[Giovanni Sarubbi • 18.10.04] Il  prossimo 12 novembre celebreremo la terza giornata ecumenica per il dialogo cristianoislamico. È dal 2001, subito dopo gli attentati dell'11 settembre, che un consistente gruppo di cristiani di tutte le chiese esistenti nel nostro paese e di musulmani  è tenacemente impegnato a sostenere il dialogo cristianoislamico e ad opporsi alla crescente islamofobia che viene fomentata ad arte per giustificare il  cosiddetto “scontro di civiltà”, teorizzato dai sostenitori della “guerra infinita”. Per la terza volta diremo a tutti che appartenere ad una qualsiasi fede religiosa è incompatibile con l’odio per altre religioni e che il dialogo altro non è che la concretizzazione del comandamento del “non uccidere” che tutte le religioni hanno scritto nei propri codici etici e morali...

«CHI VUOLE IL DIALOGO COSTRUISCA IL DIALOGO». 12 NOVEMBRE, TERZA GIORNATA ECUMENICA DEL DIALOGO CRISTIANOISLAMICO


Appello ecumenico al dialogo cristianoislamico

 
Il  prossimo 12 novembre celebreremo la terza giornata ecumenica per il dialogo cristianoislamico. È dal 2001, subito dopo gli attentati dell’11 settembre, che un consistente gruppo di cristiani di tutte le chiese esistenti nel nostro paese e di musulmani  è tenacemente impegnato a sostenere il dialogo cristianoislamico e ad opporsi alla crescente islamofobia che viene fomentata ad arte per giustificare il  cosiddetto “scontro di civiltà”, teorizzato dai sostenitori della “guerra infinita”. Per la terza volta diremo a tutti che appartenere ad una qualsiasi fede religiosa è incompatibile con l’odio per altre religioni e che il dialogo altro non è che la concretizzazione del comandamento del “non uccidere” che tutte le religioni hanno scritto nei propri codici etici e morali. 
 
Per la terza volta grideremo forte la nostra vocazione alla pace, la nostra intransigente difesa del creato contro ogni politica di riarmo bellicista che distrugge  risorse naturali e impoverisce miliardi di esseri umani. Per la terza volta diremo che chi vuole il dialogo ha il dovere di preparare il dialogo, come chi vuole la pace deve costruire la pace. E pace e dialogo si costruiscono giorno per giorno, nel  rapporto  costante con qualsiasi essere vivente qualsiasi sia la sua religione, l’ideologia, la nazionalità il colore della pelle. 
 
Cercheremo, come negli  scorsi anni, di fare di questa terza giornata del dialogo cristianoislamico un momento di stimolo del dialogo interreligioso in generale. In particolare, e vista la situazione oggi esistente soprattutto nel Medio Oriente, cercheremo di fare di questa giornata un momento per l’avvio di un “tri-dialogo” che veda impegnati ebrei, cristiani e musulmani, le tre religioni monoteiste che  discendono dal comune padre Abramo. 
 
L’apertura di un tri-dialogo che coinvolgesse le tre religioni abramitiche costituirebbe una spinta decisiva verso un più generale e diffuso dialogo intereligioso che spingesse tutte le religioni a sconfessare  in modo netto e senza equivoci chi dalla guerra trae profitti. Finora questo tri-dialogo è stato limitato ad alcuni importanti incontri che le componenti  giovanili  delle tre religioni monoteistiche italiane hanno realizzato negli ultimi due anni. E’ un buon segno su cui occorrerà continuare ad impegnarsi  nel prossimo futuro. Ma molto lavoro c’è ancora da fare. C’è ancora troppa diffidenza reciproca su cui soffiano i nemici della pace che cercano di ottenere l’appoggio di ogni singola religione alle proprie politiche belliciste, facendo leva sul nazionalismo e sul fondamentalismo che è presente in tutte le religioni.
 
Ma gli uomini e le donne di Dio possono dimostrare con la loro azione che le religioni, quando sono  testimonianza della ricerca di Dio da parte dell’umanità, non hanno motivo per odiarsi perché Dio, qualsiasi sia il nome con cui lo chiamiamo, non appartiene ad alcuna religione ed ognuno non può far altro che testimoniare agli altri quello che è il proprio livello di comprensione del mistero che chiamiamo Dio. Chi è innamorato di questa ricerca non potrà mai odiare chi compie la stessa ricerca,  qualsiasi sia il proprio punto di partenza, la propria cultura, le proprie tradizioni.
 
Le guerre le fanno le persone in carne ed ossa e oggi come ieri i soldati sono per lo più mercenari, che  vendono la propria vita per un pugno di dollari o di euro che siano. E noi crediamo fermamente che il dialogo fra le religioni ed in particolare fra quelle abramitiche può aiutare le persone a liberarsi della paura del diverso che nella storia è sempre stata usata per distruggere la pace e favorire le guerre. Dialogare, quindi, per prendere coscienza delle proprie responsabilità davanti a Dio ed all’umanità. E ogni momento di dialogo fra le religioni è un contributo a che l’umanità butti fuori le guerre dalla storia. Le due giornate del dialogo cristianoislamico e le tante manifestazioni per la pace che abbiamo  alle nostre spalle ci dicono che il popolo della pace e del dialogo è più forte di qualsiasi tentativo di criminalizzazione di una specifica religione o dell’odio razziale. Il futuro appartiene alla pace ed al  dialogo: è questa la speranza per la quale siamo impegnati a lavorare.
 
Giovanni Sarubbi
Direttore del sito www.ildialogo.org  
 
 
GLI INDIRIZZI PER  IL DIALOGO CRISTIANOISLAMICO
 
Per firmare l’Appello per la giornata ecumenica del dialogo cristianoislamico e per adesioni o segnalazione di iniziative per la prossima giornata del 12 novembre 2004, ci si può rivolgere a:
 
Il Dialogo
Sito: http://www.ildialogo.org/  – Email: [email protected]
Via Nazionale, 51 – 83024 Monteforte Irpino (Avellino) – Tel. 3337043384 
 
Confronti – Roma
06 4820503; 06 48903241; fax 06 4827901;
[email protected]  – http://www.confronti.net/  
 
Tempi di Fraternità – Torino  
http://www.tempidifraternita.it/[email protected]
 
Mosaico di Pace – Firenze
http://www.mosaicodipace.it/[email protected]
 
 
PER L’ELENCO COMPLETO DEI FIRMATARI DELL’APPELLO, PER TUTTI I MATERIALI AD ESSO RELATIVI E PER LE INIZIATIVE IN CORSO SI PUÒ VISITARE IL SITO: http://www.ildialogo.org/ 
 

Che fare il 12 novembre?
 
Di seguito riportiamo alcune indicazioni su come organizzare la terza giornata del dialogo cristianoislamico del 12 novembre 2004. Si tratta di proposte non vincolanti che ognuno può liberamente interpretare nella propria realtà come meglio ritiene opportuno. 
 
1 –  Organizzare incontri pubblici fra cristiani e musulmani;
2 –  Invitare esperti a parlare delle opportunità e dei problemi delle relazioni cristiano-musulmane;
3 – Visitare una moschea e rompere insieme il digiuno di Ramadan;
4 – Invitare nella propria chiesa, in parrocchia o nella comunità un musulmano, immigrato o no, a raccontare la propria esperienza (“spazio di narrazione”);
5 – Pregare da soli, insieme, in comunità per la pace nel mondo e il ruolo delle religioni nel processo di  pace. Nelle eucaristie, nelle Sante Cene e nelle divine liturgie di quel giorno e dei giorni seguenti, pregare per il dialogo ecumenico e interreligioso;
6 – affermare, con un comunicato stampa, un volantino, una dichiarazione pubblica, il proprio rifiuto  alla logica della guerra e dello “scontro di civiltà”, a favore del dialogo ecumenico e interreligioso;
7 – digiunare e devolvere il risparmio ai poveri o ad azioni di solidarietà
 
Veniteci a trovare su Internet
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Tel: 333.7043384