e governar con quello.