[Chiama l'Africa e Amedeo Tosi • 17.04.04] Il Burundi non conosce la pace. La guerra, di cui è difficile risalire alle origini e impossibile, allo stato attuale, ipotizzare la fine, insanguina ancora oggi il piccolo paese africano, accompagnata da tutti gli orrori propri di ogni guerra...

APPELLO. IL BURUNDI NON HA PACE

Il Burundi non conosce la pace. La guerra, di cui è difficile risalire alle origini e impossibile, allo stato attuale, ipotizzare la fine, insanguina ancora oggi il piccolo paese africano, accompagnata da tutti gli orrori propri di ogni guerra. L’iniziale scontro etnico (Hutu – Tutsi) si è trasformato in guerra di mafie e di bande e i morti, i feriti, le distruzioni si susseguono in modo implacabile.

Negli ultimi anni, numerosi sono stati i tentativi di riappacificare le varie parti, di iniziare a costruire una società democratica e pacifica. Sono tutti miseramente falliti, nel silenzio e nell’indifferenza dei media del mondo intero.

Questa petizione al Segretario dell’ONU Kofi Annan ha un duplice compito: sollecitare l’ONU a fare, finalmente, in Burundi, qualcosa di concreto per fermare la guerra in modo definitivo e totale. L’ONU potrebbe così riacquistare il prestigio e l’autorità morale che le competono e che ultimamente sono risultati assai appannati. E ancora, chiedere a tutti coloro che firmeranno la petizione di non esaurire con la firma il loro impegno nei confronti del popolo del Burundi, ma di cercare e di attuare altre forme di solidarietà. L’iniziativa della petizione parte da Gruppi ed Associazioni che, in Italia ed Europa, appoggiano il Centre Jeunes Kamenge Premio Right Livelihood Award 2002 – Nobel Alternativo per la Pace (indirizzo: CJK B P 500 Bujumbura Burundi tel. 00257 23 28 05 fax 00257 23 28 07 – e-mail: [email protected] ) che da anni, con estremo coraggio, è impegnato a costruire la pace in un paese che si sta auto-distruggendo.

La petizione può essere firmata da chiunque, anche da bambini-ragazzi che attraverso una qualsiasi agenzia educativa si sono interessati del Burundi. La diffusione della petizione è affidata agli stessi firmatari: non si chiede una singola firma, ma la disponibilità a diventare promotori dell’iniziativa, facendo firmare altre persone, duplicando il foglio della raccolta delle firme, diffondendo l’iniziativa in parrocchia, nei sindacati, nelle scuole, nei posti di lavoro, in gruppi ed associazioni, tra amici e conoscenti.

La raccolta di firme terminerà il 15 maggio 2004: la data è stata scelta per dare a tutti la possibilità della più ampia diffusione della petizione. I fogli firmati, anche con una sola firma, dovranno pervenire ad uno degli indirizzi sottoindicati, entro e non oltre il 31 maggio. Le firme saranno depositate presso la sede dell’ONU a Roma e, in seguito, fatte pervenire agli Uffici del Segretario Generale dell’ONU a New York.
Il sito del Centre Jeunes Kamenge che riporta notizie ed informazioni sul Centre, parla della sua storia e presenta le sue attività, aprirà una pagina su cui verrà monitorata l’iniziativa e verranno fornite informazioni sul suo sviluppo.

PER ULTERIORI INFORMAZIONI

Gruppo Kamenge
Stradone Farnese 11 – 29100 Piacenza
tel. 0523 33 57 64 – tel. 0523 61 53 13 – e-mail [email protected]

Pagin Milena
Via Simone da Orsenigo, 22030 Orsenigo – Como
Tel. e fax: 031 63 25 19

Gruppo Ticino per il Burundi
c/o Maria Pia e Renzo Petraglio, via alle Gerre 156, 6516 Gerra Piano (CH)
tel. e fax: 0041 91 859 24 78

PETIZIONE

All’attenzione di Sua Eccellenza
il Segretario Generale delle NAZIONI UNITE
Mr. KOFI ANNAN
New York

Egregio Signor Segretario Generale,
• coscienti dell’attenzione e dell’interesse con i quali Lei segue le iniziative in atto per costruire la pace in tutti i Paesi del pianeta,
• profondamente preoccupati ed addolorati per la situazione attuale del BURUNDI, Le presentiamo alcune richieste al fine di pacificare questo Paese, martoriato da anni di guerre.

Le chiediamo:
• di visitare personalmente il Burundi, per comprendere a fondo ciò che sta avvenendo a livello politico, economico, sociale;
• di rimettere il conflitto burundese interamente nelle mani delle Nazioni Unite e di tutte le sue agenzie presenti nel Paese, favorendo immediatamente la stesura e la sottoscrizione di accordi tra le forze militari operanti in loco;
• di costituire e rendere operativa una Commissione per ricercare e giudicare i colpevoli dei crimini commessi in questi anni di guerra in Burundi;
• di condannare molto fermamente e di sanzionare tutti coloro che continuano a bloccare il processo di pacificazione del Burundi;
• di organizzare una risoluzione ONU al fine di presentare il dramma del Burundi all’attenzione internazionale;
• di esercitare forti pressioni su chi aveva promesso e si era impegnato a versare aiuti economici al Burundi e non lo ha mai fatto.

La ringraziamo per l’attenzione che ci ha riservato.

FAR SEGUIRE ELENCO FIRME CON:

COGNOME E NOME (stampatello) – INDIRIZZO – FIRMA