02.03.2013 – Montagnana (Pd) – «La città dei ragazzi», in viaggio con l’Autore Eraldo Affinati

Sabato 2 marzo 2013 alle ore 16,30 si terrà in Sala Veneziana (Porta Padova) a Montagnana l’evento «La città dei ragazzi – in viaggio con l’autore Eraldo Affinati», organizzato da Gruppo Missioni Africa, con il patrocinio del Comune di Montagnana, assessorato alla Cultura, all’interno del programma «intercultura: Il viaggio». GMA è una organizzazione non governativa che da più di 40 anni opera nel corno d’Africa (in Etiopia e in Eritrea) per promuovere i diritti e in Italia è attiva in attività di sensibilizzazione e di promozione di una cultura di solidarietà. Il viaggio dell’uomo per capire la sua storia, il viaggio per trovare dignità, il viaggio per essere riconosciuti persone portatrici di valori, sogni e diritti. Il viaggio che porta nelle vie della giustizia e della pace

Il suo viaggio si unisce all’esperienza di GMA e promuove l’incontro di storie e di culture. Valorizza la diversità, anche con tutte le sue difficoltà ed emergenze. Va a fondo dell’emergenza educativa, della crudeltà dell’emarginazione e mette in rilievo la forza degli ultimi per affermare i propri diritti.

Il percorso interculturale promosso con le scuole delle province di Padova, Vicenza e Verona è volto a promuovere una cultura di scambio e accettazione della diversità, come valore fondamentale per la convivenza. Il libro di Eraldo Affinati aiuta giovani e adulti ad affrontare le diversità culturali con un nuovo punto di vista. L’autore incontrerà delle scuole di Montagnana che hanno aderito al progetto interculturale il Viaggio, leggendo il suo libro. Nel pomeriggio presenterà «La città dei ragazzi» in un incontro pubblico, in Sala veneziana a Montagnana, alle ore 16.30.

Eraldo Affinati presenterà il suo libro, ma non solo, parlerà di se stesso e della sua esperienza. Professore nella comunità “La città dei ragazzi” di Roma racconta dei suoi ragazzi, di come li ha aiutati a crescere in situazione di difficoltà, paragonandoli ad un fiume tumultuoso d’umanità lancinante, e di come lui si senta così uguale a loro.

Il tema principale è il viaggio nello spazio e nel tempo alla ricerca delle radici strappate, della mancanza di una figura di genitore, fondamentale per la crescita e la formazione di un ragazzo. Nella sua comunità ha avuto studenti di ogni tipo e nazionalità, tutti con caratteristiche diverse ma così uguali tra loro, costretti ad andarsene dal loro paese d’origine per cercare un po’ di benessere, e costretti per la maggior parte ad abbandonare la propria famiglia ed affrontare ogni tipo di avversità.

L’autore affronta un dialogo immaginario con il padre, riflettendo sulla drammaticità della paternità e dell’educazione.
«Spesso i gesti, i fatti e i silenzi contano più di molte parole, e sono gli ultimi della Terra a insegnare le vie della giustizia e della pace».