MICROPROGETTO IN R.D.CONGO (AFRICA): «CURE MEDICHE A 650 CARCERATI»

Il carcere di Mambasa (R.D.Congo)

Il carcere di Mambasa (R.D.Congo)

[Fondazione Cis – 20.02.2022] La scarsa alimentazione e le pessime condizioni sanitarie rendono i detenuti nel carcere africano di Mambasa (Repubblica Democratica del Congo) molto fragili ed esposti a malattie. Con questo microprogetto nel settore sanitario, Fondazione CIS, in collaborazione con altre realtà sensibili, punta ad assicurare all’infermiere che opera nelle prigioni la fornitura di medicinali di prima necessità, per consentirgli di curare, almeno in parte, queste persone altrimenti abbandonate a se stesse.
Se vuoi, puoi anche tu sostenere questa iniziativa umanitaria.

Noto fino al 1997 col nome di Zaire, la Repubblica Democratica del Congo (R.D.Congo) è uno dei Paesi africani più vasti nel cuore dell’Africa nera, vista la predominanza di gruppi etnici bantù. Numerosi conflitti che permangono da anni hanno frenato il suo sviluppo, che sarebbe realmente possibile grazie all’estesa ricchezza di risorse nel sottosuolo. La città di Mambasa è un grosso centro, in mezzo alla foresta, nell’Est del Paese. Nonostante il numero elevato di abitanti, circa 50.000, ha l’aspetto di un grosso villaggio piuttosto che quello di una cittadina.

A Mambasa da alcuni anni è stata riaperta una struttura carceraria, dove sono rinchiusi, in condizioni molto precarie, circa 650 detenuti. Molti dormono per terra. La razione giornaliera di cibo prevede circa 50 grammi di riso e 25 di fagioli. Molti soffrono la fame, soprattutto coloro che non hanno familiari nel territorio di detenzione. Alcuni benefattori italiani da circa tre anni offrono un aiuto, che permette di assicurare un pasto per tutti due domeniche al mese. E alcuni missionari dehoniani italiani hanno cercato di coinvolgere anche i cristiani della comunità africana, che nonostante loro povertà, si sono organizzati per offrire a tutti un pasto le altre due domeniche di ogni mese.

Un punto dolente è l’assistenza medica: quasi del tutto dimenticata dallo stato. La scarsa alimentazione e le pessime condizioni sanitarie rendono i detenuti molto fragili ed esposti a malattie. Con questo microprogetto nel settore sanitario, si vorrebbe poter assicurare all’infermiere che opera nelle prigioni di Mambasa un minimo di medicinali di prima necessità, per consentirgli di curare almeno in parte queste persone carcerate.

Venuti a conoscenza di questa realtà, totalmente dimenticata anche dai mezzi di informazione, Fondazione CIS in collaborazione con InfoGiovani VeronaVicenza e la testata giornalistica GrilloNews.it hanno deciso di offrire il proprio piccolo contributo lanciando una sottoscrizione aperta a tutti, per la raccolta di 4.000 euro da destinare al progetto, che vede quale referente padre Dino Ruaro, missionario dehoniano vicentino da decenni operativo in R.D.Congo.

Le donazioni raccolte da Fondazione CIS saranno prontamente inviate a destinazione attraverso il supporto del Centro Missionario Diocesano di Vicenza, quale segno di vicinanza e sostegno a quanti si stanno dando da fare per portare un sollievo alle persone detenute bisognose di medicinali.

Se vuoi, puoi dunque sostenere questa iniziativa con una donazione tramite bonifico bancario sul conto di Fondazione CIS, inviando poi una e-mail a [email protected] con tuoi dati: nome e cognome, residenza e codice fiscale. Saremo così in grado di ringraziarti e spedirti la quietanza da utilizzare al momento della dichiarazione dei redditi: le donazioni a Fondazione CIS sono infatti deducibili o detraibili.

Destinatario: Fondazione CIS
IBAN: IT28 I 03069 59968 100000000239 [Banca Intesa San Paolo – Filiale di Villafranca di Verona] Causale: Donazione per Progetto cure mediche ai carcerati

In alternativa, se lo desideri, può inviare la donazione direttamente alla Diocesi di Vicenza, che provvederà a inoltrate i fondi raccolti ai religiosi referenti del progetto:

Destinatario: Diocesi di Vicenza
IBAN: IT70 X 05018 11800 000016873945 [Banca Popolare Etica – Filiale di Vicenza] Causale: Donazione per Progetto AF 02 2022 cure mediche ai carcerati