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Fino a martedì 31.01.2023 – Bolzano – Mostra dei disegni della partigiana Aura Pasa dal lager

La Mostra «Menestrella nel lager. Disegni e filastrocche – Bolzano 1944-45» della partigiana veronese Aura Paga, deportata nel Lager di Bolzano, designata quest’anno città della Memoria, è stata inaugurata il 10 gennaio 2023 nella Galleria civica in piazza Domenicani n.18 a Bolzano, dove sarà visitabile fino al 31 gennaio.

I disegni, eseguiti clandestinamente nel lager e pubblicati in parte solo molti anni più tardi, nel 1982, dal cognato Giovanni Dean, noto professore antifascista veronese, grazie alla disponibilità della figlia, sono stati messi a disposizione di ANED (Associazione Nazionale Ex Deportati) che, arricchendoli con didascalie e notizie, ne ha ricavato una mostra.

Aura (Aurelia) Pasa, che nasce a Mel (Belluno) il 17 ottobre 1907, fin dalla prima giovinezza risiede a Verona. Diplomata alla Reale Accademia delle Belle Arti di Venezia, insegna disegno in istituti inferiori e superiori. Liberale e democratica, dal settembre 1943 inizia la sua attività di partigiana combattente, prima al fianco del fratello Angelo, poi nelle fila del Battaglione Montanari, che comprende una cinquantina di giovani e giovanissimi veronesi, tra cui 2 donne, in collegamento con la montagna.

Il 12 ottobre, su delazione, è arrestata, portata nella sede dell’Ufficio Politico Investigativo (UPI) della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale, nei pressi del Teatro Romano (oggi Piazzetta Martiri della Libertà). Dopo 8 giorni di interrogatori viene consegnata alle SS con l’accusa di essere «antifascista, antitedesca e staffetta della divisione Pasubio» e rinchiusa in una cella sotterranea. Il 28 ottobre è trasferita nel campo di concentramento di Bolzano, dove rimane fino al 29 aprile ’45.

Durante questa terribile esperienza non perde mai la voglia di raccontare, attraverso rime scanzonate e il linguaggio dell’arte, con vignette e bozzetti, la vita del campo, sapendo cogliere sempre gli aspetti meno drammatici o il motivo di sorriso anche in quelli più dolorosi. Alla Liberazione porta con sé i taccuini che è riuscita a disegnare durante il lavoro coatto nella sartoria del campo e le rime scritte per alleviare le ore delle compagne di prigionia.

Il Comune di Bolzano ha inaugurato in contemporanea anche una mostra con i disegni rielaborati dopo molti anni dal ritorno da una lunga peregrinazione in campi di concentramento e di sterminio dal deportato polacco Marian Kolodziej.

La sezione ANED di Verona, che insieme a ANED Nazionale ha lavorato alla cura e all’allestimento della mostra, ha chiesto all’Amministrazione comunale di Verona la disponibilità di idonea sala pubblica espositiva e spera di poter presto annunciare ai concittadini e alle concittadine veronesi la presentazione anche nella sua città dell’eccezionale opera di Memoria.

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