20.02.10 – Stella di Renon (Bz) – «Il coraggio di dire no. La resistenza attiva di Mayr-Nusser a cento anni dalla nascita»

Siete invitati all’incontro a Stella di Renon (Bz), presso HAUS DER FAMILIE, in programma sabato 20 febbraio alle ore 15 sul tema: «IL CORAGGIO DI DIRE NO. La resistenza attiva di Mayr-Nusser a cento anni dalla nascita», con Enrico Peyretti, Erna Putz (referente di Pax Christi nel Nord Tirolo) e il vescovo Golser.

Anche quest’anno il «Centro per la Pace» del Comune di Bolzano organizza una giornata di riflessione in ricordo del martire sudtirolese Josef Mayr-Nusser. A cento anni dalla nascita del giovane obiettore di coscienza, nell’anno diocesano a lui dedicato e nei giorni della memoria di quel 24 febbraio del 1945 quando Josef morì su un carro bestiame diretto a Dachau, tornano di estrema attualità le parole che il sudtirolese pronunciò ai compagni di stanza subito dopo il rifiuto del giuramento: «Se nessuno avrà mai il coraggio di dire no, il nazionasocialismo non finirà mai».

La storia civile è stata scritta spesso dai SignorNo, uomini e donne che hanno avuto il coraggio di opporsi a comandi ingiusti, a regimi violenti, a politiche noncuranti dei diritti umani. Josef non era avvezzo a troppi compromessi. Fino dalla metà degli anni Trenta aveva preso di petto i temi di fondo del rapporto fra fede-coscienza e totalitarismo. Come può un cristiano definirsi tale e legittimare un sistema che manifestava il totale disprezzo per i valori del vangelo? Come può un cattolico andare in chiesa a pregare e non guardare le immani sofferenze del popolo? Josef non era un obiettore di coscienza nel senso classico del termine, ossia un nonviolento che rifiutava di servire l’esercito, ma la sua obiezione di coscienza si è imposta contro un regime totalmente fuori dal quadro normativo della convivenza umana.

A Stella di Renon, dove Josef è sepolto, nelle sale della Haus der Familie, il Centro per la Pace ha invitato a riflettere sulla vicenda di Josef Mayr-Nusser uno dei più noti studiosi della pace a livello nazionale, Enrico Peyretti, membro del Peace Recherche Institute di Amsterdam, fondatrore de «Il Foglio» di Torino, autore di numerosi libri su Gandhi, Tolstoj e sui testimoni del nostro tempo. Insieme a Peyretti parlerà Uschi Teissl, referente di Pax Christi Innsbruck, ha seguito a lungo la vicenda di Franz Jaegerstatter, il contadino che fece una singolarissima e individualissima battaglia contro Hitler e venne poi processato e giustiziato dalle SS a Berlino, fatto beato tre anni fa.

All’incontro porterà un suo saluto anche il vescovo della diocesi di Bolzano-Bressanone, Karl Golser.
Partecipernno anche Franz Thaler e Albert Mayr-Nusser.