[Equologia.it • 10.01.04] Nel 2002 la superficie globale delle colture GM era pari a 58,7 milioni di ettari distribuiti tra sedici paesi. Secondo uno studio Statunitense sui livelli di pesticidi nelle piantagioni Geneticamente Modificate di mais, soia e cotone, l'applicazione di pesticidi in quelle varieta' e' risultata maggiore che nelle varieta' convenzionali. Nei primi tre anni dall'introduzione della tecnologia le piantagioni GM avevano ridotto l'uso di prodotti chimici del 25%...

OGM. LE PIANTAGIONI TRANSGENICHE UTILIZZANO PIU’ PESTICIDI

Nel 2002 la superficie globale delle colture GM era pari a 58,7 milioni di ettari distribuiti tra sedici paesi. Secondo uno studio Statunitense sui livelli di pesticidi nelle piantagioni Geneticamente Modificate di mais, soia e cotone, l’applicazione di pesticidi in quelle varieta’ e’ risultata maggiore che nelle varieta’ convenzionali. Nei primi tre anni dall’introduzione della tecnologia le piantagioni GM avevano ridotto l’uso di prodotti chimici del 25%. Ma nel 2001, e’ stato dosato il 5% in piu’ di pesticidi rispetto alle piantagioni non GM; nel 2002 il 7.9% in piu’; e nel 2003 l’11.5% in piu’. Nelle sole piantagioni di mais durante il periodo 2002-2003, sono stati applicati il 29% di pesticidi in piu’ rispetto alle piantagioni di mais non GM. Molti coltivatori hanno bisogno di incrementare le dosi di erbicidi sulle piantagioni GM al fine di mettere sotto controllo le specie di infestanti piu’ forti che starebbero sviluppando la resistenza genetica.

Fonte: PANNA; The Guardian; ISAAA
Traduzione a cura di Fabio Quattrocchi mailto:[email protected]   

OGM. LE PIANTAGIONI TRANSGENICHE UTILIZZANO PIU’ PESTICIDI

9 Gennaio 2004 – Secondo uno studio Statunitense sui livelli di pesticidi nelle piantagioni Geneticamente Modificate di mais, soia e cotone, l’applicazione di pesticidi in quelle varieta’ e’ risultata maggiore che nelle varieta’ convenzionali. Mentre l’uso delle varieta’ transgeniche BT (che producono la tossina del Bacillus thutingiensis) ha ridotto le quantita’ di pesticidi di circa 8,900 tonnellate negli ultimi 8 anni, le piantagioni tolleranti agli erbicidi invece sono state responsabili dell’applicazione di 31,800 tonnellate in piu’ di pesticidi. In totale, il rapporto conclude che le piantagioni GM hanno causato un aumento di 22,900 tonnellate di pesticidi nell’agricoltura degli USA.

Lo studio del Northwest Science and Environmental Policy Center commissionato dalla Iowa State University esamina i dati ufficiali del Dipartimento Americano dell’Agricoltura (USDA) sull’uso di pesticidi in base ai vari tipi di coltivazioni per calcolare le differenze tra le quantita’ di pesticidi applicate su 223 ettari di piantagioni GM e quelle applicate alle piantagioni convenzionali dello stesso tipo. I risultati contraddicono apertamente le affermazioni dell’industria biotech sulle presunte riduzioni di pesticidi usati nelle piantagioni transgeniche.

Dal 1996 al 1998, durante i loro primi 3 anni di commercializzazione, le piantagioni GM sembrano avere ridotto le applicazioni di pesticidi di 11,500 tonnellate. Ma negli ultimi e anni, oltre 33,000 tonnellate in piu’ di pesticidi sono state applicate agli ettari coltivati col transgenico. Gran parte degli aumenti si sono verificati nelle piantagioni tolleranti agli erbicidi, in particolare nella soia. In termini percentuali, nei primi tre anni dall’introduzione della tecnologia le piantagioni GM avevano ridotto l’uso di prodotti chimici del 25%. Ma nel 2001, e’ stato dosato il 5% in piu’ di pesticidi rispetto alle piantagioni non GM; nel 2002 il 7.9% in piu’; e nel 2003 l’11.5% in piu’. Nelle sole piantagioni di mais durante il periodo 2002-2003, sono stati applicati il 29% di pesticidi in piu’ rispetto alle piantagioni di mais non GM.

Le varieta’ tolleranti agli erbicidi permettono ai coltivatori di spruzzare erbicidi sulle piante, controllando le piante infestanti e lasciando le piantagioni GM non danneggiate. Nonostante l’aumento dei prezzi dei semi GM, le piantagioni transgeniche sono diventate meno costose quando i prezzi degli erbicidi contenenti il glifosato si sono dimezzati a seguito della scadenza del brevetto sul pesticida, detenuto dalla Monsanto. Nel 1996 i costi ammontavano a 12 $ per acro, oggi sono scesi a meno di 6 $. L’aumento delle applicazioni di pesticidi puo’ essere dovuto anche a questo, dato che i prezzi dimezzati possono aver incoraggiato i coltivatori ad applicarne in maggiori quantita’.

Il rapporto tuttavia evidenzia che molti coltivatori hanno bisogno di incrementare le dosi di erbicidi sulle piantagioni GM al fine di mettere sotto controllo le specie di infestanti piu’ forti che starebbero sviluppando la resistenza genetica. “Per anni gli scienziati hanno avvertito sul pericolo che la pesante dipendenza sulle coltivazioni tolleranti agli erbicidi avrebbe comportato cambiamenti ecologici nei campi che avrebbero eroso l’efficacia della tecnologia,” ha detto il Dott. Charles Benbrook, autore del rapporto.

L’altra categoria di piantagioni GM, cioe’ mais e cotone modificati per produrre la tossina insetticida naturale del batterio Bacillus thuringiensis (BT) nelle cellule vegetali, ha ridotto i dosaggi di insetticidi di 1,100 tonnellate annualmente. Questa riduzione rappresenta il 7% dell’uso totale degli insetticidi negli USA su queste 2 piantagioni. Il rapporto nota che l’aumento nel dosaggio nelle piantagioni tolleranti agli erbicidi di gran lunga supera le riduzioni verificatesi nelle piantagioni BT a partire dal 2001. L’intero rapporto e’ disponibile a questo URL: http://www.biotech-info.net/technicalpaper6.html

Secondo il rapporto annuale dell’ISAAA sulle coltivazioni transgeniche, Nel 2002 la superficie globale delle colture GM era pari a 58,7 milioni di ettari distribuiti tra sedici paesi e 6 milioni di agricoltori. Rispetto all’anno precedente, la superficie coltivata con OGM e’ cresciuta di 6.1 mln di ettari, un rallentamento rispetto al 2001 quando era cresciuta di 8.4 mln di ettari. Gli Stati Uniti sono stati i principali produttori di colture GM (68%), seguiti da Argentina (23%), Canada (6%) e Cina (4%). La quota rimanente è stata coltivata dagli altri 12 paesi. Tre paesi – India, Colombia e Honduras – hanno avviato per la prima volta colture GM nel 2002. Nel 2001 le colture GM rappresentavano circa il 13% del mercato globale delle sementi commerciali, del valore di 30 miliardi di dollari.

Le principali colture GM sono ancora soia, mais, cotone e colza. A livello globale, il 51% dei 72 milioni di ettari coltivati a soia erano GM, così come il 20% dei 34 milioni di ettari coltivati a cotone, il 9% dei 140 milioni di ettari coltivati a mais e il 12% dei 25 milioni di ettari coltivati a colza. La tolleranza ai diserbanti era ancora la caratteristica dominante e nel 2002 riguardava il 75% della superficie GM globale, seguita dalla resistenza agli insetti (17%) e dalla combinazione tra geni di tolleranza ai diserbanti e di resistenza agli insetti, pari all’8%. Nei primi sette anni di commercializzazione delle colture GM, dal 1996 al 2002, sono stati piantati in totale più di 235 milioni di ettari di colture GM.


Fonte: http://ecquologia.it/sito/pag89.map