L’«ANED», Associazione Nazionale Ex Deportati nei Campi Nazisti di Verona, invita al «Porte Aperte con musica, intrattenimento, libri, proiezioni, rinfresco» in programma sabato 22 settembre 2018 dalle ore 16,30 nel cortile della Scuola «Don Chiot» [via Arnolfo di Cambio n.17 – Verona].

L’appuntamento è organizzato «per il piacere di stare insieme in armonia e convivialità tra persone che condividono gli stessi valori democratici e antifascisti, riflettere su passato e presente, diffondere la Memoria delle deportazioni per il futuro».

«La società è cambiata, la memoria si è abbreviata, si vive più sul chiasso e sulla polemica del momento che sulla riflessione storica, Libertà, Giustizia, antifascismo sono dai più considerate idee vecchie, un passato ormai lontano», scrivono i promotori. E aggiungono: «forse dovremmo prenderne atto, forse siamo davvero un’associazione di “sopravvissuti”. Tuttavia sopravviviamo da 70 anni perché sentiamo l’obbligo morale di impegnarci affinché discriminazioni, violenze, deportazioni, umiliazioni, annullamento della dignità, morti di milioni di uomini, donne e bambini colpevoli di non coincidere con il modello voluto dalle dittature fascista e nazista siano monito per un oggi di libertà, accoglienza, ascolto e pari dignità. Per farlo abbiamo bisogno di più forza e consenso, di appoggio morale e concreto, abbiamo bisogno anche della tua partecipazione».

Nel corso del pomeriggio vi sarà la presentazione delle attività fatte e dei progetti per il nuovo anno sociale. E, a seguire, alle 18,30, una Tavola rotonda sul tema «Come è stato possibile? Come è possibile?»: il percorso di Ennio Trivellin verso Mauthausen; il percorso di Dagmawi Ymer verso l’Italia; e con la partecipazione di Marco Steiner (Aned). Coordina: Jessica Cugini, giornalista.

Ingresso libero.

L’invito: [ visita il sito ]