[Giovanni Baroni • 22.09.04] Miei cari amici, mancano pochi giorni alle elezioni municipali qui in Brasile. Quattro anni fa, emozionato, vi parlavo della vittoria del nostro metalmeccanico, João Paulo, come sindaco di Recife: uma vittoria del PT [Partido dos Trabalhadores, Partito dei Lavoratori], ma sopratutto delle classi popolari che per la prima volta dicevano un no alla élite locale, signora di terre e di zucchero. João Paulo ha preceduto la elezione di Lula: Recife ha votato in massa per il suo Presidente e adesso ritorna a manifestare la sua preferenza: il crescente vantaggio del candidato del PT, João Paulo, si deve sicuramente ai progressi delle politiche pubbliche sociali a favore del popolo adottate in questi quattro anni di governo popolare...

LETTERA DA RECIFE (BRASILE). «IL GOVERNO POPOLARE SI COSTRUISCE GIORNO DOPO GIORNO»

Miei cari amici, mancano pochi giorni alle elezioni municipali qui in Brasile. Quattro anni fa, emozionato, vi parlavo della vittoria del nostro metalmeccanico, João Paulo, come sindaco di Recife: uma vittoria del PT [Partido dos Trabalhadores, Partito dei Lavoratori], ma sopratutto delle classi popolari che per la prima volta dicevano un no alla élite locale, signora di terre e di zucchero. João Paulo ha preceduto la elezione di Lula: Recife ha votato in massa per il suo Presidente e adesso ritorna a manifestare la sua preferenza: il crescente vantaggio del candidato del PT, João Paulo, si deve sicuramente ai progressi delle politiche pubbliche sociali a favore del popolo adottate in questi quattro anni di governo popolare.

Vi voglio raccontare poi un fatto che ha scosso la cittá e che mostra come le élite locali ancora non si rassegnano alla perdita del potere e ricorrono a metodi che confermano il carattere sempre uguale di queste élite: atroci.

Il 23 agosto il programma alla TV del candidato del PT, João Paulo, mostra il progetto realizzato dell’abbandono delle palafitte nel quartiere chiamato Brasília Teimosa, con le opere di urbanizzazione e l’offerta alle famiglie di una casa decente costruita da loro stesse in un mutirão [lavoro comunitario per l’aiuto reciproco] in collaborazione tra il popolo e la municipalitá. È stato proprio in questo quartiere che Lula all´inizio del suo governo aveva portato i suoi ministri per conoscere da vicino il vero Brasile, nonostante gli otto anni del governo del Reale [moneta] del suo predecessore. La comunitá storicamente organizzata è diventata un simbolo non solo del governo municipale, ma anche del governo Lula, che ha contribuito finanziariamente alla realizzazione delle case popolari.

Bene e che cosa mai é successo? Il partito, il cui candidato sta sfidando João Paulo, va alla TV con una donna beneficiata dal programma di abbandono delle palafitte per denunciare il ritardo della costruzione delle nuove case. Poi la donna, madre di un detenuto, si pente e dice, sempre alla TV nell´orario elettorale, che è stata usata e in piú afferma piangendo che appoggia João Paulo. Immaginatevi come questa testimonianza cade come uma bomba nella stampa locale. Il peggio è raccontato dai giornali: Maria do Socorro, la donna in questione, è stata sequestrata, maltrattata e lasciata legata con delle corde alla bassa vegetazione del pantano lungo il mare, nel momento della bassa marea. Le informazioni della polizia civile lasciano intendere che il servizio è stato eseguito da professionisti, visto il modo di allacciare le mani con i piedi, denominato “di ventrale”.

Se non fosse stato per l’intervento di due ragazzi di strada, che erano soliti nascondersi in quel pantano per drogarsi, e per la loro decisione di aiutare la povera donna, l´alta marea avrebbe affogata la vittima. Il 16 settembre l´avvocato di Maria do Socorro è inseguito stranamente da un’auto ad alta velocità e per fortuna la polizia civile, avvisata, scopre che gli inseguitori erano poliziotti militari della guardia ufficiale del governatore di Pernambuco, il quale appartiene allo stesso partito che avversa João Paulo.

Adesso Maria do Socorro è sotto la protezione della Polizia Federale e del Movimento Nazionale dei Diritti Umani. Il governatore cerca di difendersi, ma assolutamente non può spiegare perche questi poliziotti militari avevano nella loro auto il dossier completo di Maria do Socorro e del suo avvocato, portavano armi non registrate e la targa della macchina era illegale. Il governatore, che si autodefinisce un politico che ha resistito alla dittatuta militare, adesso si dice vittima di un “golpe” elettorale.

Il “golpe” deve essere il fatto che a Recife, come a Brasília, sono i rappresentanti popolari che stanno guadagnando la fiducia del popolo. La destra arcaica, soprattutto qui in Pernambuco, tenta di ricorrere a pratiche del passato, non riconoscendo che mai come adesso la popolazione marginalizzata sta al centro delle attenzioni delle politiche pubbliche municipali e del governo Lula. La destra arcaica pensa che la loro sconfitta è temporanea e che possono fare qualsiasi cosa per ritornare al potere. Mancano a loro le categorie di base di democrazia e il rispetto che si deve anche agli stessi avversari. Per loro una Maria do Socorro si può metterla a tacere senza nessuno scrupolo perché è una donna povera e che abita nella periferia.

Sono questi fatti che ci fanno riflettere e che ci convincono dell´importante momento storico in cui si sta vivendo. Chi poi pensa che in quattro anni si mette in piedi un governo popolare si sta sbagliando: il governo popolare deve essere costruito con costanza giorno dopo giorno…

Spero, dopo gli impegni elettorali, di poter comunicarvi i nostri progressi nell´organizzazione dei contadini, nel rafforzamento della Cooperativa Ecoorganica: assieme alla Federazione dei Lavoratori Rurali, ai vari movimenti di Riforma agraria che operano nello stato e asssieme allo stesso ministero per lo sviluppo agrario a livello federale, siamo fiduciosi di fare passi decisivi per conquistare una vita degna e felice per ciascuna delle tante famiglie che abitano in queste terre del Nordest del Brasile.

Giovanni Baroni

 
Vuoi conoscere e sostenere il Progetto SER.T.A. – Tecnologie alternative per le famiglie delle comunità contadine di Giovanni Baroni, nel Pernambuco? Contatta l’Associazione Missionaria di San Bonifacio: Tel. 0456102249. Oppure il Gruppo “Terzoincomodo” www.terzoincomodo.org) [email protected] , o  direttamento Giovanni Baroni: [email protected]