La festa delle Palme, il 31 marzo, per la giornata diocesana della Gioventù diventa l’occasione per recuperare un’antica tradizione religiosa veronese. Si tratta di un pellegrinaggio nelle chiese veronesi che simula quello che per tutto il Medioevo fino ai giorni nostri caratterizzò il viaggio dei pellegrini in Terra Santa. Alla riscoperta di un antico percorso è quanto viene messo nero su bianco nel libro «Verona Minor Hierusalem», edito dalla Gabrielli editori.
I tre scrittori-studiosi Davide Galati, Marta Scandola, Martino Signoretto, con un’attenta ricerca hanno riportato in auge una antichissima usanza che vede nelle chiese della nostra Verona parte di un piano urbanistico legato ad un percorso religioso. Proprio per questo attraverso i luoghi di culto cittadini, il territorio scaligero veniva chiamato, la piccola Gerusalemme.Chi l’avrebbe detto, Verona come Gerusalemme! Un cammino di fede attraverso le chiese della città che non rappresentano solo il semplice «Credo», ma un qualcosa di più, che va oltre e diventa «tolleranza», «unione», voglia di «accoglienza».
Galati, Scandola e Signoretto nel loro scritto sono riusciti a dare una visione diversa della Verona che tutti conosciamo, o meglio, ne riscopre l’aspetto umano, quello ospitale che l’ha caratterizzata sin dai primi secoli dopo Cristo. Nulla di fantasioso dunque in questo libro che non vuole essere né saggio, né romanzo, ma una semplice cronaca di come un tempo i cristiani ospitavano i pellegrini, si prendevano cura dei poveri, dei malati, in luoghi adiacenti alle chiese.
Dalle 14 di sabato, le chiese accoglieranno i giovani pellegrini, sarà l’occasione anche di inaugurare una mostra «Il deserto fiorirà in San Pietro» in Archivolto (di fianco alla Cattedrale). Ecco che la chiesa di Santa Maria diventa per l’occasione un angolo di Nazaret, che San Zeno in Monte equivale a Betlemme. Sostare a Santa Maria in Organo sarà come entrare a Gerusalemme. La giornata diventerà la perfetta ricostruzione della storia dei primi cristiani, riportando il termine «pellegrino» al suo vero significato «colui che va attraverso paesi altrui». Al tempo Verona era crocevia d’Europa, quasi, se non di più di oggi che è inserita nei «corridoi 5 e 3» voluti per rafforzare il commercio da un angolo all’altro del continente. Era al centro di tre vie importanti: la Gallica, la Postumia e la Claudia Augusta. Addirittura nel proemio del 1405 degli Statuti Veronesi si vuole Verona, fondata da Sem, uno dei figli di Noé.Il pellegrinaggio potrà essere vissuto dai giovani fino a notte inoltrata, e potranno scegliere se farlo interamente o solo in alcuni luoghi di culto. In ogni chiesa un gruppo di giovani accoglierà i “pellegrini” con una spiegazione storico-artistica e spirituale. Tutte le chiese rimarranno aperte anche dopo la veglia pasquale. Alle 21 in Cattedrale la preghiera proseguirà con la presenza del presule monsignor Giuseppe Zenti.
Davide Galati è laureato in filosofia, con specializzazione in storia delle religioni, sceneggiatore di fumetti e scrittore (suo il romanzo fantasy/fantascientifico Oddwars distribuito da Feltrinelli) e curatore di un blog sulla religione (umbradei.wordpress.com) molto seguito e diventato luogo di dialogo anche tra fedi e culture diverse; Marta Scandola è insegnante di religione cattolica, con studi presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “San Pietro Martire” di Verona e successivi corsi di archeologia biblica presso lo Studio Biblico Francescano a Gerusalemme; Martino Signoretto è docente di Antico Testamento presso lo Studio Teologico San Zeno e l’Istituto Superiore di Scienze Religiose della diocesi di Verona. E’ guida per pellegrinaggi in Terra Santa e tiene corsi sulle “Terre bibliche” alla Facoltà Teologica del Triveneto di Padova. L’ultimo suo libro Tra Dio e l’umanità. Intercessione e Missione, Paoline 2011.
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