BAMBINI COL DITINO PUNTATO (di Amedeo Tosi)


Mi soffermo a leggere e rileggere alcune righe di un editoriale pubblicato qualche mese fa da www.educare.it : «I bambini… che col ditino puntato sul domani ci chiedono: quale futuro mi stai preparando?». Un punto di domanda che stride con alcune (brutte) notizie passate in rassegna prima del caffé mattutino. Notizie che non vanno in ferie.

AFGHANISTAN: SOLDATI NATO SPARANO A CHECKPOINT, UCCISI 2 BIMBI (AGI) – Kabul, 28 lug. – I soldati della Nato hanno ucciso due bambini e ferito una terza persona, durante un controllo nella provincia di Kandahar, nel sud dell’Afghanistan. Lo ha riferito l’Isaf, la Forza Internazionale di Assistenza alla Sicurezza.

L’automobile non si era fermata al posto di controllo dopo i «segnali con mani, con le braccia e i segnali audio». «Quando l’auto era a una distanza di 10 metri e procedeva rapidamente», ha aggiunto la forza Nato, «i soldati hanno aperto il fuoco temendo un attacco terroristico». Un incidente simile era avvenuto sabato nella provincia di Helmand: le truppe hanno ucciso quattro civili e ferito altre tre persone.

E poi la chiamano «Missione di Pace in Afghanistan»…

Mentre qui in Italia giocherellano con provvedimenti legislativi fantasiosi, la guerra nel mondo continua, anche con piccoli episodi quotidiani di violenza e prevaricazione.

Continuo a leggere quell’editoriale: «I bambini hanno bisogno di tutto. Proprio di tutto. Un tetto, un fuoco, il cibo, un sorriso e occhi attenti. Parole salde, consolidate eppur sempre nuove, coraggio, per trovare il sentiero…». Ma non c’è verso: se cambia la latitudine…

VOLONTARIO INTERNAZIONALE AGGREDITO DA COLONI ISRAELIANI MENTRE ACCOMPAGNA BAMBINI PALESTINESI

(OPERAZIONE COLOMBA) Domenica 27 luglio 2008 alle ore 13:50 circa coloni nazional-religiosi dell’avamposto-insediamento israeliano Havat Maon-Hill 833 hanno attaccato lanciando pietre ed inseguito 14 bambini palestinesi che tornavano a casa nei villaggi di Tuba e Magher el Abeed dopo aver partecipato al campo estivo nel vicino villaggio di At-Tuwani. Un volontario americano del CPT (Christian Pacemaker Team) mentre accompagnava i bambini è stato colpito con un sasso ad una gamba, ed assalito da due coloni che lo hanno picchiato colpendolo ripetutamente alla testa con la telecamera che il ragazzo aveva con sé.

Da giorni l’esercito israeliano si rifiuta di accompagnare i bambini, nonostante la Commissione per i Diritti dei Bambini del Parlamento Israeliano abbia deliberato l’obbligo di scorta da parte dell’Esercito Israeliano, perché i bambini sono stati già attaccati più volte dagli stessi coloni.

Volontari italiani di Operazione Colomba (Progetto in Palestina dell’associazione Papa Giovanni XXII), corpo non violento di pace, sono sul posto ed accompagneranno i bambini nei prossimi giorni nel caso in cui, come successo oggi, l’esercito non si presenti.

«Benedetti bambini, quando riescono a scardinare le sicurezze d’acciaio e a disegnare sulla sabbia la carezza di un desiderio…».

LAMPEDUSA. 2 BAMBINI MORTI E GETTATI IN MARE

(ANSA, 26 luglio 2008) Due bimbi in tenera età sono stati gettati in mare, dopo essere morti di stenti durante la traversata del Canale di Sicilia durata cinque giorni. Lo hanno raccontato all’equipaggio della motovedetta che li ha soccorsi alcuni dei 75 clandestini, tra cui 11 donne, soccorsi su un gommone a 46 miglia da Lampedusa. È la notizia più drammatica di una giornata caratterizzata da un numero particolarmente alto di sbarchi: in Sardegna sono arrivate 150 persone, in Sicilia in tutto circa 200. Le 75 persone arrivate per ultime a Lampedusa, tra le quali 11 donne, sono in condizioni precarie per via della prolungata navigazione…

Afghanistan, Palestina, Italia… «I bambini… che col ditino puntato sul domani ci chiedono: quale futuro mi stai preparando?». (am.t.)