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09.03.2019 – Verona – Brunch con gli autori de «Il Biondino della Spider Rossa. Crimine, giustizia e media»

Il libro universitario sulla vicenda di Milena Sutter e Lorenzo Bozano rimette in discussione le «certezze» su una vicenda tutta da ristudiare. Presentazione a Lo Speziale, Verona, sabato 9 marzo alle 12,30, con gli autori Laura Baccaro e Maurizio Corte, intervistati da Ernesto Kieffer.

La concessione della semilibertà arrivata di recente a Lorenzo Bozano, condannato nel 1975 per il rapimento e l’omicidio di Milena Sutter (Genova, 6 maggio 1971), riporta alla memoria degli italiani un dramma che sconvolse l’Italia e mezza Europa. Su quel caso non è però stato raccontato tutto. E non sono stati analizzati aspetti medico-legali e investigativi che oggi, con tecniche adeguate, è possibile comprendere da un diverso punto di vista.

Se ne parlerà sabato 9 marzo alle 12,30 durante il «Brunch con gli autori» a Lo Speziale, via XX Settembre, 7, a Verona, durante la presentazione del libro universitario sul caso di Milena Sutter e Lorenzo Bozano – «Il Biondino della Spider Rossa. Crimine, giustizia e media» [editore Cacucci, Bari] insieme agli autori Laura Baccaro (criminologa e psicologa di Padova) e Maurizio Corte (studioso dei media e scrittore di Verona), intervistati dal giornalista Ernesto Kieffer.

Grazie alle nuove tecniche di analisi e di ricerca messe a disposizione dalle scienze sociali, gli autori e il gruppo di ricerca ProsMedia dell’Università degli Studi di Verona, rileggono da una diversa prospettiva e senza pregiudizi gli aspetti di una vicenda ancora tutta da comprendere, un fatto di cronaca nera che nel 1971 fu presentato come un sequestro e un omicidio per motivi di denaro. E sul quale la verità storico-scientifica non è ancora stata scritta. Insieme con il libro viene pubblicato anche il sito web www.ilbiondino.org che ricostruisce alcuni aspetti della vicenda e il ruolo dei media.
«Con la criminologa Laura Baccaro abbiamo riletto con occhi e strumenti di indagine nuovi un caso giudiziario che è ancora nella memoria di milioni di italiani», spiega Maurizio Corte, che con l’Associazione Culturale ProsMedia ha analizzato il ruolo dei media nel trattare il caso di Milena Sutter. «La bontà del nostro lavoro si è tradotta in un libro complesso, ma di agevole lettura. In un libro scomodo per tutti coloro che non hanno avuto il coraggio, e non l’hanno neppure oggi, di andare oltre le narrazioni ufficiali. E oltre le versioni di comodo date da certi giornali».

La vicenda di Milena Sutter e Lorenzo Bozano
Genova, giovedì 6 maggio 1971, ore 17. Milena Sutter, una ragazza di 13 anni, scompare all’uscita della Scuola Svizzera, dove frequenta la terza media. È figlia di un ricco industriale. Il corpo della ragazza, senza vita, viene trovato in mare due settimane dopo la scomparsa. L’ipotesi investigativa è soltanto una: il sequestro per motivi di denaro.

Ad essere accusato del rapimento e dell’omicidio della studentessa è un giovane di 25 anni, Lorenzo Bozano, un perdigiorno di famiglia alto-borghese. È soprannominato il «biondino della spider rossa». Non è biondo, né magrolino.

Assolto in primo grado nel 1973, Bozano viene condannato all’ergastolo nel 1975. Scappa in Francia e in Africa, ma nel 1979 viene arrestato e portato, in una contestata operazione di polizia, in Italia. Dopo oltre 40 anni di carcere Lorenzo Bozano continua a professarsi innocente: «Milena? Non l’ho mai conosciuta».

Il libro di Laura Baccaro e Maurizio Corte è il frutto di una ricerca durata otto anni, condotta con la collaborazione del gruppo ProsMedia del Centro Studi Interculturali dell’Università degli Studi di Verona. I diritti d’autore sono devoluti in beneficenza alla prevenzione dello stalking e della violenza di genere.

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