[di Frei Betto • 10.12.02] Cara Donna Lindù, suo figlio Lula sarà insediato, il primo gennaio 2003, come Presidente del Brasile. Mi ricordo di lei, nella casetta in cui abitava a S.Bernardo do Campo. Ho celebrato io il suo funerale, nel 1980. Suo figlio comparve in manette, circondato da poliziotti del Dops arrestato dalla dittatura militare perché guidava gli scioperi nell'Abc paulista. Ho temuto il peggio quando ho visto i metallurgici discutere se si poteva liberarlo dalle mani della polizia.

LETTERA ALLA MAMMA DI LULA

LETTERA ALLA MAMMA DI LULA
di Frei Betto
(Missione Oggi, dicembre 2002)

Cara Donna Lindù, suo figlio Lula sarà insediato, il primo gennaio 2003, come Presidente del Brasile. Mi ricordo di lei, nella casetta in cui abitava a S.Bernardo do Campo. Ho celebrato io il suo funerale, nel 1980. Suo figlio comparve in manette, circondato da poliziotti del Dops arrestato dalla dittatura militare perché guidava gli scioperi nell’Abc paulista. Ho temuto il peggio quando ho visto i metallurgici discutere se si poteva liberarlo dalle mani della polizia. Donna Lindù, lei era analfabeta, povera, migrante e dotata di grande dignità. Suo marito la lasciò a Garanhuns e venne a S.Paulo in cerca di lavoro. Più tardi, lei prese i suoi sette figli e, a bordo di un pau-de-arara, seguì lo stesso cammino. Lula allora aveva sette anni. Trovò suo padre con un’altra famiglia. Di fronte all’abbandono in cui si ritrovarono le madre e i fratelli, Lula fece il lustrascarpe, il venditore ambulante e il tintore. Ora, Donna Lindù, è lui che rende giustizia all’eredità che lei gli ha lasciato: il coraggio di fronte alle sfide della vita. Nonostante il dito perduto sul lavoro, non si scoraggiò e proseguì nella professione di tornitore meccanico; non si disperò nemmeno quando, per la mancanza di un servizio sanitario decente per i poveri, morirono sua moglie e il bambino che portava in ventre; non temette neppure la dittatura militare, quando denunciò le frodi negli indici salariali e quando condusse i metallurgici dell’Abc a sciopi storici. Suo figlio ha vinto, Donna Lindù. Non perché abbia dicevuto un diploma e sia diventato ricco e famoso. Ma perché ha costruito il più combattivo ed etico partito politico del Brasile; è stato il deputato più votato alla Costituente; ha fondato il Cut; ha disputato quattro elezioni presidenziali e ha portato speranza a milioni di brasiliani. Lula ha insegnato al paese che è possibile fare politica con dignità e onestà, senza intolleranza nelle relazioni personali ma intransigenza nei principi. Grazie, Donna Lindù, di aver dato al Brasile un Presidente con capacità di leadership, trasparenza etica e profondo amore per la gente, soprattutto verso coloro che, come la sua famiglia, conoscono la sofferenza e la povertà. Il Brasile merita un futuro migliore. Il Brasile merita questo frutto del suo ventre: Luiz Inacio Lula da Silva.


Lindù: soprannome della mamma di Lula, che in realtà si chiamava Euridice.
Dops: dipartimento delle operazioni speciali, un braccio della repressione durante la dittatura militare.
Abc paulista: tre città nei dintorni di S.Paulo (S.André, S.Bernardo do Campo e S.Caetano – A, B, C).
Garanhuns: città dell’interno dello stato del Pernambuco, nel Nordest del paese, dove Lula è nato.
Pau-de-arara: camion per il trasporto di merci e bestiame, adibito però al trasporto di migranti, che siedono come pappagalli (arara) su assi poste di traverso nel cassone posteriore.Diploma: quando un politico viene insediato in una carica pubblica, si dice che viene “diplomato” (sindaco, governatore, presidente). É una chiara e ironica allusione alle critiche fatte a Lula di non possedere un diploma universitario.
Cut: Centrale unitaria dei lavoratori, la principale confederazione sindacale del Brasile.