13.05.2013 – Verona – L’amore e il femminile secondo Luce Irigaray

In concomitanza con l’uscita del nuovo libro «All’inizio, lei era» (Bollati Boringhieri, 2013), la filosofa Luce Irigaray interverrà oggi, lunedì 13 maggio 2013 alle ore 18,00 nella Sala conferenze della sede della Fondazione Centro Studi Campostrini, in Via Santa Maria in Organo 4 a Verona, per parlare dell’amore e della legge: «L’Amore secondo Antigone» è infatti il titolo della conferenza che sarà tenuta dalla Irigaray, una delle principali filosofe contemporanee, L’incontro a ingresso libero sarà moderato da Davide Assael.

Il rapporto fra Legge e Amore è uno dei grandi temi della tradizione occidentale e sarà sviluppato dalla filosofa che già a partire dagli anni Novanta sottolineava la tendenza della nostra cultura a declinarsi al singolare, piuttosto che proporsi come lavoro nato da reti relazionali costitutive. Ripensare ai due termini significa dire che non può esistere l’una senza l’altro, una lezione che l’Occidente conosce dalla nascita del Cristianesimo, ma che è ben lungi dall’aver assimilato.

«L’amore corrisponde allo sbocciare – spiega Luce Irigaray –, al fiorire della vita e della sua fecondità, sia naturale che spirituale. In un certo senso, tutta l’economia del mondo patriarcale inaugura un mondo in cui la morte prevale, un mondo in cui si uccide senza commettere apertamente un crimine, come lo fa lo stesso Creonte. La morte avviene attraverso l’inquinamento dell’ambiente che ci permettere di vivere, attraverso la distruzione dell’universo vegetale e animale e, infine, dell’umanità stessa. L’amore vi diventa una sorta di scarica di energia fino al suo, e al nostro, esaurimento. Il dominio del denaro, insieme a quello della tecnica, ci trasforma a poco a poco in una sorte di macchina più o meno performante o in schiavi della macchina a cui la vita si trova sacrificata con l’illusione che la macchina la potrebbe sostituire. Se la gente diviene oggi più o meno conscia del pericolo che corre il pianeta tempo che la maggior parte rimanga cieca sul pericolo che minaccia la stessa umanità. Forse solo l’amore ci potrebbe ancora salvare se si accompagna la cura della vita»

In concomitanza con la conferenza che terrà a Verona è in uscita nelle librerie, come già detto, il suo nuovo libro «All’inizio, lei era» (Bollati Boringhieri, 2013). Nella presentazione si legge «Lei, non lui, ha inaugurato la vicenda del sapere occidentale. L’ha inaugurata ed è subito svanita nel linguaggio forgiato da uomini». La stessa autrice spiega che «l’uomo non ha intrapreso un dialogo con l’altra parte dell’umanità, ma ha elaborato un discorso di padronanza che gradualmente si è allontanato da una coltivazione e una condivisione della vita e dalla possibilità di aver parte in comunità con coloro che non ubbidiscono alla medesima logica. È indispensabile, quindi, tornare alla nostra appartenenza naturale e imparare a coltivarla umanamente nel rispetto delle mutue differenze. Un altro linguaggio è allora da scoprire, più vicino all’arte e capace di trasformare i nostri istinti in desideri condivisibili».

Luce Irigaray è francese. Vive a Parigi dove è direttrice di ricerca in filosofia presso il Centre National de la Recherche Scientifique (CNRS). Ha una formazione multidisciplinare: filosofia, linguistica, letteratura, psicologia e psicanalisi. Da Speculum si è dedicata alla costruzione di una cultura a due soggetti, maschile e femminile, portatori di valori differenti ma di equivalente importanza per l’elaborazione di legami e di civiltà, sia nella vita privata che in una comunità umana mondiale. Il lavoro di Luce Irigaray si esprime in modo filosofico(Speculum, Etica della differenza sessuale, Amo te, Essere due, La via dell’amore, Condividere il mondo, All’inizio, lei era), scientifico (Parlare non è mai neutro), letterario (Passioni elementari. Preghiere quotidiane) o politico (La democrazia comincia a due, Oltre i propri confini).

Il ciclo d’incontri culturali è patrocinato dalla Provincia e dal Comune di Verona, e dalla Regione Veneto, con il contributo di Banca Popolare di Verona. Ingresso libero. Per informazioni: 045.8670770.