[Amnesty International • 09.03.04] L'organizzazione umanitaria Amnesty International ha lanciato a Londra una campagna internazionale contro la violenza sulle donne. «La violenza contro le donne è il peggior scandalo dei nostri tempi in materia di diritti umani. Da quando nascono fino alla loro morte, sia in tempo di pace che di guerra, le donne sono soggette a discriminazioni e violenze, di cui sono responsabili gli Stati, la società e le famiglie», denuncia Amnesty...

AMNESTY INTERNATIONAL. UNA CAMPAGNA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

L’organizzazione umanitaria Amnesty International ha lanciato a Londra una campagna internazionale contro la violenza sulle donne. «La violenza contro le donne è il peggior scandalo dei nostri tempi in materia di diritti umani. Da quando nascono fino alla loro morte, sia in tempo di pace che di guerra, le donne sono soggette a discriminazioni e violenze, di cui sono responsabili gli Stati, la società e le famiglie», denuncia Amnesty.

CONDANNA – Nel rapporto intitolato «Mettere fine alla violenza contro le donne», l’organizzazione condanna senza appello le discriminazioni e le violazioni dei diritti dell’Uomo di cui sono vittime le donne di tutto il mondo. Per Irene Khan, segretaria generale di Amnesty International, «la violenza contro le donne è oltraggiosa e nascosta». Nel mondo, ha sottolineato, 79 Paesi – inclusa la Russia – non hanno leggi contro la violenza domestica e 54 hanno leggi che le discriminano le donne.

NESSUNO ESCLUSO
I numeri comunicati da Amnesty danno le dimensioni del fenomeno:

STATI UNITI D’AMERICA – Secondo statistiche ufficiali, ogni 15 secondi viene picchiata una donna. Il governo stima che nel 2001 si siano verificati circa 700 mila casi di violenza domestica e che ogni anno vengano vendute da 45 a 50 mila fra bambine e donne. CANADA – A Vancouver, fra il 1993 e il 1997 su 462 casi di denuncia di stupro solo il 33% ha determinato rinvii a giudizio, solo l’11% sentenze di condanna.

EUROPA – 500 mila donne sono vittime della tratta della prostituzione. In Belgio, oltre il 50% delle donne ha subito qualche forma di violenza all’interno della famiglia. In Francia su 25 mila casi di stupro all’anno solo 8 mila vengono denunciati alla polizia. In Gran Bretagna fra il 1997 e il 1998 si sono verificati oltre 2000 casi di violenza fisica e sessuale contro collaboratrici domestiche. In Russia secondo dati governativi ogni anno 14 mila donne vengono uccise da partner o familiari.

ITALIA – Secondo il Rapporto Istat 1999 sulla sicurezza dei cittadini, sono 714 mila le donne fra i 14 e i 59 anni che hanno subito uno stupro o un tentativo di stupro (il 4%). L’82,7% delle violenze sessuali non viene denunciato. Su 223 omicidi avvenuti in famiglia, nel 63,2% la vittima è stata una donna. Nel 41,8% dei casi l’omicida è il partner.

ASIA – In Bangladesh oltre il 50% di tutti gli omicidi sono casi di mogli uccise dai mariti. In India oltre il 40% delle donne sposate ha subito violenza fisica o sessuale da parte dei mariti. In Pakistan nel 1999 più di 1.000 donne sono state vittime di «crimini d’onore».

AFRICA – In Sudafrica, avviene uno stupro ogni 23 secondi e solo 1 su 35 viene denunciato secondo la polizia. L’Onu ha calcolato che nel periodo ottobre 2002-febbraio 2003 nella zona di Uvira in Repubblica Democratica del Congo, nel pieno della guerriglia, sono state stuprate 5.000 donne, circa 40 al giorno.

MEDIO ORIENTE – La Lega delle donne irachene denuncia che nel periodo aprile-agosto 2003 oltre 400 donne sono state rapite, stuprate o vendute. In Libano, nel 2001, i casi di donne uccise dal marito o da un parente maschio per questioni d’onore solo stati in media fra i 2 e i 3 al mese.


Per saperne di più ed agire: http://www.amnesty.it/campaign/maipiuviolenzasulledonne/