[di Mirco e Concettina • 06.02.02] "Aquì estamos", così vorremmo rispondere a tutti quei giornalisti della televisione e della carta stampata che all’indomani della manifestazione a Roma dell’Ulivo hanno saputo solo riportare quanto a loro faceva più comodo, estrapolando solo quelle frasi e quelle parole che a loro servivano per gettare fango su di un centro sinistra in difficoltà, ma non ancora finito. Purtroppo, buona parte della televisione e della carta stampata oggi "puzza di regime", e quel che più dispiace, è che proprio le reti pubbliche siano le più asservite a questo "regime".

RESISTETE!

Noi il 02 febbario eravamo a Piazza Navona ed il grido di Marcos a Città del Messico non può non fare eco anche nella piazza della nostra capitale; dove i più elementari diritti dell’uomo e del cittadino vengono messi in pericolo, è necessario che la gente comune scenda in piazza a sostenere i propri leader, i propri rappresentanti. Certo le parole di Moretti erano necessarie, ci voleva uno scossone, altrimenti qui si rischia di cadere definitivamente in letargo, ma Piazza Navona, il 02 febbraio e soprattutto l’Ulivo non sono solo Nanni Moretti. E’ così brutto e triste aver visto in televisione e sui giornali solo l’intervento del regista, quando prima di lui erano saliti sul palco docenti, scrittori, economisti, gente comune, che parlando con il cuore hanno saputo tenere viva la fiamma seppur esile della speranza, la speranza di un’Italia differente, di un paese che appartiene non ad un solo uomo ed alla sua banda, ma ai cittadini a tutti gli italiani. “Noi siamo qui”, il popolo dell’Ulivo c’è, è nelle piazze, nelle strade, nelle scuole, nei posti di lavoro, noi ci siamo, non ascoltate la televisione e la stampa, noi abbiamo visto e ciò che i giornalisti vi raccontano sono distorsioni, non si può e non si deve ridurre una giornata come quella del 02 febbraio al solo intervento di Moretti. Strano che nessuno abbia fatto riferimento all’in tervento del giornalista Massimo Fini, che tutto è se non un uomo certamente non di sinistra, proprio quest’ultimo ci ha augurato e raccomandato di RESISTERE, lui che nulla ha da spartire con la sinistra e con l’Ulivo, ha ringraziato la gente di sinistra di esserci, perché finchè noi ci saremo il “regime” dovrà temere. Nel suo intervento, Massimo Fini ha messo in guardia la gente contro le vili mosse e le furberie di questa “banda” che oggi ci governa, grazie anche probabilmente ad una maggioranza donatagli da mosse sbagliate e dalla poca convinzione di molti uomini del centro sinistra. Ma questo deve farci riflettere, e soprattutto deve essere di stimolo per ripartire. Ripartire da dove? Anzitutto ritorniamo ad essere uniti, uniti nelle piazze, nelle nostre città, riscopriamo il piacere di fare politica, che non è solo andare a votare, ma è soprattutto prenderci a cuore il presente ed il futuro del nostro paese, “I Care”. Se oggi dobbiamo fare manifestazioni per difendere un diritto elementare come “la legge è uguale per tutti” (riportata in tutti i tribunali) , allora vuol dire che la situazione è più grave di quello che possa sembrare. Scuotiamoci dal nostro torpore, non pensiamo che siccome abbiamo la pancia piena, soldi da spendere ed un euro convertitore in più, le cose vadano bene. Al contrario. Quando in un paese c’è chi da solo controlla una buona fetta dei mezzi di comunicazione di quel paese, ed è a sua volta capo del governo, e ci propina l’idea di un primo ministro operaio, insegnante, impiegato, noi siamo preoccupati; già negli anni venti del secolo scorso, qualcuno diceva di essere il Duce operaio, contadino, ecc., c’e ra una stampa di regime, si creavano slogan con cui parlare alla gente, forse nulla è cambiato da allora, questi sono i rischi dei ricorsi della storia, speriamo proprio di no! Siamo convinti che il popolo di sinistra reagirà, dal 02 di febbraio siamo convinti che questa reazione è già iniziata, anche se c’è chi tenta di minimizzarla, proprio come faceva la stampa del regime fascista contro l’opposizione di allora. Noi abbiamo già avuto i nostri Matteotti e Rosselli, sì, Falcone e Borsellino, non dimentichiamoli per favore. Giornalisti abbiate il coraggio e la decenza di riportare quanto veramente avete visto a Piazza Navona. Noi abbiamo visto migliaia di persone, con le loro bandiere, con la loro voglia di sapere, conoscere, far proprie le parole di quella manifestazione. Non si possono dimenticare i molti interventi che hanno preceduto quello improvvisato di Moretti, e se proprio quelli di Fassino e Rutelli sono stati i meno coinvolgenti, i più politicizzati e sicuramen te anche i più “macchiavellici”, non si può fare finta di nulla, e soprattutto, non si può continuare a fare solo televisione e stampa di “regime”, abbiate voi giornalisti il coraggio di raccontare almeno la verità, abbiate rispetto delle idee e di tutti coloro che non la pensano come voi e come il “regime” a cui vi siete asserviti. Ci siamo commossi ascoltando il docente di Firenze, l’ex magistrato di “Mani pulite” che è costretto a difendere i suoi colleghi e se stesso solo per aver fatto il proprio dovere, che è quello di giudicare chi ha commesso dei reati, indipendentemente dal colore della pelle, dalla suo sesso, dal fatto se sia ricco o povero, (anche perché oggi i magistrati si dovranno difendere da soli, soprattutto quelli che indagano sugli uomini di “regime”, la scorta non serve, togliamola, questo è ciò che pensano i nostri attuali governanti), la cantante Cinquetti, che oggi ha l’età giusta, ci ha invitato a tornare nelle piazze, la sinistra ha sempre fatto sue le piazze di tutta Italia, non possiamo continuare a nasconderci dietro ad un dito, a fare finta di nulla, siamo chiamati ad assumerci tutti le nostre responsabilità, facciamoci carico ognuno di noi di queste battaglie di civiltà anzitutto, visto che purtroppo, nonostante il capo del governo ritenga che noi siamo più civili dei nostri fratelli mussulmani, oggi in Italia, dobbiamo preoccuparci di difendere i più elementari valori di civiltà, dobbiamo preoccuparci che le nostre conquiste civili non cadano nel baratro per colpa di questi “banditi”. Come mai nessun telegiornale ha riportato gli interventi di Dalla Chiesa, del docente di architettura di Firenze, come mai nessuno ha detto che la destra che oggi governa il nostro paese è fra le peggiori destre del mondo, il centro destra si è legato alla Lega e alla destra di Rauti, come mai solo pochi hanno avuto il coraggio di riportare anche altre parti del discorso di Moretti, quelle in cui lo stesso ha detto che continuerà a votare Ulivo e che dobbiamo preoccuparci di chi ci governa e dei suoi uomini (vedi Fede, definito dal regista uno squadrista, che ha sostituito l’olio di ricino ed il manganello con un telegiornale fazioso, violento nel linguaggio, offensivo, razzista e sicuramente pericoloso). Quindi perché raccontare e riportare sol o mezze verità, perché distorcere la realtà, questo lo si faceva all’epoca del fascismo, dobbiamo pensare che ci siamo ritornati? Carissimi, questo è il nostro paese oggi, dobbiamo metterci ai remi prima che vada alla deriva nelle mani di questi insensati, di questa “banda” che compera i voti con l’euro convertitore, che chiama la Marina Militare a svolgere compiti di polizia contro un canotto sgangherato con sopra disperati alla ricerca di una vita migliore, che sogna un sistema giudiziario americano, fatto di pochi che si possono permettere i migliori avvocati ed i più costosi in grado di scavalcare leggi e giustizia. Non fatevi illudere dal vostro benessere, non pensate perché avete il cellulare, la macchina nuova, i soldi per comperarvi nuovi vestiti, che tutto vada bene; e che diamine! scuotetevi, non vi accorgete che vi stanno fregando, non vedete che vi stanno prendendo in giro, non possono rispondere legalmente alle accuse mosse contro di loro nelle aule giudiziar ie, allora cosa fanno, cambiano le leggi con la maggioranza del parlamento, si creano i salvacondotti, fanno “fuori” i giudici e chi li difende, fanno leggi appositamente per loro, BASTA, non siamo un paese democratico, siamo in una “dittatura di regime”, e la cosa che più scandalizza e che facciamo finta di nulla, finchè non toccano le tue tasche, finchè non scuotono il tuo torpore, che facciano pure! E’ incredibile quanta viltà, è incredibile come si possa pensare che tutto vada bene, perché in televisione si ostentano soldi, benessere e schifezze di ogni genere (mi viene da ridere se penso che il nostro presidente del consiglio vuole combattere la prostituzione nelle strade, se per primo non combatte quella nelle sue reti televisive, tutte le trasmissioni sono una buona occasione per fare vedere culi e tette, soubrette incapaci di ballare, recitare e persino parlare, cavalcano il sipario mostrando il loro corpo, è l’unica cosa che sanno fare, ed il loro “padrone”, nonché nostro presidente del consiglio dei ministri cosa dice: non posso uscire di casa con i miei figli perché lo spettacolo a cui devono assistere per le strade a causa di donne che si prostituiscono è vergognoso, devo supporre allora che i suoi figli non guardano le trasmissioni delle sue reti televisive perché lo spettacolo è altrettanto vergognoso, inoltre è ancora più ipocrita e assurdo perché è giustificato dal mezzo di comunicazione, insomma dalla televisione stessa). Per favore allora! Noi dovremmo tacere ed ascoltare quanto ci riportano i giornalisti servi del padrone? Ma per favore, a loro e a questa “banda” che ci governa non gli lascerei fare neppure un uovo al tegamino. RESISTETE. Altro da dirvi non abbiamo, se non di resistere e di invitarvi a Roma per la grande marcia dell’Ulivo il 02 marzo 2002. “Aquì estamos”.