[Dzevat Etem e Alessandra Genovesi • 27.01.04] Scriviamo questa lettera per ricordare le vittime dimenticate dell'Olocausto nazista: i Rom. Proprio 60 anni fa, nel 1944, nella sola notte tra il 2 ed il 3 agosto, quasi 3000 Rom trovarono la morte nelle camere a gas del lager di Auschwitz-Birkenau: solo una piccola parte degli oltre 800.000 Rom che morirono per mano dei nazisti. Non un rappresentante del popolo Rom fu chiamato a testimoniare a Norimberga...

LETTERE. 1944-2004: UN OLOCAUSTO LUNGO 60 ANNI

Scriviamo questa lettera per ricordare le vittime dimenticate dell’Olocausto nazista: i Rom. Proprio 60 anni fa, nel 1944, nella sola notte tra il 2 ed il 3 agosto, quasi 3000 Rom trovarono la morte nelle camere a gas del lager di Auschwitz-Birkenau: solo una piccola parte degli oltre 800.000 Rom che morirono per mano dei nazisti. Non un rappresentante del popolo Rom fu chiamato a testimoniare a Norimberga. Vittime dimenticate, senza diritto di parola, né allora, né oggi. Si muore anche di silenzio… Anni ’90, guerre etniche in ex-Jugoslavia: ancora una volta vittime silenziose e ignorate, vittime del loro pacifismo, del non volersi schierare con nessuna delle parti, del rifiutarsi di partecipare ai massacri. Unica speranza, fuggire dagli orrori della guerra, fuggire via, coi vecchi che ricordano ancora le deportazioni e i lager della gigantesca macchina di morte ideata da Hitler. Ad attenderli in Europa, nuove discriminazioni, nuovi lager chiamati “campi nomadi”… Vittime, ancora una volta, di un odio che non si spegne e che attraversa il tempo. Nuove deportazioni sono in atto in molti paesi europei, nel tentativo di ricacciare i Rom nei territori da cui sono fuggiti, dove le loro case sono state bruciate od occupate dai gruppi etnici vincenti, dove molti saranno processati per aver disertato, per non aver imbracciato le armi. Scriviamo per ricordare, per non dimenticare l’Olocausto Rom, una storia senza fine.
Fino a quando?

Dzevat Etem
membro dell’Unione Internazionale dei Rom

Alessandra Genovesi
membro del “Teatro Roma” di Skopje