[PAX CHRISTI Verona 20.07.04] Il 2003 è stato un anno record per l'export italiano di armi: 1 miliardo e 282 milioni di euro da  contratti autorizzati dal governo, il 40% in più rispetto al 2002...

PAX CHRISTI VERONA. “BANCHE ARMATE”: UNA DOMANDA A UNICREDIT

Il 2003 è stato un anno record per l’export italiano di armi: 1 miliardo e 282 milioni di euro da  contratti autorizzati dal governo, il 40% in più rispetto al 2002

Nella Relazione del governo risulta ancora la presenza, tra le cosiddette “banche armate” (come Banca di Roma, S. Paolo Imi, Banca Intesa, Société Générale e Bnl che hanno negoziato il 75% delle operazioni autorizzate) di Unicredit che nel maggio 2001, aderendo alla pressione della Campagna “Banche Armate” – promossa dalle riviste  “Mosaico di pace” (Pax Christi), “Missione oggi” (Saveriani)  e “Nigrizia” (Comboniani) –  ha annunciato di non voler più sostenere esportazioni di armi.

L’ammontare totale di Unicredit, per quanto riguarda le autorizzazioni per esportazioni definitive, è di 4,42% che equivale a circa 32 milioni di euro. Tra le esportazioni che riguardano Unicredit va segnalata quella verso lo Zambia (2.700.000 dollari), uno dei paesi verso i quali lo stato italiano ha in atto procedimenti di annullamento del debito estero a condizione che non acquistino armi.

Nella lista compaiono anche due autorizzazioni verso il Pakistan (5.488.000 euro e 9.300.000 dollari), già “paese canaglia” da anni in conflitto con l’India per la questione del Kashmir.  C’è anche un flusso armato verso la Malesia in cui, come ripetutamente denunciato da Amnesty International, vi sono  gravi violazioni dei diritti umani come tortura, esecuzioni sommarie e sparizioni. Secondo la Campagna “Banche Armate” i dati sono preoccupanti perché una parte dell’export avviene in violazione della legge 185/90 che cerca di regolamentare il commercio delle armi vietandolo con paesi che offendono i diritti umani o sono in conflitto.
 
Come cittadini operatori di pace e come correntisti e clienti sensibili alla trasparenza e all’etica della responsabilità, chiediamo spiegazioni sull’impegno annunciato e sulle modalità di uscita dall’immorale commercio delle armi.  Esso non solo alimenta gli interessi di pochi ma mantiene accesi circa 40 conflitti nel mondo, con la morte di milioni di persone ogni anno, e può favorire pericolosi fenomeni di terrorismo e di delinquenza.

Verona 20 luglio 2004     

PAX CHRISTI Verona


Istituti di credito

N° Autoriz.

Importi

% sul totale

Importi segnalati

Importi accessori autorizzati

Importi accessori segnalati

Capitalia (1)

60

229,8

31,82%

93,7

14,1

11,1

B. Intesa

135

97,4

13,49%

59

2

0,9

S.Paolo Imi

98

91,8

12,71%

70,1

4,4

2,8

Société Générale

1

70

9,69%

 

7,1

2,3

BNL

108

69,7

9,65%

82

1,7

3,6

C. Risp. La Spezia(2)

47

34,1

4,72%

22,1

8,1

0,1

Unicredito Italiano

44

31,9

4,42%

35,2

0,3

 

Commerz
Bank

1

26,2

3,63%

8,7

1,4

 

Barclays Bank

5

22,7

3,14%

32,5

 

 

Abn Amro Bank

1

22,7

3,14%

 

2,7

 

Anton
veneta

17

13,3

1,84%

4,9

0,7

0,3

Banco Bilbao Vizcaya Argentaria

7

5,2

0,72%

7,2

 

 

B.Pop. Lodi

1

4

0,55%

0,3

 

 

Arab Banking Corporation

2

2,6

0,36%

0,4

 

 

Bnp Paribas

2

0,7

0,10%

 

 

 

B. Lombarda Piemont. (3)

13

0,1

0,01%

0,2

 

 

Deutsche Bank

1

0,1

0,01%

 

 

 

Ubae Arab Italian Bank

 

 

 

30,2

 

 

Crédit Agricole Indosuez

 

 

 

5,2

 

 

B. Pop. VR e No (4)

 

 

 

0,5

 

 

B. Pop. Vicenza

 

 

 

0,3

 

 

B.Santander Central Hispano

 

 

 

0,3

 

 

Monte Paschi Siena

 

 

 

0,2

 

 

TOTALE GENERALE

543

722,2

100%

453,1

42,7

21,4

Tabella
Export italiano di armi: le operazioni bancarie nel 2003
(Valori in milioni di euro)

note
(1) Banca di Roma, Banco di Sicilia, Bipop Carire
(2) Prima controllata da Banca Intesa, dal 2003 è entrata nel gruppo Cassa di Risparmio di Firenze
(3) Banca Regionale Europea-BreBanca, Banco di Brescia, Banco di San Giorgio (Genova)
(4) Compresa controllata Credito Bergamasco
 
Nota: Gli importi “autorizzati” sono riferiti al 2003 mentre gli importi “segnalati” sono riferiti anche ad operazioni autorizzate negli anni precedenti. Gli importi “accessori” – autorizzati o segnalati – comprendono in particolare i compensi di mediazione.
 
Fonte: elaborazione Os.c.ar., Osservatorio sul Commercio delle Armi dell’Ires Toscana, su Presidente del Consiglio dei Ministri, Relazione sulle operazioni autorizzate e svolte per il controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento nonché dell’esportazione e del transito dei prodotti ad alta tecnologia (Anno 2003).