05.10.12 – Verona – Arte, musica e cinema, i linguaggi del pregare

Seminario dalle 9.30 alle 18 venerdì 5 ottobre 2012 per comprendere alcune delle forme espressive non verbali della preghiera insieme a Marco Damonte, Mariano Bianca, Marco Gozzi, Marina Sbisà, Timothy Verdon e Dario Edoardo Viganò.

Comprendere alcuni linguaggi in cui si realizza il pregare, in particolare le forme espressive non verbali quali la musica, le arti figurative e il cinema. È questo l’obiettivo del seminario “I linguaggi del pregare” che si svolge venerdì 5 ottobre dalle 9 alle 18 alla Fondazione Centro Studi Campostrini di Verona, in via Santa Maria in Organo, 4. L’evento è il terzo incontro del progetto di Filosofia della religione “La preghiera: dall’intenzionalità orante al dialogo con Dio”, a cura di Marco Damonte del Centro studi del fenomeno religioso.

Nel corso dei precedenti incontri seminariali è emersa l’importanza di considerare la preghiera primariamente come un atto umano. In quanto tale essa si palesa e addirittura si costituisce nella sua espressione. Emerge con forza un interrogativo: quale rapporto intercorre tra la preghiera e la sua manifestazione? Le forme espressive non verbali che saranno indagate da esperti di filosofia, musica, arti figurative e cinema, sono state scelte perché risultano tra le più incisive degli ultimi anni, ma contemporaneamente perché sono forme tradizionali e perché hanno un riscontro interculturale. A livello teorico si esaminerà il contributo delle categorie offerte dalla filosofia del linguaggio, come la performatività e la persuasione, che consentono di analizzare la preghiera quale atto linguistico.

Intervengono: Mariano Bianca, docente di Filosofia teoretica e Filosofia della mente all’Università di Siena, che indagherà alcune forme di richiesta-preghiera in ambito sacro-religioso; Marco Gozzi, docente di Musicologia all’Università di Trento, discute di “In laude confitentis est praedicatio, in cantico amantis affectio. La preghiera raddoppiata del gregoriano”; Marina Sbisà, docente di Filosofia del linguaggio all’Università di Trieste e interessata ai studi di genere, parla dell’atto linguistico designato dal verbo “pregare”, del destinatario della preghiera e degli usi pedagogici e persuasivi della preghiera pre-scritta; Timothy Verdon, direttore Ufficio Arte sacra e Beni ecclesiastici dell’Arcidiocesi di Firenze, spiegherà in “Vedere, pregare: l’arte come didattica dell’orazione” la visualizzazione da parte di artisti dell’atto di pregare in opere intese per la comunità credente e dunque con forza formativa; Dario Edoardo Viganò, docente di Comunicazione alla Pontificia Università Lateranense, autore di numerosi studi dedicati all’analisi del rapporto tra i media e il mondo cattolico, con particolare attenzione al cinema, in «Ti ho conosciuto per sentito dire, ora ti ho visto (Gb 42,5)».