[Chiama l’Africa • 11.06.04] Tempo di studio, lavoro, solidarietà e condivisione con il continente africano. In continuità con le attività di formazione e lavoro organizzate negli anni scorsi e soprattutto dei convegni di Ancona, anche quest’anno CHIAMA L’AFRICA propone un periodo di condivisione, di conoscenza dell’Africa, di solidarietà nei confronti del continente africano e di riflessione sulla società in cui viviamo, presso la sede della Fraternità Missionaria, a Vicomero (Parma), dal 29 agosto al 5 settembre...

VICOMERO (PR). «IN PIEDI CON L’AFRICA», APERTE LE ISCRIZIONI

Tempo di studio, lavoro, solidarietà e condivisione con il continente africano. In continuità con le attività di formazione e lavoro organizzate negli anni scorsi e soprattutto dei convegni di Ancona, anche quest’anno CHIAMA L’AFRICA propone un periodo di condivisione, di conoscenza dell’Africa, di solidarietà nei confronti del continente africano e di riflessione sulla società in cui viviamo, presso la sede della Fraternità Missionaria, a Vicomero (Parma), dal 29 agosto al 5 settembre.

Il progetto, che viene portato avanti da tre anni, consiste nel coniugare momenti di studio e formazione con il lavoro solidale. Ai molti materiali di scarto raccolti nella provincia di Parma viene dato nuovo valore attraverso la vendita, il riciclaggio, la destinazione ad altri usi. Il ricavato andrà a sostegno di azioni di solidarietà con il continente africano. Il progetto è realizzato grazie alla preziosa collaborazione della Fraternità Missionaria, dell’Associazione Muungano e del Progetto Salongo. I temi trattati nei momenti di studio si situeranno come approfondimento di ciò che è emerso dal Convegno di Ancona: “L’Africa in piedi a gridare la vita e a guarire le ferite” (Ancona 28-30 marzo 2003), in vista dello studio e della sperimentazione di modelli nuovi e più umani di solidarietà e cooperazione.

Il campo di studio e solidarietà sarà anche un punto di partenza per elaborare insieme strategie nuove in vista delle prossime attività di “Chiama l’Africa”. In particolare la realizzazione di settimane di studio in un paese africano, il lancio di borse di studio e di premi per le tesi di laurea, il turismo responsabile, l’elaborazione dei temi del convegno 2005 e delle attività territoriali.

Ai partecipanti saranno distribuite dispense e materiali documentari.

Un tempo di studio
: momenti di ascolto – lezione; momenti di dibattito; momenti di progettazione.
Un tempo di solidarietà: momenti di lavoro: raccolta di materiale di recupero; momenti di sensibilizzazione: allestimento di mercatini in diverse città limitrofe; momenti di verifica e di riflessione.
Un tempo di condivisione: tra i partecipanti; tra partecipanti ed esperti; tra partecipanti e cittadini africani.

PROGRAMMA

Domenica 29 agosto:
nella giornata: arrivi e sistemazione.
Ore 20.30: momento comune: presentazione del campo, conoscenza tra i partecipanti.

Lunedì 30 agosto

09.00 introduzione: “L’Africa in aiuto all’occidente” (Eugenio Melandri). “Il bene più grande che l’Africa può portare alla nostra umanità comune che vive nell’angoscia è il suo grande ritardo, ciò che manca all’occidente industriale per divenire umano” (Boubou Hama). “Il ritardo appare come l’espressione di un altro modo di concepire le relazioni umane e la divisione delle ricchezze” (A.C. Robert)
10.00 Pausa
10.30 Ripresa dei lavori: dibattito e scambio di idee tra i partecipanti.
12.30 Pranzo
14.30 Inizio lavoro (raccolta di ferro)
20.00 Cena
21.00 Revisione comune della giornata

Martedì 31 agosto

Tema di studio: Prezzi e mercati: proprietà e valore della vita. I beni comuni. “Oggi è in gioco il progetto africano endogeno ed originale. Spingere l’Africa nel mercato, senza preparazione, significa volere l’abolizione della cultura e della civiltà africana. Noi africani non conosciamo il principio. “tutto è mercato”. L’essere umano si animalizerebbe se mettesse tutto nelle mani del mercato. Un proverbio africano dice: “un vecchio vale meglio del suo prezzo”. Non si dice “più che il suo prezzo”, perché un vecchio non entra nel valore venale del mercato. Se si dicesse “più che il suo prezzo”, ciò significherebbe che può essere comprato. La vita, invece è sacra, per questo non può essere inserita nel mercato, così come la salute o il lavoro. Un altro proverbio dice: “il denaro è un bene, ma l’uomo è migliore perché quando lo chiami può rispondere” (Ki-Zerbo)

Attualizzazione: incontro con Rosario Lembo del “contratto mondiale per l’acqua” sui “Beni comuni”

Mercoledì 1 settembre

Tema di studio: “Aiuto, gli aiuti
“A immagine dei malati che spesso vengono ridotti ad essere considerati solo per il male che li ha presi, l’Africa è troppo spesso ridotta ai suoi mali. E, ciò che è peggio, perché spesso questa visione finisce per prendere anche la stessa popolazione locale.
L’immaginario ne viene contaminato. In più troppo spesso i dirigenti africani, complici o vittime di questa visione, tendono a trasformare questo modo di vedere in posizione di rendita e di guadagno. L’aiuto e l’ideologia che lo sottende si inscrivono in questa visione del continente…non si tratta i negare in assoluto la necessità degli aiuti. Nessuno intende lasciare popolazioni intere a soffrire o a morire. Tuttavia occorre denunciare gli aiuti quando partecipano a costruire un rapporto di dominatore e dominato”. (A.C.Robert)
Attualizzazione: incontro con Graziano Zoni, presidente di Emmaus Italia e Pietro Craighero sulla “de-cooperazione”

Giovedì 2 settembre

Tema di studio: L’immigrazione come opportunità
“I sono divenuti un paradigma el mondo alle soglie del XXI secolo. Se le diverse comunità vogliono coabitare armoniosamente sono necessari modellini inclusione estremamente profondi, che siano il frutto di una coscienza generale della società. Ho la sensazione che gli africani siano molto tolleranti sul piano dela religione, della lingua e della cultura in generale. In Africa lo straniero è un valore in se stesso. Essero lo straniero di qualcuno è un legame privilegiato. Quando,per esempio, c’è una disputa tra uno straniero di passaggio e un membro della famiglia, il capo famiglia prende normalmente le parti dello straniero. Per questo ci si disputano gli stranieri. Quando qualche straniero muore ci si disputano perfino le spoglie dello straniero. Chi se ne occuperà? Chi lo seppellirà, ecc. Può sembrare perfino aberrante. tuttavia tutto ciò si inserisce nella linea della concezione africana del rapporto con lo straniero.In questo contesto culturale, la parola stessa perde il significato che ha in occidente”. (Ki-Zerbo). Attualizzazione: incontro con alcuni studenti e lavoratori africani presenti in Italia

20.30: Incontro cittadino con Jean Leonard Touadi

Venerdì 3 settembre

Tema di studio: Una Parola autonoma
“La mondializzazione liberale anestetizza tutti i popoli. Costituisce un vulcano di identità che minaccia di esplodere da un momento all’altro. In Africa questo fenomeno, per ragioni storiche, raggiunge il parossismo. La fine della polarizzazione tra est e Ovest, il processo di democratizzazione e il fallimento della mondializzazione liberista aprono uno spazio che permette di riconquistare una parola autonoma. Ciò dà la possibilità di intravedere la costruzione di una cultura democratica propria dell’Africa. Questa necessaria presa di coscienza non può che passare attraverso il ritorno scientifico e socializzato, alla storia. Di qui la necessità di porsi alcune questioni spinose: sui modelli economici scelti, sulle strutture dello stato copiate dal modello occidentale, sui rapporti con le vecchie potenze coloniali, su ciò che è avvenuto durante il periodo della colonizzazione, sugli assassini politici perpetrati da o con l’aiuto di africani, sulla nozione di bene pubblico, ecc. La sfida per l’Africa risiede nella costruzione di un pensiero proprio, legato con la propria la realtà sociale, politica e storica. Si tratta di constatare che la via scelta fino ad ora è stata un fallimento e che nel contesto della globalizzazione, l’Africa non ha una sua parola da dire. Una volta fatta, assunta e socializzata questa constatazione, tutte le opzioni sono aperte. Vista dall’occidente è omai acquisito che l’Africa sarà un elemento di diversità del mondo in un periodo in cui il conformismo intellettuale più distruttivo regna su tutto il pianeta. Attualizzazione: incontro con Jean Leonard Touadi.

16.00 – 23.00 mercatino dell’usato sotto i portici del comune

Sabato 4 settembre

09.00 Lavoro
15.00 Incontro di revisione del campo e di programmazione futura
21.00 Serata conclusiva

Domenica 5 settembre
Partenze

NOTE ORGANIZZATIVE

Per partecipare è necessario: portare con se’ lenzuola o sacco a pelo, oltre al necessario per la pulizia e il cambio; munirsi di un piccolo (davvero piccolo) dono da scambiare a fine settimana con gli altri partecipanti; provvedere autonomamente alle spese di viaggio da e per Parma.Le spese di vitto e alloggio saranno carico dell’organizzazione.I partecipanti saranno coperti da assicurazione.

Per iscriversi è necessario versare una quota di iscrizione di 10 euro sul conto corrente postale 11852431, intestato a: Chiama l”Africa onlus, via Cavestro 16, 43056 Località Vicomero, San Polo di Torrile (PR) ed inviare copia della ricevuta per fax al n°0630995252; inviare per e.mail, fax o posta una propria scheda personale dove siano indicate le seguenti informazioni: nome e cognome,  indirizzo, telefono, email; età; professione o attività di studio; motivazioni personali che hanno spinto a partecipare alla proposta; aspettative e attese rispetto all’iniziativa.

Si chiede ai partecipanti di essere possibilmente presenti per tutto il tempo, in modo da garantire la completezza dell’esperienza. Ognuno potrà arrivare con mezzi propri. Le istruzioni per raggiungere la località con la macchina possono essere richieste ai numeri 0521/314263-0521/314288 (rispondono la Fraternità Missionaria e l’Associazione Muungano).

Agli stessi recapiti chi viene con il treno può comunicare l’orario di arrivo alla stazione di Parma.  Chiunque lo desiderasse può segnalare la propria disponibilità ad arrivare con qualche giorno di anticipo per dare una mano nell’organizzazione e nella preparazione del campo. In ogni caso e’ gradito l’arrivo il giorno precedente (sabato 28) per avere modo di conoscersi e ambientarsi.

SEGRETERIA

Per informazioni e adesioni: fino al 31 luglio: tel. 3295713452 – fax 0630995252 [email protected]
dal 1 agosto: tel. 0521 314263 oppure 335 7259455 – fax 0521 314269 [email protected]