Martedì 17 settembre 2013 alle ore 20,45 presso la Sala Civica «Barbarani» di San Bonifacio (Vr), avrà luogo l’apertura del 31° Anno Scolastico della Scuola di Formazione Teologica di San Bonifacio. In programma la prolusione dal titolo: «La mistica nel cristianesimo» tenuta dal professor Marco Vannini, filosofo, studioso di mistica delle grandi religioni.
Solitario esploratore per i remoti sentieri della mistica, Marco Vannini ha riportato alla luce in Italia, con un lavoro ultratrentennale, alcuni dei più grandi maestri spirituali medievali e moderni: da Eckhart a Taulero, da Margherita Porete a Jean Gerson, da Fénelon a Madame Guyon, da Sebastian Franck a Daniel von Czepko e ad Angelus Silesius, e, di recente, con Bompiani, il capolavoro dell’Anonimo Francofortese: la cosiddetta Teologia tedesca. Convinto che a queste fonti debba riattingere anche la religione del nostro tempo.
Nel libro-saggio «Oltre il cristianesimo» Marco Vannini torna a sondare i vasti territori della mistica, non solo occidentale ma anche orientale. Da Meister Eckhart al brahmanesimo e al buddhismo, per giungere a quello straordinario monaco cristiano-hindu che fu Henri Le Saux- Abhishiktananda, si compone così il quadro concettuale di un ardito viaggio nel profondo dell’anima. L’uomo distaccato del misticismo radicale di Eckhart, che ama veramente perché diviene l’amore stesso, si incontra con l’assenza di fine del Buddha, inverando il messaggio cristiano della rinuncia all’ego e alle sue menzogne, al di là di ogni fideismo, di ogni religiosità o dottrina del Libro. La guarigione dall’ansia, dal dolore del vivere, suggerisce Vannini, è frutto dell’apertura all’unico mistero dell’Essere, alla sola realtà: quella dello Spirito, che, nella sua eternità, governa la corretta visione del presente. La fedeltà al messaggio cristiano significa quindi andare oltre lo stesso cristianesimo nei suoi condizionamenti storico-ideologici, superando l’ego e la sua tirannia e riscoprendo in se stessi, come indicava San Paolo, lo spirito di Cristo e la sua beatitudine.
La partecipazione è libera e aperta a tutti.