REFERENDUM PER L’ACQUA E CONTRO IL NUCLEARE


In Italia si stanno prendendo molte decisioni pericolose ed ingiuste. Verrá in seguito posto l’accento su due di queste, relative all’acqua ed al nucleare. L’acqua è uno dei doni più belli della natura, è vera fonte di vita. Tutti gli esseri -vegetali, animali, umani- possono vivere se hanno sufficiente acqua a disposizione. Si tratta, dunque, di un bene imprescindibile di cui tutti, indistintamente, dovrebbero poter disporre.

Un bene cosí prezioso deve, ovviamente, essere gestito dagli Enti pubblici, come i Comuni e le Province, di modo che con il capitale pubblico si possa assicurare la sua distribuzione ad un prezzo modico accessibile a tutti i cittadini. Purtroppo in Italia è stato approvato nel novembre dello scorso anno il decreto legge Ronchi che prevede la privatizzazione dell’acqua. Una scelta, questa, che con tutta probabilità, sarebbe destinata ad una gestione equivova ed a forti aumenti delle relative bollette, creando così enormi difficoltá di approviggionamento per classi più deboli, come sottolinea il missionario comboniano Alex Zanotelli con le parole «Maledetti coloro che hanno votato per la mercificazione dell’acqua».

In una manifestazione tenutasi a Roma il 20 di marzo alla presenza di circa 100 mila persone e con la partecipazione di Zanotelli, si scandivano gli slogans: «Fuori l’acqua dal mercato» e «Fuori il profitto dall’acqua». Noi cosa possiamo fare? Dobbiamo avere il coraggio di organizzare incontri con i connazionali su questo tema, spiegando le ragioni dell’innaccettabilità di tale scelta ed invitare tutti quelli che possono a sottoscrivere la richiesta di referendum abrogativo della suddetta normativa iniqua, richiesta promossa dal Forum Italiano dei movimenti per l’acqua. Fino al 24 luglio 2010 c’è infatti la possibilitá di appoggiare i tre quesiti referendari -già sottoscritti da oltre 800 mila cittadini- in luoghi appositamente allestiti in varie zone dei centri urbani italiani.

Per quanto riguarda il nucleare sappiamo che il Governo Berlusconi suggerisce di avviare al più presto la costruzione di centrali alimentate con questo combustibile. Si sottolinea qui ancora una volta, come già espresso in altri articoli su questa rivista, l’enorme errore di una tale scelta, non solo per la connessione nucleare civile – nucleare militare e per la possibilità di incidenti catastrofici, ma anche per le conseguenze gravissime dovute alla diffusione di radioattività, generatrice di tumori, nelle vicinanze dei reattori e delle stazioni di riprocessamento, oltre che nelle stesse miniere di uranio.

Non si puó dimenticare, poi, che le scorie di un reattore rimangono radioattive per decine di migliaia di anni e che, comunque si cerchi di isolarle, è sufficiente un terremoto o una bomba per liberarle e devastare interi Paesi.

Infine si tratta di un tipo di energia nelle mani dei potenti e non dei popoli. Per fermare in Italia questo pericolo possiamo impegnarci in maniera simile a quanto espresso precedentemente per l’acqua, ricordandosi che anche in questo caso c’è la possibilitá di firmare la richiesta di un referendum che confermi l’esito del referendum anti nucleare vinto in Italia l’8 novembre 1987.

Per avanzare con sempre più amore e coraggio, non fermandosi alle parole ma mettendole in vita, dobbiamo renderci conto che non possiamo accettare supinamente le decisioni dei politici, dominati troppo spesso da una mentalità capitalista diretta verso il potere, ma dobbiamo impegnarci perché noi tutti, ossia il popolo, giochi un ruolo sempre più importante in difesa delle fonti di vita come l’acqua e il sole, che permettono a tutti di vivere gioiosamente con la Terra in quanto «Pacha Mama», Grande Madre, così saggiamente chiamata dai popoli indigeni, troppo spesso dimenticati.

Enrico Turrini



Enrico Turrini
, fisico di origine trentina, già componente del comitato scientifico dell’Università internazionale delle Istituzioni dei Popoli per la Pace e presidente della Camera dei ricorsi di Fisica II dell’Ufficio europeo dei brevetti di Monaco di Baviera (Germania), dove vive. E amico di GRILLOnews.