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Venerdì 08.11.2024 – Verona – «Il tocco dell’acqua» con il teologo Vito Mancuso e Maciej Bielawski

«Il tocco dell’acqua», «Lo sguardo del fuoco», «Il respiro della terra», «Il sorriso dell’aria»: questi i quattro incontri del ciclo Natura Omnia, che vedranno dialogare, tra gli altri, Vito Mancuso, Stefano Mancuso, Ilaria Gaspari, Domenico Pompili Vescovo di Verona e il rito sonoro di Mariangela Gualtieri.

Acqua, Fuoco, Terra, Aria sono i quattro elementi a guidare Natura Omnia, un percorso fatto di incontri, voci, suoni e dissertazioni intorno agli antichi saperi e alle sacre radici che hanno acceso il pensiero umano nella sua evoluzione.

Un viaggio, in programma a Verona tra novembre 2024 e maggio 2025, che si snoda tra sacralità e funzionalità, orientato a indagare come l’approccio tecnico-utilitaristico ci abbia fatto perdere le tracce dei legami atavici e profondi che connettono l’uomo alla natura, privata nel tempo della sua essenza di soggetto e ridotta a mero oggetto.

Ad organizzare il ciclo di eventi è l’Associazione Natura Omnia che si avvale dei patrocini di Regione Veneto, Veneto Agricoltura, Provincia di Verona, Comune di Verona, Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona, Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali e Collegio dei Periti Agrari.

Gli incontri saranno l’occasione per far emergere la natura come soggetto attraverso un percorso che intreccerà riflessione filosofica, approfondimento teologico ed espressione artistica, offrendo una visione ricca di significato e profondità.

Vito Mancuso

Si inizia venerdì 8 novembre 2024 alle ore 17,30 – in sala conferenze Banco BPM in via San Cosimo 10 a Verona – con “Il tocco dell’acqua” con il teologo Vito Mancuso e Maciej Bielawski professore di Letterature Slave Comparate presso l’Università di Verona e con un intermezzo artistico di Antonietta Fusco di danza classica indiana stile Odissi. Modera l’incontro il giornalista Giorgio Vincenzi. L’ingresso è gratuito previa iscrizione obbligatori all’evento.

Il ciclo di incontri proseguirà il 14 febbraio 2025 alle 17,30 con “Lo sguardo del fuoco” – al Palazzo Erbisti in via Leoncino 6 a Verona – con la filosofa Ilaria Gaspari e Padre Guidalberto Bormolini monaco di una comunità di meditazione cristiana e con l’intermezzo artistico di Andrea Castelletti con il monologo tratto dal Prometeo. Modera l’incontro il giornalista Giorgio Vincenzi.

Il 28 marzo 2025 alle 17,30 è la volta de “Il respiro della terra” – in sala conferenze Banco BPM in via San Cosimo 10 a Verona – con lo scienziato e divulgatore Stefano Mancuso e il Vescovo di Verona Domenico Pompili e con l’intermezzo artistico di Margherita Sciarretta e Sbibu dal titolo Il mormorio della terra. Modera l’incontro il giornalista Giorgio Vincenzi.

L’ultimo incontro il 23 maggio 2025 alle 21 al Teatro Camploy a Verona con “Il sorriso dell’aria” con il rito sonoro “Cattura del soffio” di e con Mariangela Gualtieri. Introduce Don Bruno Fasani.

L’ingresso per tutti è gratuito previa iscrizione.

«Tutto è iniziato da una domanda – spiega Elisabetta Gazzi, curatrice della rassegna – come possiamo percepire la natura e sentirci emanazione della natura stessa? Da questa riflessione è nato il desiderio di riscoprire il legame autentico che fa del valore della natura il nostro stesso valore, non solo in senso materiale, ma anche nella sua dimensione più alta: quella spirituale. L’incantamento che proviamo di fronte al mondo naturale affonda infatti le radici in una connessione atavica e profonda, oggi quasi dimenticata, soffocata da una cultura economica e utilitaristica».

«Il concept del progetto si basa sull’idea che gli elementi naturali non siano oggetti ma soggetti vivi e attivi», afferma Valeriano Erbisti, co-curatore della rassegna. «La leggerezza è una chiave fondamentale di questo percorso, poiché rappresenta la capacità di ritrovare la semplicità e il contatto con l’essenziale come ci ricorda il Cantico delle Creature di San Francesco», prosegue Valeriano Erbisti. «Questo testo ci ha ispirati profondamente attraverso una riflessione in cui la natura ci parla, agisce, costruisce e distrugge, rivelandosi non come qualcosa di passivo, ma come una forza che interagisce con l’essere umano in modo costante e vitale».

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