ZEVIO (VR). «SE IL MERCATO DETTA LEGGE. A CHI SERVE UN’ECONOMIA SENZA REGOLE?»

L’associazione «Cittadini del mondo» di Zevio (VR) propone un ciclo di 4 incontri intitolato «Se il mercato detta legge…». Un palinsesto che si pone a ideale proseguimento dell’edizione del 2005, «Le guerre degli altri – Conoscere i fatti, cogliere i perché» che aveva voluto offrire un’opportunità di riflessione sulle ‘guerre’, ma non solo quelle combattute con le armi e gli eserciti. Una vera e propria guerra per la sopravvivenza, non meno cruenta, che ogni giorno combattono nel mondo tanti ‘altri’ nostri simili.

Le conferenze si propongono di accendere un riflettore intorno ai meccanismi dell’economia per chiarirne l’influenza sulla nostra vita e su quella di milioni di persone, toccando i temi del sottosviluppo, della globalizzazione, della giustizia sociale e della responsabilità etica d’impresa.

Economia oggi vuol dire mercato, anzi libero mercato. Secondo i suoi più entusiasti sostenitori, meno regole si frappongono alla libertà di mercato, più esso è in grado di promuovere ricchezza, benessere e stabilità generale.  Ma qualcuno dovrà spiegare perché, nel nostro tempo, a fronte di un continuo aumento della ricchezza complessiva (qui il mercato, in effetti, ha funzionato) le risorse destinate a produrre più benessere vengono negate al soddisfacimento dei bisogni essenziali di tanta parte della popolazione del mondo.

La ricchezza aumenta, ma è distribuita in maniera sempre più diseguale: e così paradossalmente i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri aumentano, e diventano sempre più poveri. E non ci sono segnali di una inversione di questo andamento.

Prendiamo ad esempio il problema del debito estero dei paesi poveri. I debitori-Stati vengono trattati come i debitori-persone e questo sembrerebbe una normale legge di mercato. Gli Stati vengono così costretti a pagare non tanto il debito iniziale, che non riusciranno mai a estinguere, ma le sue rate. Per pagarle gli si toglierà tutto, tranne quello che serve per sopravvivere. Un meccanismo perverso che impegna nel pagamento degli interessi quelle risorse che potrebbero altrimenti essere dedicate alla lotta alle malattie e alla malnutrizione, all’istruzione e allo sviluppo, e che di fatto li impedisce, per sempre.

Ma non sono solo problemi degli ‘altri’. Pensiamo alle conseguenze sull’occupazione in Occidente che derivano dalla dall’interesse a fabbricare altrove e importare prodotti da paesi in forte sviluppo economico, in primis la Cina, dove le violazioni dei diritti dei lavoratori consentono un basso costo della manodopera. Pensiamo anche all’Italia dove ormai il lavoro è sempre più flessibile, precario e a tempo determinato: l’incertezza sul lavoro diventa inevitabilmente incertezza di vita. Quali progetti può fare una persona in questa situazione? Quale modello di società si viene in tal modo a creare? Quale futuro per i giovani?

Ragionare su un’economia diversa è non solo un fatto di giustizia, ma forse anche di convenienza.

SE IL MERCATO DETTA LEGGE

A chi serve un’economia senza regole?

 

Venerdì 3 Marzo 2006

L’economia del mondo globalizzato.

Il “libero” mercato ha creato ed accresce il divario tra ricchi e poveri, anche in occidente.

Relatore: RODRIGO ANDREA RIVAS

Economista, professore universitario a Milano e Pavia, Algeri, San José, Bogotà, Lima, Buenos Aires, Guayaquil…, già direttore del CESPI (Centro Studi di Politica Internazionale – Roma), di Radio Popolare di Milano e della rivista MANI TESE.

Giovedì 9 Marzo 2006

Il debito estero dei paesi del Sud del mondo: perché occorre cancellarlo.


Come il pagamento degli interessi toglie risorse al soddisfacimento dei bisogni vitali e allo sviluppo.

Relatore: LUCA DE FRAIA

Membro del direttivo italiano della ONG “ActionAid International”, tra i promotori della campagna nazionale “Sdebitiamoci”.

Giovedì 23 Marzo 2006

Le norme delle Nazioni Unite su aziende e diritti umani: verso una responsabilità legale.

La responsabilità sociale delle imprese e la violazione dei diritti umani. Globalizzare in meglio è possibile?

Relatore: CHRISTINE WEISE

Membro del coordinamento diritti economici e sociali e del comitato direttivo nazionale di Amnesty International.

Venerdì 31 Marzo 2006

Il mestiere di vivere

Lavoro flessibile, intermittente, elastico: il mercato mondiale del lavoro, i mutamenti dei modi di lavorare e il loro impatto sul nostro modo di vivere

Relatore: ADELINO ZANINI

Docente di Storia del pensiero economico e di Etica economica presso la Facoltà di Economia dell’Università di Ancona.

Tutti gli incontri hanno inizio alle ore 20.30  c/o Padri Venturini, via Vittorio Veneto 34  –  Zevio (Vr) (venendo da Verona, 50 metri prima del semaforo, a destra).

Informazioni: Associazione Cittadini del Mondo – Zevio, via don Mazza 1  tel. 045 7851332 – [email protected]