RANIERO LA VALLE: PRIMA CHE L’AMORE FINISCA

Raniero La Valle
«PRIMA CHE L’AMORE FINISCA»
Testimoni per un’altra Storia possibile
(Edizioni Ponte alle Grazie – 16,00 euro)

Ci sono due titoli in testa a ogni capitolo di questo libro scritto da Raniero La Valle, corrispondenti a due livelli di lettura. Il primo livello è quello che racconta di alcuni grandi spiriti ed eventi del Novecento, evocati nel testo non perché – o almeno non sempre – i maggiori di tutti, ma perché l’autore direttamenti li ha incontrati, ed essi sono entrati a costruire la sua vita. Questo livello si presta anche a una lettura non continua, secondo un ordine che ogni lettore può costruire a modo suo, come dinanzi a una galleria di ritratti. Il secondo livello di lettura esprime invece una comprensione delle cose della vita e del mondo che procede, per così dire, per accumulazione e sviluppo attraverso il rapporto con quei personaggi ed eventi; e perciò comporta una lettura continua, come un romanzo, fino alla rivelazione finale che oggi siamo in mano a delle fazioni apocalittiche, che danno per perduto il mondo, ma vogliono ritagliarne  per sé uno che si salvi, in armi, scartando quello degli altri, disarmati e senza diritti. Questa seconda lettura dice che si potrà anche distruggere l’Iraq e magari anche la Siria, o chiudere ogni fabbrica con più di quindici operai, o rompere l’equilibrio terrestre tra l’acqua e l’asciutto, ma che a fare un Impero così non ce la faranno, e la morte non vincerà, almeno fino a quando l’amore non finisca e fin quando qualcuno pensi e operi perché un altro mondo sia possibile e viva. Un libro antidoto alla cultura della disperazione…

Oggi a che punto siamo? Siamo in un punto tra un’aurora che abbiamo vissuto e una notte che ci è piombata addosso. Nel tempo della nostra vita, a metà del secolo che si è chiuso, abbiamo avuto un’irruzione messianica, una inaudita novità, che è stato  il momento della fine della seconda guerra mondiale e dell’inzio di quella che doveva essere una società nuova, che licenziava gli Imperi, metteva al bando la guerra e ricostruiva il diritto; un momento in cui si è sognato che si potessero egualmente affermare per tutte le persone e per tutte le nazioni diritti inviolabili, inalienabili, universali; un momento in cui è sembrato veramente che la storia del diritto arrivasse a uno dei suoi apici. Dopo quest’alba di giustizia abbiamo avuto vicende alterne, difficili, convtroversie, rischiose – abbiamo addirittura rischiato l’olocausto atomico – ma adesso, mentre ci addentriamo nel nuovo millenio, è certamente, di nuovo, il momento della notte (….). “Dobbiamo forzare l’aurora a nascere”…