«Fratello Lago, Sorella Acqua», workshop che si terrà il 13 marzo 2010 sul tema della gestione integrata del ciclo dell’acqua sul bacino del Garda promosso dall’associazione senza fini di lucro «VivaValtenesi». Appuntamento a Padenghe del Garda (Bs), presso la Sala polivalente del plesso scolastico in via Talina
Il workshop «Fratello lago, sorella acqua» ha due obiettivi: il primo obiettivo importante e basilare consiste nel sensibilizzare i cittadini che vivono sul bacino del Lago di Garda rispetto l’importanza di una gestione accurata del ciclo integrato dell’acqua, in modo da tutelare e valorizzare il Lago quale risorsa critica per la vita della comunità gardesana.
Il secondo obiettivo riguarda la possibilità di avviare una fase di studi, ricerche e analisi utili a elaborare un insieme consistente di dati necessari a prendere decisioni strategiche sulla vita dell’ambiente lacustre e delle comunità che vi si affacciano.
Risulta infatti evidente che soltanto una attenta gestione dell’ambiente lacustre può consentire alla comunità gardesana di conseguire una qualità della vita di ottimo livello, sotto tutti i punti di vista: il benessere economico (legato in misura significativa al turismo e all’immigrazione qualificata da aree urbane congestionate), l’integrazione con l’ambiente (suolo – aria – acqua) e l’interazione con le altre forme di vita animale e vegetale, la disponibilità di iniziative culturali e di intrattenimento qualificate.
La tutela del bacino lacustre a sua volta dipende essenzialmente dalla gestione integrata del ciclo dell’acqua da parte delle comunità umane che si affacciano sul lago (pescaggio acqua per usi potabili e contenimento acque reflue) e dal rapporto con altri bacini naturali (quelli del Mincio e dell’Adige, per esempio).
L’associazione senza fini di lucro «VivaValtenesi» nasce per valorizzare le risorse naturali disponibili sul territorio tra Desenzano e Salò, sulla sponda bresciana del Lago di Garda. Obiettivo che può essere perseguito soltanto nell’ambito di una più ampia azione di tutela dell’intero bacino. Per questa ragione VivaValtenesi intende promuovere la massima collaborazione tra i cittadini, le associazioni e gli enti che possono cooperare in questa direzione.
Il workshop sarà articolato in due momenti. Una sessione di lavoro alla quale potranno prendere parte i cittadini e le associazioni che hanno maturato una competenza utile per gli scopi della giornata o che intendono comunque mettere le proprie competenze a disposizione di un percorso di tutela virtuoso nel medio-lungo periodo. E una sessione pubblica destinata a comunicare ai cittadini l’esito dei lavori e le successive iniziative che verranno identificate nella prima sessione.
La giornata si concluderà con un intrattenimento capace di fare riflettere sui temi del workshop (pièce teatrale o lettura teatralizzata).
La sessione di lavoro si svolgerà nel pomeriggio, a partire dalle ore 15, con una fase iniziale di conoscenza reciproca tra le associazioni convenute e quindi (15,30) la suddivisione in tavoli di lavoro (tre o quattro). Il workshop terminerà con un lavoro di sintesi (18,30) dal quale dovrà emergere un quadro di principi e di intenti da comunicare nel corso della sessione pubblica.
Dalle ore 19 alle 20 i partecipanti ai lavori del pomeriggio ceneranno insieme in attesa della sessione pubblica. Alle 20,30 inizierà la sessione pubblica con la conferenza di don Gabriele Scalmana (Pastorale sociale della diocesi di Brescia) e un intervento di Pierlucio Ceresa (Segretario generale della Comunità del Garda), ai quali seguirà la sintesi conclusiva a cura di «VivaValtenesi».
Alle ore 22 lo spettacolo, della durata di 45′, chiuderà la giornata di «Fratello lago, sorella acqua».
Di seguito potete trovare i titoli e le tracce dei temi dei singoli tavoli di lavoro. Al termine dei lavori verrà redatto un documento di sintesi, frutto del lavoro comune, da comunicare all’opinione pubblica. Il documento verrà presentato la sera stessa, dal nostro portavoce, in seno alla conferenza pubblica.
Tavolo 1
Il lago è un corpo idrico naturale.
Il primo tema riguarda appunto tutte le azioni che l’uomo d’oggi svolge utilizzando direttamente la risorsa idrica. Bere e mangiare e lavare (acqua potabile), irrigare e fare industria, nuotare (balneabilità), navigare e pescare ecc. Nel fare tutte queste cose l’acqua del lago (e tutte le acque che lo alimentano) si sporcano senza che il lago riesca a pulirsi da solo. Quindi l’uomo è costretto a pulire o a cercare di sporcare meno possibile le acque stesse.
Indice dei temi: (privatizzazione – decreto_ronchi – acquedotto – fognatura – mincio – adige_canale – navigazione – balneazione – ittica – risparmio_consumi)
Tavolo 2
Il lago è risorsa economica.
Sulle coste e negli immediati dintorni (il cordone morenico soprattutto) l’uomo ha sviluppato “le sue abitazioni e le sue industrie”. In questo senso il “Garda” è elemento (più artificiale che naturale) della storia, della cultura, dell’enogastronomia, frutto del lavoro di chi lo vive e lo ha vissuto.
Il secondo tema riguarda quindi le attività (sociali ed economiche) svolte dall’uomo in simbiosi o in contrasto con il “lago come paesaggio”, molte delle quali sono strettamente legate al turismo. Queste attività sono ancora tutte compatibili fra di loro? Sono desiderabili? È pensabile un domani in cui ambiente-lago-economia convivano senza degradare il bene comune (l’acqua e il paesaggio)? O senza che l’uno acquisisca il dominio sull’altro?
Indice dei temi: (economia – paesaggio – enogastronomia – centri_storici – cultura – colline_moreniche – viabilità – porto – spiaggia – servizi – turismo)
Tavolo 3
Il Garda, le istituzioni, i cittadini.
Le attività che coinvolgono il lago vanno governate.
Il lago non può più pulirsi da solo. L’uomo ha colonizzato il paesaggio in modo molto sensibile (talvolta trasformando le cose in modo abnorme). Il lago di Garda è un bacino di acqua dolce con un volume pari a circa 49 km3, che serve una quantità considerevole di attività complesse ed articolate (agricoltura, pesca, industria, attività civili quotidiane, turismo, navigazione ed altro ancora).
Il terzo tema riguarda la questione della gestione del lago di Garda. Sia nei suoi aspetti “idrici”, sia in quelli legati all’economia, turismo e ambiente su tutti.
Chi ha voce in capitolo sulle varie attività? I cittadini sono coinvolti (informati, ascoltati) in queste decisioni? Se sì in quali termini? Quali sono gli enti e le istituzioni che devono dire la loro sulla gestione prossima delle acque e del paesaggio? Come e da chi verrà gestito il lago domani?
Indice dei temi: (comunità – democrazia – istituzioni (comune, provincia, regione, comunità_garda) – partecipazione – informazione).