21.11.2013 – San Giovanni Ilarione (Vr) – Presentazione del libro «Parlami di Filosofia» di Eliano Zigiotto

L’Associazione culturale «Cartabianca» di San Giovanni Ilarione organizza e invita alla presentazione del libro «Parlami di Filosofia. Dialogo tra padre e figlia sulla filosofia e la vita quotidiana» [Armando Editore, 2013] di Eliano Zigiotto, giovedì 21 novembre 2013 alle ore 21 presso la Sala civica «M. Rumor» del Comune di San Giovanni Ilarione (VR), in P.zza Aldo Moro 5.

IL LIBRO – Il libro nasce dalla curiosità di una ragazzina che, al momento di passare alla scuola media, vuole sapere cos’è quella materia che suo padre insegna al Liceo. Già, perché s’insegna così tardi e solo al Liceo? Perché è difficile, si dice, e parlarne ai ragazzini sarebbe come banalizzarla. Ma è con questo antiquato pregiudizio che la filosofia, col suo ricco patrimonio di pensiero, rischia di essere confinata in una «riserva indiana», senza più rapporto con le domande che salgono dalla società che cambia. Un racconto in forma di dialogo che si snoda per una settimana, ogni giorno intorno ad un tema filosofico diverso. La filosofia non serve a niente, tutt’al più a fare qualche «ragionamento». Imparare a ragionare sarebbe già qualcosa. Anche leggere una poesia non serve a niente, eppure ci dà il gusto di vivere, di pensare e immaginare…

L’AUTORE – Nato a Zimella nel 1952, Eliano Zigiotto è professore di Filosofia e Storia presso il Liceo di Arzignano. Oggi Zigiotto vive a Lonigo, dove ha ricoperto anche la carica di assessore alla cultura e vicesindaco. Tra le sue passioni: la poesia, la chitarra e la scrittura, e per anni ha fatto parte anche della redazione del mensile «Nordest». Di sè racconta: «Ho fatto il maestro per molti anni, ed è stata una benedizione. Porto ancora con me la bellezza e la sincerità dei bambini, ho avuto con loro esperienze incancellabili. Credo nei bambini perché credo nella speranza, nella possibilità di un domani migliore, e tutto l’orrore che vedo intorno o in alto non basta a scalfire questa mia profonda affezione. Poi ho fatto il balzo al Liceo, e ora insegno quello che mai da giovincello avrei sognato di insegnare: filosofia. La studiavo sempre per conto mio, mi sono perfino laureato con calma, tanto un lavoro già l’avevo, ma non pensavo di realizzare una passione».
Così ringrazia la sua buona stella che, anche fra tante difficoltà, incomprensioni, fraintendimenti, specie durante il tempo dell’attività politica, lo ha condotto sulle strade buone della vita facendogli assaporare l’amore per il suo lavoro, le gioie di una famiglia unita, il piacere di stare con gli amici e di cantare insieme a loro.