[Giovanni Giuliari • 26.11.04] La delibera proposta sulla determinazione delle multe per la violazione ai regolamenti e alle ordinanze del Comune ha offerto al Consiglio Comunale l’opportunità di riflettere sull’educazione civica presente e vissuta nella nostra città...

VICENZA. NON BASTA REPRIMERE, OCCORRE EDUCARE

La delibera proposta sulla determinazione delle multe per la violazione ai regolamenti e alle ordinanze del Comune ha offerto al Consiglio Comunale l’opportunità di riflettere sull’educazione civica presente e vissuta nella nostra città. Anche a Vicenza abbiamo perso la capacità di stupirci e di indignarci quando notiamo comportamenti che violano il codice delle buone maniere civili. Molte sono le azioni di maleducazione che notiamo nelle nostre periferie e in centro storico: muri imbrattati, carte gettate per terra, biciclette ed auto indisciplinate, immondizie fuori della porta, proprietari di cani che vanno in giro senza paletta e sacchetto lasciando così gli escrementi sul marciapiede dove tutti passeggiamo.

Ognuno di noi potrebbe allungare a piacere la lista di questi comportamenti quotidiani che rendono la vita di tutti un po’ meno piacevole: il mancato rispetto delle norme del regolamento edilizio sul verde quali ad esempio la mancata opera di potatura degli alberi, l’omessa comunicazione al Sindaco dell’abbattimento delle alberature superiori ad un determinato diametro e la loro conseguente sostituzione, oppure il mancato sfalcio dell’erba che deve essere fatto almeno due volte all’anno. Di fronte a queste situazioni, non basta lamentarsi della latitanza delle autorità che non vigilano abbastanza. E’ vero, talvolta si ha l’impressione che le autorità chiudano gli occhi, ma siamo proprio convinti che in ogni nostro incrocio o via di quartiere ci debba essere un vigile o un poliziotto? Le autorità non funzionerebbero meglio se, almeno nelle piccole cose, i cittadini fossero in grado di autodisciplinarsi? Virtù civiche diffuse tra i cittadini e correttezza ed efficacia dell’azione pubblica interagiscono positivamente e si rafforzano reciprocamente.

La convinzione dell’Assessore Sorrentino  di voler cambiare il comportamento dei cittadini attraverso la repressione e la continua emanazione di multe non convince. Il dovere di una buona amministrazione è non solo quello di reprimere i comportamenti dannosi per la collettività, ma anche di educare e spingere i cittadini al rispetto delle regole. Quando si tratta di modificare atteggiamenti e comportamenti il terreno cruciale è quello dell’educazione. Un’educazione che non può essere solo delegata alla scuola, ma che deve trovare anche nell’Ente Locale un promotore ed un sostenitore del comportamento civico.

Oggigiorno tale azione è diventata indispensabile perché è venuta meno anche quella capacità ed abilità dei genitori di trasferire ai propri figli l’amore ed il rispetto per la propria città. Per questo possono diventare utili alla città campagne di sensibilizzazione, spot pubblicitari, informativa specifica e mirata a determinate situazioni e categorie sociali sui temi dell’educazione civica. Nel contempo, iniziative simili, se attuate, obbligano noi amministratori a maggiori responsabilità: chi svolge funzioni educative o di guida (i genitori nei confronti dei figli, gli insegnanti nei confronti degli allievi, i capi nei confronti dei dipendenti, gli eletti nei confronti degli elettori) ha sicuramente maggiori responsabilità di “dare il buon esempio”. Se il meccanismo di scambio (dare e ricevere rispetto) funziona si producono effetti virtuosi; chi ha responsabilità si comporta bene perché si sente controllato, i cittadini si comportano bene perché ricevono un “buon esempio”. Al contrario, si producono effetti perversi, una complicità tra chi governa e cittadinanza distrugge il “bene comune”.

Giovanni Giuliari
Capogruppo consiliare della Lista Civica Vicenza Capoluogo