LE SFIDE DELLA FINANZA ETICA

Corrado Passera, amministratore delegato di Banca Intesa; Fabio Salviato, presidente di Banca Etica; Pierluigi Vigna, procuratore nazionale Antimafia e Marco Gallicani, direttore dell’Associazione Finanza Etica, hanno concluso, sabato 20 novembre a Bologna, i lavori della IV Giornata Nazionale della Finanza Etica dedicata alla pace e promossa anche da Rete Lilliput. Al centro del confronto la possibilità di un nuovo modello di credito “nonviolento” ma anche il tema scottante dell’accesso al credito, diritto precluso a sempre più vaste aree di cittadinanza: da una recente indagine della Banca d’Italia emerge che oltre 2 milioni 900 mila famiglie italiane, il 14,1% del totale, non accedono ai servizi bancari. Di fronte al potenziale conflitto sociale che potrebbe essere innescato da questo diritto negato, come rispondono le banche?

Corrado Passera di Banca Intesa afferma che “il nostro istituto di credito si confronta volentieri con chi nella società civile mette l’accento sullo sviluppo sostenibile e sulla responsabilità sociale e ambientale delle imprese e delle banche. Iniziative come la Giornata della Finanza Etica e Solidale sono utili e da moltiplicare. Migliaia di organizzazioni non profit si danno da fare per rispondere a bisogni per i quali il mercato spesso non ha soluzioni adeguate, nonostante questo impegno finora hanno trovato un ascolto insufficiente nelle istituzioni finanziarie tradizionali. Eppure molte di loro, come ad esempio le imprese sociali, rappresentano una delle leve fondamentali per accrescere occupazione e coesione sociale. Banca Intesa – conclude Passera – ha avviato iniziative concrete e dedicato risorse per facilitare l’accesso al credito e agli strumenti finanziari di chi vuole contribuire allo sviluppo presente e futuro del nostro paese. Questo è l’inizio. Gli stimoli non solo critici, ma soprattutto costruttivi da parte della società civile sono sempre più numerosi e da noi troveranno un’attenzione sempre maggiore.”

Per conto dell’Associazione Finanza Etica Marco Gallicani invita i movimenti impegnati nelle economie solidali a cogliere la grande sfida dell’accesso al credito. “Per rispondere concretamente alla povertà e alla precarietà in aumento nel nostro paese dobbiamo essere in grado di uscire dal mercato di nicchia in cui ci troviamo oggi. Le famiglie italiane in zona povertà sono quasi una su quattro. In una società che continua a rincorrere un modello di consumi che non si può più permettere, il potere delle banche – tra le poche detentrici di liquidità – è in forte aumento.

Nell’ultimo anno è cresciuto del 7% il numero di coloro che non riescono ad accantonare risparmi, pari ormai al 45% della popolazione. Il credito al consumo (quello per importi tra 155 e 31 mila euro) nei primi sei mesi del 2004 è cresciuto del 15% in valore e del 24% per numero di operazioni. In generale, il 37% degli italiani ha almeno un prestito in corso. Dati su cui riflettere: il 39% dei finanziati non conosce il tasso applicato e il 25% non rifarebbe il prestito se potesse tornare indietro.” Per Gallicani questa dipendenza dal circuito finanziario è in forte aumento ed è destinata a crescere ulteriormente in una società che va precarizzando e privatizzando ogni aspetto della vita collettiva e individuale: in particolare la previdenza, l’istruzione, l’assistenza e la sanità. “Saranno le assicurazioni private e le banche il nostro stato sociale del futuro, per questo la sfida è alta per la finanza etica, non possiamo più proporci come pratica di nicchia. Le nostre esperienze vanno messe a disposizione di un rinnovato rapporto con la società civile e la politica, per cercare incisive modalità di influenza nei confronti del potere finanziario. Le competenze accumulate in 25 anni di storia, dalle Mag a Banca Etica a Caes, vanno intrecciate con nuove forme di mobilitazione e di pressione sociale, pena il relegare l’intero movimento ad una dimensione che non renderebbe giustizia alle energie e alla creatività che lo hanno generato e contraddistinto. La convinzione di dover cambiare piano di lavoro per raggiungere al meglio la nuova missione – conclude Gallicani – deve essere superiore alla paura, del tutto normale come in ogni fase di cambiamento, di perdere la propria identità.”

Fabio SalviatoFabio Salviato, presidente di Banca Popolare Etica, ha sostenuto che “sono quattro i temi con i quali il sistema finanziario deve confrontarsi: l’aumento della povertà nelle classi medie anche nel nord del mondo; il progressivo processo di finanzializzazione dei mercati; la crescita significativa del settore del non-profit, considerato non bancabile sino a 10 anni fa’; la consapevolezza che i diritti civili non possono essere separati da quelli economici e che dunque il credito deve essere considerato come un diritto. Le risposte di Banca Etica sono indirizzate alle garanzie per il diritto alla casa e allo sviluppo di energie alternative come anche alle attività di microcredito nei paesi del nord del mondo.”

Pierluigi Vigna, procuratore nazionale Antimafia ha espresso il suo giudizio estremamente positivo sulla finanza etica: “Soprattutto per l’attenzione che rivolge alla persona e non alle mere garanzie patrimoniali, ma anche perché si raccorda con la centralità data dalla nostra Costituzione alla dignità e allo sviluppo della persona umana. Infine perché rappresenta un efficace metodo per combattere la piaga dell’usura: oggi in Italia si stima che siano circa 18 milioni i cittadini che non possono ricorrere al credito. Rivolgendosi a queste persone, la finanza etica supplisce al razionamento del credito effettuato dalle banche facendo in modo che tali persone non debbano ricorrere all’usura.”

L’intera documentazione stampa della IV Giornata Nazionale della Finanza Etica è disponibile presso la sala stampa virtuale di Agenzia Metamorfosi all’indirizzo http://www.metamorfosi.info/met_afe_sala_stampa.asp


I promotori della IV Giornata della Finanza Etica:
L’evento è promosso da AFE – Associazione Finanza Etica in collaborazione con la Regione Toscana e la Regione Emilia Romagna. Partner dell’evento sono Banca popolare dell’Emilia Romagna – Federazione Banche di Credito Cooperativo – Banca popolare Etica – CTM altromercato – Coop Italia – EtiFiba Cisl – Fisac Cgil – Carta – Emi – Agenzia Metamorfosi – Comune di Roma – Comune e Provincia di Firenze – Comune e Provincia di Bologna  – Università degli Studi di Firenze – Arena del Sole – Good Will – Ucodep – Fabbrica Ethica – Rete Radie Resch – Peacelink – Rete Lilliput – Beati i costruttori di Pace – Mancaintesa – Controllarmi – Banche Armate.