L’Università degli Studi di Verona (Facoltà di Scienze della Formazione) e il Dipartimento di Filosofia, Pedagogia, Psicologia vi invitano LUNEDI 6 GIUGNO 2011 presso l’AULA T1 del Polo Zanotto (Viale dell’Università, a Verona) all’incontro «TERRE D’INCONTRO», appuntamento con Sérigne Babacar M’Bow: testimonianza di una vita di spiritualità, di lavoro e di educazione in Senegal. Introduce e coordina: Rosanna Cima.
Programma
ore 09,45 registrazione dei partecipanti
ore 10,00 saluto della Direttrice di Dipartimento
Prof.ssa Luigina Mortari
Interventi:
I linguaggi dell’incontro, a cura di Serena Sartori, Pedagoga teatrale (Centro ricerche teatrali Interculturali KORON TLÈ)
Tra Europa e Africa, a cura di Vincenzo Maria Oreggia (scrittore, cofondatore Ass.Terre des égales)
Servire, educare e curare a N’Dem, a cura di Sérigne Babacar M’Bow (maestro di Spiritualità Sufi)
Proiezione del documentario: «L’amore alla radice dell’economia la storia del villaggio di N’dem», regia di Eleonora Ievolella.
Informazioni: [email protected] [email protected] [email protected]
Sérigne Babacar M’Bow è un maestro di Spiritualità Sufi; con la moglie Sokhna Aïssa vive da più di 26 anni a N’dem, villaggio che si trova ai confini del deserto del Sahel in Senegal. Insieme hanno dato vita ad uno sviluppo di micro economia locale che ha permesso e permette oggi agli uomini e alle donne di rimanere a vivere nei propri villaggi, di disporre delle scuole primarie per l’istruzione delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi, di usufruire di un minimo di servizio sanitario. Sérigne Babacar M’Bow e Sokhna Aïssa Cissé sono fondatori dell’Ong (Organizzazione Non Governativa) des Villageois de N’Dem, in Senegal, costituita dagli abitanti dei villaggi associati. L’esperienza, iniziata 26 anni fa, è stata oggetto di ricerche in ambito sociologico, economico, educativo per le straordinarie mediazioni effettuate tra differenti stili di vita, religioni, educazioni, percorsi di formazione e, non da ultimo, tra tecnologie moderne e Tradizionali. Grazie all’opera di molte donne e uomini del luogo, oggi vi è un ritorno ai villaggi di origine, è un percorso inverso rispetto all’esodo che ha colpito molte zone del Senegal e, più in generale, dell’Africa del Nord e Sub-Sahariana. Fra i suoi libri La lunière de l’Eternelle ou Khadimou Rassôl; Selon sa parole; Sur les traces du dévot; La voi Bayfall ou la Lumiére du Dedans.
www.ong-ndem.org
http://www.planete-responsable.com/senegal/video/node/311
Serena Sartori pedagoga teatrale, figlia d’arte, si occupa di teatro fin da giovanissima. Lavora e cresce fino all’ 84 come attrice/creatrice nel Teatro del Sole, già noto da allora in tutta Europa per il particolare stile creativo e attorale, sviluppando una continua attività di studio e ricerca sulle radici antropologiche del Teatro. Viaggia costantemente in una ricerca assidua sulle radici del teatro in Europa, Indonesia e Bali, India, Africa. Dall’85 al 95 diviene direttrice artistica e regista del Teatro del Sole. Nell’81 fonda con Felice Picco e Claudio Raimondo la Scuola di Formazione Attorale triennale in Milano che prosegue fino al 2003 come Scuola di formazione Attorale Koron Tlè, formando attori che sono oggi inseriti nel nuovo Teatro di Ricerca Italiano ed Europeo. Con alcuni Ensemble all’estero collabora in diversi progetti, di cui La Nuit d’Orphèe, viaggia in Burkina Faso e in Senegal e vince il premio Nazionale Cauri di Bronzo al Festival Panafricano di Ouagadougou nel ’96. Con altri artisti di diverse culture, nel 95, fonda il Centro Interculturale Ricerche KORON TLÈ. Serena nel ’96 dopo una importante tounèe in Senegal apre una stretta collaborazione e amicizia con Babacar e Aissa Mbow coordinatori dello sviluppo del villaggio di N’Dem in Senegal e cura la diffusione e la conoscenza della loro ricchissima esperienza, in Italia. Dal 2007 ha una stretta collaborazione nel comitato artistico de “Le Chantier Panafricain d’Ecriture Dramatique des Femmes (CPEDF).
http://digilander.libero.it/anisogoma/koron_tle/serena/serena_sartori.html
Vincenzo Maria Oreggia da anni viaggia in Africa occidentale, dove ha incontrato il sufismo. Collabora con importanti riviste e quotidiani nazionali occupandosi di letteratura italiana e straniera. Conduce presso strutture pubbliche e private laboratori di scrittura e percorsi di riflessione attorno alla narrativa moderna e contemporanea. Cura la sezione storico-critica del volume Teatri Invisibili e nuove generazioni teatrali (Titivillus, 1999) e dirige tra il 2000 e il 2001 il Bollettino Nazionale dei Teatri Invisibili. Le esperienze nel mondo del teatro conducono alla pubblicazione di Archivio di Voci (Rosellina Archinto, 2002), raccolta di brevi ritratti e interviste critiche di donne e uomini di fama internazionale. Insieme al fotografo Fabio Massimo Aceto, partecipa alla raccolta di testi e immagini Sguardi Stranieri (Editoria & Spettacolo, 2005) con lo scritto Quello che scende dal cielo, mosaico di narrazioni brevi attorno alla vita di sette immigrati in una valle marchigiana. Realizza sceneggiature per documentari e cortometraggi sulle trasformazioni di Dakar, capitale del Senegal. Cura e traduce dal francese per le Edizioni dell’Arco gli scritti di Serigne Babacar Mbow raccolti nel testo Il Servitore del Profeta (2011). Tra i suoi libri, per le Edizioni dell’Arco: Bach tra gli elefanti, storie e ritratti senegalesi (2005), Pesce d’aprile a Conakry (2010).
http://terredesegales.blogspot.com/2010/10/attivita-associative-viaggi-solidali.html