[Mons. Diego Bona e Mons. Luigi Bettazzi • 19.09.02] La linea politica dell'attuale governo è scandalosa, denuncia Pax Christi Italia in un comunicato diffuso all'inizio del mese di agosto, ma che, al rientro dalle vacanze estive, si ripresenta in tutta la sua drammatica attualità. Il testo, firmato dal presidente della sezione italiana di Pax Christi mons. Diego Bona, e dal vescovo emerito di Ivrea, mons. Luigi Bettazzi, presidente del Centro Studi Economico Sociali per la Pace, accusa il governo di continuare a varare leggi che favoriscono "ricchi e mafiosi" e calpestano i disoccupati, gli immigrati, i poveri. "Non possiamo tacere", annunciano i vescovi.

SONO RICCHI E MAFIOSI I BENEFICIATI DI QUESTO GOVERNO. MONS. BONA E MONS. BETTAZZI DENUNCIANO L’OPERATO DI BERLUSCONI & CO.

La linea politica dell’attuale governo è scandalosa, denuncia Pax Christi Italia in un comunicato diffuso all’inizio del mese di agosto, ma che, al rientro dalle vacanze estive, si ripresenta in tutta la sua drammatica attualità. Il testo, firmato dal presidente della sezione italiana di Pax Christi mons. Diego Bona, e dal vescovo emerito di Ivrea, mons. Luigi Bettazzi, presidente del Centro Studi Economico Sociali per la Pace, accusa il governo di continuare a varare leggi che favoriscono “ricchi e mafiosi” e calpestano i disoccupati, gli immigrati, i poveri. “Non possiamo tacere”, annunciano i vescovi. È il momento del coraggio. “Se questi taceranno – ammoniscono, riprendendo le parole di Gesù – grideranno anche le pietre”. Di seguito il comunicato.

LEGGI AL SERVIZIO DEI POTENTI
La Sezione italiana di Pax Christi, movimento cattolico internazionale per la pace e il suo Centro Studi economico sociale, da sempre impegnati nella difesa e nella promozione della pace, della giustizia e dei diritti umani e sociali, denunciano la gravità dell’attuale situazione italiana con lo scandalo di leggi al servizio dei settori dominanti. Come cristiani sentiamo rivolto anche a noi il monito di Gesù: “Se questi taceranno grideranno anche le pietre” (Lc 19,40). E allora non possiamo tacere sulla tendenza costante a fare leggi che privilegiano i ricchi e i potenti emarginando sempre più chi è più in difficoltà, ignorando i ripetuti richiami dei vescovi italiani che dal 1981 sostengono che il bene comune si ottiene “partendo dagli ultimi”.
Non possiamo tacere: 1) sull’esigenza di un’autentica libertà e oggettività dell’informazione; 2) sul diritto alla salute e all’istruzione uguale per tutti; 3) sulla legge Bossi-Fini che calpesta i diritti degli immigrati alla vita e alla famiglia, riportando, con le impronte digitali, la prassi deplorevole dei Paesi dell’apartheid; e diamo allora piena solidarietà a Mons. Cantisani Arcivescovo di Catanzaro e alla sua coraggiosa iniziativa di raccolta di firme contro la legge, a cui aggiungiamo la proposta di obiezione di coscienza; 4) sul diritto al lavoro sicuro e a tempo indeterminato, con le garanzie dell’art. 18 per i giovani, senza pretestuose schedature per iscritti a sindacati o per chi esercita il diritto democratico dello sciopero; 5) sul legittimo sospetto per il rimando di processi – onerosi fra l’altro – che favorisce i ricchi e i mafiosi; 6) su espedienti finanziari come la depenalizzazione del falso in bilancio, che premia l’individualismo dei ricchi e impone ulteriori oneri alla collettività. Poiché il vangelo ci chiede di essere “sale della terra e luce del mondo” dobbiamo alzare la nostra voce per unirci a tutti gli uomini e donne di buona volontà e costruire una società più giusta e più fraterna. (Monsignor Diego Bona – Presidente di Pax Christi Italia – Monsignor Luigi Bettazzi – Presidente Centro Studi Economico Sociali per la Pace) (FONTE: Adista n° 63 del 9/9/02 – www.adista.it)