18 maggio 2024, papa Francesco a Verona

LA MARCIA NAZIONALE PER LA PACE DEL 31 DICEMBRE 2024 E IL MESSAGGIO DI FRANCESCO PER LA GIORNATA MONDIALE DELLA PACE DEL 1° GENNAIO 2025

L’8 dicembre è stato divulgato il testo del Messaggio di Papa Francesco per la 58ª Giornata Mondiale della Pace (1° gennaio 2025), intitolato «Rimetti a noi i nostri debiti, concedici la tua pace».

Nel primo capitolo «In ascolto del grido dell’umanità minacciata» il Pontefice esprime vicinanza a chi soffre. E ribadisce l’importanza del Giubileo del 2025 come tempo di speranza e di grazia. Il Giubileo, infatti, ispirato alla tradizione biblica, richiama alla liberazione, alla giustizia e alla fraternità, valori centrali per superare le ingiustizie e le oppressioni del nostro tempo. Così Papa Francesco denuncia le strutture di peccato che alimentano disuguaglianze, sfruttamento e conflitti. Tra queste cita la crisi climatica, il trattamento disumano dei migranti, la disinformazione, l’industria bellica e le disparità sociali. E invita ciascun credente a riconoscere la propria responsabilità in queste dinamiche e a impegnarsi per un cambiamento duraturo.

Nel secondo capitolo «Un cambiamento culturale: siamo tutti debitori» il Papa richiama l’umanità a riconoscere i doni di Dio e a vivere nella gratitudine. Citando la preghiera del Padre Nostro (“Rimetti a noi i nostri debiti”), sottolinea che il perdono e la solidarietà sono indispensabili per costruire relazioni giuste. Francesco condanna l’attuale crisi del debito, evidenziando come essa diventi spesso uno strumento di oppressione, in particolare per i Paesi più poveri. Propone il condono del debito estero e il riconoscimento di un debito ecologico tra il Nord e il Sud del mondo, invitando a un cambio di paradigma che metta al centro la giustizia e la solidarietà.

Il terzo capitolo «Un cammino di speranza: tre azioni possibili» è l’occasione per Francesco di suggerire tre azioni concrete per affrontare le sfide globali di questo nostro tempo:
1) Condono del debito internazionale: Francesco rilancia l’appello per la riduzione o l’eliminazione del debito estero, unendolo alla creazione di un sistema finanziario globale basato sulla solidarietà;
2) Abolizione della pena di morte: riconoscendo l’inviolabilità della vita umana, il Papa chiede l’eliminazione della pena capitale, simbolo della negazione del perdono e della speranza;
3) Investimenti per la pace: il Pontefice propone di destinare una percentuale delle spese militari a un fondo globale per eliminare la fame, promuovere l’educazione e combattere il cambiamento climatico.

Infine, il capitolo «La meta della pace»: il Pontefice ci regala una riflessione teologica e spirituale sulla pace come dono di Dio e risultato di cuori disarmati. E con estrema chiarezza ribadisce un concetto a lui caro: la pace non è solo l’assenza di guerra, ma il frutto di una trasformazione interiore. L’ansia e la paura devono essere sostituite dalla fiducia in Dio e nell’altro. Delinea la pace come frutto della giustizia: il riferimento al Salmo 85 rafforza l’idea che giustizia e pace sono strettamente intrecciate. Solo quando si superano le disuguaglianze si può aspirare a una pace duratura. E dona importanza ai piccoli gesti quotidiani. Un sorriso, un gesto di amicizia, un ascolto sincero. Sottolineando che la pace comincia da piccoli atti di bontà che trasformano la società. E ribadisce la speranza come motore della pace.
La preghiera finale al Signore evidenzia che la pace è un dono che solo Dio può concedere, ma che richiede anche il nostro impegno attivo.

»» Il Messaggio completo è leggibile qui.

 

IN CAMMINO PER LA PACE A PESARO

Martedì 31 dicembre 2024 la città di Pesaro ospiterà la 57^ Marcia nazionale per la Pace promossa dalla Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, Azione Cattolica Italiana, ACLI, AGESCI, Caritas, Focolari, Libera contro le mafie e Pax Christi, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Pesaro. Tre tappe scandiranno il cammino, con testimonianze e riflessioni sui temi del perdono, del debito e del disarmo. Per ragioni organizzative è utile segnalare la propria presenza compilando il modulo predisposto, in cui indicare l’eventuale partecipazione al ristoro previsto al termine della Marcia per festeggiare insieme il nuovo anno.
Nel corso della Marcia verranno raccolte delle offerte destinate alla ristrutturazione dell’asilo Madre Caterina Troiani nel campo profughi di Aida a Betlemme.