NONVIOLENZA. UN MONUMENTO AL DISERTORE, A ROVERETO (TN)

Beati i popoli che non hanno bisogno di eroi” (Bertolt Brecht)

Alla presenza dell’avvocato ed ex-partigiano Sandro Canestrini è stata tolta la grande bandiera arcobaleno posata ai piedi del monumento marmoreo costruito dal Gruppo di Azione Nonviolenta di Rovereto. Il momento dell’inaugurazione è stato accompagnato dalle note della canzone di B. Vian “Il disertore” cantata da Ivano Fossati. Presenti al momento più di cento persone che si sono avvicinate ad ammirare la bellezza di un’opera dal valore altamente umano.

A due giorni dalla Festa delle Forze Armate, istituita dal fascismo per trasformare le vittime della prima guerra mondiale in eroi coraggiosi che si immolavano per la Patria, il GAN – Gruppo di Azione Nonviolenta di Rovereto, associato al Comitato per la Pace e i Diritti Umani, ha voluto ricordare con un monumento le gesta di quei 470.000 uomini che nella prima guerra mondiale non obbedirono alla chiamata alle armi

Sandro Canestrini , presidente del Movimento Nonviolento, ha ricordato i testimoni di Geova, “che per religione non fanno il servizio militare”, e i ventimila soldati tedeschi che hanno abbandonato la guerra per non obbedire agli ordini assassini di Hitler”. L’avvocato ha invocato una benedizione della diserzione di chi non vuole combattere per fare altri morti”.

Sulla facciata principale rimangono incise le impronte lasciate dal disertore che togliendosi la divisa, scarponi ed elmetto è sceso per diventare un uomo libero. Tra le scritte scolpite sulle facciate rimangono di forte richiamo “Quando lo Stato ti insegna ad uccidere si fa chiamare patria” e “L’eroe non è chi è forte con i deboli ma il debole che diserta i forti”.

La bandiera della nonviolenza ai piedi del monumentoIl messaggio è forte, originale e deciso come pure l´invito all´obiezione di coscienza e a quella fiscale alle spese militari. Per un paio d´ore la gente si è fermata ad ascoltare, ha curiosato quello strano monumento ad una categoria che nella storia è sempre stata bollata come traditrice. Nonostante i molti apprezzamenti arrivati al Gan, il monumento rimarrà a Rovereto ma senza una collocazione fissa in quanto nella “città della pace” sembra non esserci cittadinanza per la figura del disertore. All’azione sono seguite alcune polemiche da parte del direttore del Museo Storico di Rovereto, che ha voluto fare dei distinguo tra chi si prende la responsabilità di disertare e chi diserta perché semplice codardia. A rispondere è Marco Zandonai del GAN di Rovereto secondo cui per certe persone a volte è difficile spogliarsi della “divisa dello storico” e per deformazione professionale si vedono solo le impronte e se le analizzano per poterle catalogare: orme di uomo a passo fiero con ideali nobili, orme di uomo a passo fuggitivo codardo e opportunista, orme di uomo… per poi finire per giudicare le guerre come giuste, meno giuste, umanitarie…”

L’iniziativa ha riscosso un buon successo grazie anche al seguito mediatico locale e nazionale con un intervista a “Radio Due” nella trasmissione “Caterpillar”. Durante il pomeriggio si sono raccolte centinaia di firme per la Campagna “Sbilanciamoci” che chiede tra le altre cose la riduzione alle spese militari di ‘almeno il 10% delle spese militari nel 2005’, per arrivare ad una riduzione del ‘50% nel 2010”.

Questo in un momento in cui per il 2005 si prevede un incremento del 6,5% rispetto all’anno precedente, dove solo il capitolo sul personale in ferma prefissata è passato da 807 milioni di euro a 994 milioni di euro, con un salto in avanti del 23,1%. Un impegno quello del Gruppo roveretano che continuerà coinvolgendo la città sui percorsi di riflessione e ed azione verso una difesa popolare nonviolenta. Il monumento rimane disponibile per i gruppi nonviolenti che vogliono ricordare il valore di un gesto compiuto da uomini che hanno abbandonato le armi per diventare uomini liberi. Informazioni sulle prossime “tappe del disertore” saranno pubblicate sul sito www.ostinatiperlapace.org e su www.retegan.net che seguono le gesta dei vari Gruppi di Azione Nonviolenta che si sono costituiti in numerose città d’Italia.

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Andrea Trentini
del GAN – Gruppo di Azione Nonviolenta , aderente al Comitato delle Associazione per la Pace e i Diritti Umani di Rovereto