[09.10.01] SGUARDI OLTRE IL CONFINE è un’Associazione culturale nata nel 2000 su proposta di alcune persone impegnate come volontari in progetti di solidarietà con il Sud del mondo e con le periferie del Nord appartenenti all’Organismo Non Governativo C.R.I.C. (Centro Regionale di Intervento per la Cooperazione)Associazione Italiana Turismo Responsabile).

TURISMO RESPONSABILE – ASSOCIAZIONE SGUARDI OLTRE IL CONFINE

L’obiettivo dell’associazione è quello di promuovere una cultura libera e critica, democratica e solidale che valorizzi la conoscenza e l’interscambio culturale fra realtà diverse del Sud come del Nord del mondo in uno spirito di rispetto, autonomia e crescita reciproca. perno su cui ruota l’attività dell’associazione è il VIAGGIO, inteso come metafora di esperienza, conoscenza, coscienza, incontro e possibile trasformazione.  VIAGGIO come esperienza individuale, tangente all’esperienza collettiva e oggettiva della relazione, dell’incontro con l’altro, gli altri; della condivisione di un progetto interculturale. VIAGGIO come fuga e come ricerca del sé, come capacità di guardare oltre il proprio confine esperenziale, personale e culturale per avvicinarci a realtà magari vicine ma diverse e per costruire insieme ad esse una rete di sguardi e possibilità di sognare e realizzare un futuro più giusto e sostenibile. VIAGGIO come scoperta del sogno basato su volti di genti, spiagge e mari color perla e smeraldo, relax fatto di pace di boschi, tranquillità e mistero di oasi e deserti, templi e meraviglie nascoste, albe e tramonti che ricordano gli inizi del tempo, musiche che danno senso al tempo, al corpo, al movimento, agli occhi che cercano vita. VIAGGIO come consapevolezza delle relazioni positive e negative che legano il Nord ed il Sud, il centro e  la  periferia;  delle strutture economiche gestite dai grossi centri di potere internazionali, ma anche delle esperienze sociali ed economiche alternative che vedono protagoniste Organizzazioni Non Governative, Cooperative locali, Botteghe del Commercio Equo e solidale, Associazioni di solidarietà. VIAGGIO come rete di incontri, relazioni significanti che si costruiscono all’interno del gruppo di viaggiatori ed all’esterno con quanti lavorano, vivono, lottano dentro la realtà locale. VIAGGIO come percorso di conoscenza della realtà sociale e culturale, economica e ambientale dei popoli e dei paesi che si toccano nel rispetto delle specificità, diversità, ricchezze culturali di ciascuno. Ma non solo VIAGGIO: il viaggio non è tale se non riesce a mettere in discussione i propri sistemi valoriali e culturali; se non interagisce con la propria esperienza di scoperta e conoscenza; se non fornisce diverse chiavi d’interpretazione della realtà internazionale ed interculturale. Attorno al viaggio, l’associazione vuole tentare di costruire percorsi di conoscenza, sia attraverso l’organizzazione di seminari residenziali .  Nel mese di aprile del 2001 si costituisce formalmente come associazione senza fini di lucro ed aderisce all’AITR (e decentrati sui temi legati al viaggio organizzato, sia attraverso momenti di tipo informativo e formativo, costituiti da corsi tematici, mostre, incontri, dibattiti: il rapporto Nord – Sud del mondo; l’intercultura; i popoli, le loro culture e le loro lotte; i meccanismi economici dell’ingiustizia internazionale; le proposte per una diversa economia di rispetto e cooperazione; i progetti di solidarietà ed altro che di volta in volta verrà proposto dai soci o da altre associazioni con le quali “Sguardi oltre il confine” intende collaborare, a partire da quelle che fanno riferimento ad una lettura critica dei rapporti internazionali ed a forme di turismo responsabile. Il turismo responsabile – Per capire che cosa può rappresentare oggi il turismo etico e responsabile, occorre considerare cosa sia il turismo tradizionale, annoverato ormai fra i colossi industriali quali quelli dell’auto, dell’acciaio e del petrolio. Il suo fatturato annuo, infatti, supera già quello di alcune di loro e spesso è gestito da multinazionali che, come in altri settori, subordinano al proprio profitto qualsiasi danno provocato alla gente, ai popoli, all’ambiente. Il detto secondo il quale il turismo rappresenta, per i paesi del Sud del mondo, un’opportunità di sviluppo è un modo per falsificare la realtà, in linea con la logica della perpetrazione del loro sfruttamento poiché: solo una minima parte del reddito prodotto dal turismo resta nel paese della vacanza mentre la maggior parte (dal 50 al 90%, a seconda del paese) ritorna agli stati ricchi sia come recupero degli investimenti che come movimento delle merci acquistate al nord per il fabbisogno turistico (il consumo dei prodotti locali è alquanto esiguo). la presenza del turismo impone una lievitazione dei prezzi col conseguente impoverimento delle popolazioni locali spesso tenute lontano o sapientemente nascoste per non disturbare il popolo dei vacanzieri, chiudendogli occhi e coscienze sulle reali condizioni socioculturali. la possibilità di nuova occupazione locale che il turismo determina rende traballanti le economie locali stesse poiché le rende dipendenti da un mercato, quello turistico, assai mobile e capriccioso, legato alla moda dell’anno, alle campagne pubblicitarie ecc. . spesso non vengono considerati i rischi di impatto ambientale: gli studi di fattibilità di un centro turistico non si basano sul rispetto dell’ecosistema specifico di quel paese, ma sul soddisfacimento della domanda turistica. Si arriva così a non considerare l’inquinamento prodotto dagli scarichi, i rischi per flora e fauna locale, il rischio della penuria idrica per la quale la popolazione locale non ha sufficiente acqua potabile poiché l’acquedotto deve rifornire le piscine del centro. la cultura locale viene considerata solo in un contesto folkloristico per cui identità, culture, problemi vengono nascosti ai più riducendo così le possibilità di relazioni significanti coi territori e le sue genti. E il turismo cosiddetto RESPONSABILE ? Il turismo responsabile è un modo dolce di pensare alla vacanza e di entrare in rapporto con altre realtà, privilegiando gli ambienti e le popolazioni locali ai circuiti del “divertimento forzato e organizzato”. Non è la negazione del viaggio ma la sua apoteosi culturale. E’ un sassolino nella scarpa del business turistico-affarista; un tentativo di coniugare il bisogno di viaggiare, vedere, conoscere, riposare con il rispetto delle culture e degli ambienti. E’ la capacità di godere senza distruggere, la tenerezza di chi non consuma ma vive con poesia ed interesse il tempo del viaggio, della vacanza, rendendoli esperienza unica, irripetibile: un’opera d’arte, una musica dal vivo. Il turismo responsabile: esclude di avvalersi delle catene industriali del turismo tradizionale a favore di piccole imprese locali, cooperative turistiche in modo che la gran parte del denaro speso resti al paese ospite. il viaggio viene ideato e progettato attorno a rapporti reali definiti e costruiti nel paese meta. il progetto del viaggio e le cose che ad esso ruotano intorno, vengono discusse prima della partenza con lo scopo di coinvolgere i partecipanti in relazioni significanti con se stessi, con gli altri e con l’esperienza che si intraprende. si garantisce l’incontro reale con le culture e le popolazioni locali grazie al contatto stabilito in precedenza, in modo da costruire opportunità di conoscenza/conoscenze de/con le diverse realtà. come nei circuiti del mercato equo e solidale il prezzo del viaggio è trasparente: ognuno sa esattamente dove sono finiti i soldi che ha “investito” nel viaggio. Questo ed altro ancora il turismo responsabile: la sua definizione ultima infatti può essere lasciata a coloro che l’hanno scelto come modalità di vacanza e di viaggio poiché ognuno può aggiungere elementi in base alla propria esperienza, alle nuove conoscenze ed alle emozioni vissute nell’umile tentativo di comprendere e dare il proprio contributo per cambiare questo nostro piccolo mondo.


Associazione Culturale “SGUARDI OLTRE IL CONFINE” – Milano:Via Morigi 8 – 20123 MI Tel/fax.: 02/86984342 giovedì  (16.00-19.00) – E-mail: [email protected] – Referente: Gabriele-0339/5452707-Giovedì (18.30–20.30).Bergamo:tel/fax 035/360961 – E-mail [email protected] ;Referente: Daniela – 0333/2028685 Lunedì (19.30 – 21.30)