Una équipe investigativa, inviata dal Procuratore generale della Repubblica, Joaquim Madeira, ha lavorato nella regione di Nampula per far luce sulla scomparsa dei bambini e per riesumare i cadaveri sotterrati in fosse clandestine. L’équipe dopo aver dissotterrato quattro cadaveri per verificarne l’esistenza, li ha poi sotterrati di nuovo. Le tombe si trovavano quasi tutte nei pressi del monastero delle monache Serve di Maria.
I membri dell’équipe investigativa sono ripartiti per la capitale, Maputo. Nessuno conosce i risultati delle indagini peraltro intralciate dal Governo regionale. Nessuno è stato accusato.
I bambini continuano a scomparire con un ritmo più accelerato: nelle ultime settimane sono scomparsi in media due bambini a settimana. La popolazione di Nampula, terrorizzata, non denuncia più la scomparsa dei propri figli alla polizia : molti ritengono che i funzionari della polizia della regione sia coinvolta nel traffico di organi umani. Per la gente il punto di riferimento sono diventate le Monache Serve di Maria. I familiari dei bambini scomparsi, i parenti e quanti hanno notizie, vengono al monastero, o avvicinano le monache quando vanno in città per raccontare i casi di scomparsa e la loro disperazione. Le Monache prendono nota di ogni caso per comunicarli, dopo averne accertato la veridicità,alla Procura e al Vescovo.
Un caso di scomparsa di bambini del quale non si ha ancora certezza: un uomo si sarebbe presentato nella casa di una signora dicendosi cugino del marito. Avrebbe chiesto l’aiuto dei quattro bambini presenti in casa per portare i suoi bagagli. Non sono tornati indietro né l’uomo e né i quattro bambini. La donna resasi conto della scomparsa dei figli,è morta di infarto. Finora, nonostante gli appelli nazionali e internazionali, niente si muove.
Il Presidente della”Lega dei Diritti Umani” del Mozambico, signora Alice Mabota, ha dichiarato pubblicamente: “Non c’è alcun dubbio, c’è un traffico di bambini e adolescenti per poter utilizzare i loro organi per trapianti e per rituali tribali nel Sud-Africa. Non riesco a capire la lentezza,quasi l’indifferenza del governo e della polizia del distretto di Nampula. Certamente l’organizzazione che gestisce il traffico degli organi umani è molto potente. Nello stesso Governo regionale si sono infiltrati persone collegate agli interessi del gruppo che rapisce i bambini e commercializza i loro organi”. Il Vescovo, mons. Tomé, in un incontro avuto con lui il 17 febbraio scorso, si è dimostrato molto preoccupato e angosciato, suggerendo di coinvolgere organismi internazionali (ONU, UNICEF, INTERPOL ecc.) per risolvere la tragica situazione che la sua gente vive.
Anche le Monache Serve di Maria, che avvertono di essere seguite nei loro spostamenti e sorvegliate da sconosciuti, chiedono un’azione urgente da parte degli organismi internazionali e ringraziano coloro che fino ad ora si sono mobilitati in tal senso. (fra Claudio Avallone, OSM)
Referenti in Italia:
[email protected] – fra Benito M. Fusco (cell. 339 6587503); fra Bruno M. Querceti – via d’azeglio, 8 Misano Adriatico (Rimini).
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Aurora Onlus Segretariato Missioni frati Servi di Maria
APPELLO
per i bambini scomparsi e sessualmente abusati
AL MONDO POLITICO, AI MEDIA E ALLA SOCIETA’ CIVILE
Bambini rapiti, venduti e sfruttati. Traffico di organi e pedofilia. Sono un’emergenza mondiale che non si può ignorare. Lanciamo un appello a tutte le persone sensibili e impegnate a vari livelli, affinché si realizzi una rete di concreto impegno civile, per riaffermare i diritti dei minori, in Italia e nel mondo. A Nampula, in Mozambico, sono scomparse decine di bambini e bambine. I parenti e le maestre si sono rivolti alle monache missionarie “Serve di Maria”, impegnate in una missione locale, chiedendo aiuto e protezione, poiché la Polizia locale non dava attenzione alle denunce fatte. Si sospetta che i servizi pubblici della regione siano coinvolti in una quadriglia mafiosa per la vendita degli organi sani prelevati da bambini, usati per i trapianti. Le monache, ora minacciate da uomini armati di pistole e machete, e i frati Servi di Maria chiedono una pressione internazionale presso il Governo del Mozambico. Le suore hanno ripreso con video e fotografie le immagini di corpi di bambini morti, con gli organi asportati.
CHIEDIAMO:
di SOSTENERE e proteggere le realtà religiose e laiche che, a rischio della vita, denunciano i traffici;
di SENSIBILIZZARE l’opinione pubblica affinché si abbatta il muro dell’omertà e della paura;
l’IMPEGNO politico a livello nazionale e locale;
l’APERTURA, a Bologna, del Centro nazionale per i bambini scomparsi e sessualmente abusati, affinché anche l’Italia, unica nazione europea ancora sprovvista di tale importante organo, possa adeguarsi ai livelli dei Paesi più civili.
padre Benito Fusco, padre Bruno Quercetti
(tel. 339-6587503, e-mail [email protected])
Associazione Aurora
(tel. 335-6066068, e-mail [email protected])