[Misna • 18.02.05] Un quarto d'ora in sei mesi: questo lo spazio dedicato complessivamente a raccontare le 10 più gravi crisi umanitarie del Pianeta durante le due principali edizioni (pranzo e cena) dei telegiornali italiani...

INFORMAZIONE. CRISI DIMENTICATE. E IL SILENZIO UCCIDE

Un quarto d’ora in sei mesi: questo lo spazio dedicato complessivamente a raccontare le 10 più gravi crisi umanitarie del Pianeta durante le due principali edizioni (pranzo e cena) dei telegiornali italiani (Mediaset, Rai e La7). Alle stesse crisi e nello stesso lasso di tempo, l’informazione stampata (i principali quotidiani e periodici italiani) ha dedicato poco meno di 140 articoli. Sono le conclusioni del primo rapporto dell’Osservatorio sulle crisi dimenticate, realizzato dall’organizzazione umanitaria Medici senza frontiere (Msf) in collaborazione con all’Osservatorio di Pavia e a Orao News.

Lo studio ha analizzato, dal punto di vista quantitativo e qualitativo, lo spazio e il tempo che i media italiani hanno dedicato alle emergenze umanitarie negli ultimi sei mesi del 2004. Le crisi da monitorare sono state identificate in base ad una lista di circa 40 parole chiave individuate da MSF (da Iraq a profughi, da Congo a tubercolosi). Tra queste sono state poi evidenziate le dieci emergenze ritenute più gravi: Colombia, Indonesia, Liberia, Etiopia, Burundi, Somalia, Repubblica democratica del Congo, Uganda, Afghanistan e la diffusione della tubercolosi.

I giornali e i periodici hanno dedicato complessivamente 949 articoli e brevi alle crisi umanitarie: di questi solo 140 riguardano però le dieci peggiori emergenze. Nei Telegiornali la situazione non è poi così diversa. Le emergenze umanitarie nel loro complesso hanno conquistato il 17,5% degli spazi sui Tg, mentre le dieci crisi evidenziate da Msf hanno avuto appena lo 0,02%.

Risulta interessante il dato che sottolinea come, anche nelle crisi più ‘mediatiche’ – Afganistan o Iraq – l’aspetto umanitario è stato affrontato solo raramente. I media si sono in effetti concentrati sugli aspetti geo-politici di questi contesti e sui problemi di sicurezza interna, ignorando quasi del tutto le sorti delle popolazioni civili: i resoconti iracheni occupano il 58% del tempo dedicato in tv alle crisi internazionali, eppure nel 47,9% dei casi si parla di sequestri ed esecuzioni, nel 33,1% di scontri e tensioni, nel 5,8% dei risvolti sulla politica italiana e dei militari impegnati in territorio iracheno, mentre solo lo 0,5% del tempo viene impiegato a raccontare le condizioni di vita della popolazione o gli interventi umanitari.