Continuano le manifestazioni in occasione delle celebrazioni del Centenario della morte di Cesare Pollini promosse dal Conservatorio di Padova, con il contributo della Regione del Veneto e in collaborazione con l’Archivio Musicale Guido Alberto Fano di Venezia, l’Associazione Amici della Musica di Padova, la Fondazione Orchestra di Padova e del Veneto, il Centro culturale “Silvio Omizzolo” di Padova, l’Associazione Culturale Roberto Ferruzzi di Torreglia (Padova), il Comune di Padova
Cesare Pollini, compositore, didatta, pianista di grande valore, fu una significativa presenza nella vita culturale di Padova tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, in contatto con molti celebri musicisti italiani ed europei. Fu il primo direttore dell’allora Istituto Musicale di Padova, a lui intitolato subito dopo la morte, nel 1912. La denominazione rimane tuttora, dopo le trasformazioni in Liceo musicale pareggiato e in Conservatorio statale di Musica.
Il secondo grande appuntamento delle manifestazioni dedicate al Centenario della morte di Cesare Pollini (1858-1912) avrà luogo lunedì 27 maggio 2013 nell’Auditorium Pollini di Padova. Saranno protagonisti tre celebri musicisti padovani, il violinista Glauco Bertagnin, altro primo violino de “I Solisti Veneti”, il violista Fabrizio Scalabrin, solista apprezzato e prima viola di prestigiose orchestre italiane e la pianista Marina D’Ambroso, allieva di Dalton Baldwin, Rudolf Jansen e collaboratrice di famosi cantanti. Con loro la giovane mezzosoprano Cecilia Molinari, allieva della classe di canto della Signora Pamela Hebert, già apprezzata in numerose masterclass, audizioni e concorsi.
Il programma prevede opere di Bach (la famosa aria Erbarme dich, erbarme dich, mein Gott dalla Passione secondo San Matteo nella bella trascrizione di Ottorino Respighi), Brahms e di due autori che furono importanti nella biografia di Cesare Pollini: Antonio Bazzini (1818-1897), suo maestro di composizione, spesso presente a Padova negli ultimi decenni del secolo nelle mattinate musicali dei palazzi cittadini, fraterno amico del conte Pietro Suman, nobile padovano che fu tra i più convinti sostenitori di Cesare Pollini, e Giuseppe Martucci (1856-1909) legato al Pollini da una lunga amicizia personale e intesa professionale. Di Martucci ascolteremo uno dei suoi più celebri brani, La canzone dei ricordi (1887), un lavoro unico nel suo genere per la costruzione ciclica in sette brani che persegue l’ideale fusione tra parola e musica a tutti i livelli: nella cura dei rapporti tra la linea del canto e quella del pianoforte, nei preziosismi armonici, nel gioco nascosto delle transizioni tra i sette brani del poemetto di Emanuele Pagliara.
Glauco Bertagnin – violino
Fabrizio Scalabrin – viola
Marina D’Ambroso – pianoforte
Cecilia Molinari – mezzosoprano
INGRESSO LIBERO