07.03.08 – S. Giorgio delle Pertiche (Pd) – CON L’ACQUA ALLA GOLA

Essere con l’acqua alla gola è una situazione che riguarda, in questo momento, non solo noi esseri umani e ogni altra creatura vivente, ma anche la nostra Terra, il pianeta blu. L’aumento vertiginoso del consumo di acqua, dovuto in parte all’aumento della popolazione, ma soprattutto allo sviluppo dell’industria e alla coltivazione intensiva, ha superato la capacità di rigenerazione naturale delle falde freatiche con il ciclo dell’acqua che dal mare la riporta nella terra ferma.
Di fronte alla riduzione del 30% della disponibilità di acqua dolce, è importante intervenire sul piano della sensibilizzazione, per educare al risparmio idrico in tutti i modi possibili, perché l’acqua è l’elemento direttamente e indirettamente più usato da quando ci alziamo al mattino a quando andiamo a dormire la sera. Se un bene tanto importante comincia a scarseggiare, può succedere che diventi oggetto di contesa, speculazione … appropriazione indebita.

Gli esempi non mancano:
1. le forti tensioni nei Paesi attraversati da uno stesso fiume (Nilo, Tigri ed Eufrate, Giordano…).
2. gli impianti di imbottigliamento delle acque minerali che prosciugano le fonti e abbassano le falde freatiche.
3. le forti pressioni sulla politica, da parte delle multinazionali del settore della gestione del ciclo integrato dell’acqua che chiedono la privatizzazione degli acquedotti e dello smaltimento delle acque reflue.
4. i controlli insufficienti sulla quantità e qualità dell’acqua usata dalle industrie, soprattutto quelle ad alto tasso di inquinamento.
5. la scelta di investire nei bio-carburanti intensificando le coltivazioni per la produzione di biodisel e alcool richiederà un ulteriore impiego di acqua dolce (solo il 2% dell’acqua esistente è dolce) sfruttando le attuali riserve già sotto pressione.
6. le infiltrazioni mafiose sulla gestione dell’acqua nelle zone dove scarseggia.

L’acqua scorre dentro di noi e ci chiede di diventare trasparenti e portatori di vita, facendoci promotori di iniziative mirate a ridurne i consumi e a garantirne una quantità minima, 50 litri/giorno ad ogni cittadino del mondo, soprattutto a chi non è in grado di pagarla.
Sull’acqua si misura la solidarietà, non si calcolano profitti: per questo sono state lanciate molte campagne di sensibilizzazione:

1. “Giù le mani dall’acqua”: per un uso di tipo sociale e non privato, comunitario e non finalizzato al profitto.
2. “Mettiamola fuori legge”: riferita alle pubblicità delle acque minerali, che inducono ad acquistare l’acqua in bottiglia, con la conseguenza di un maggior inquinamento (per il trasporto di una cosa non necessaria, in quanto ce l’abbiamo dal rubinetto di casa, e per il successivo smaltimento delle bottiglie di plastica).
3. “Imbrocchiamola”: per chiedere che, nei locali pubblici possa essere servita, al proprio tavolo, acqua di rubinetto e non acqua minerale.

Di fronte a questa situazione e in considerazione del miliardo e trecento milioni di persone che non hanno accesso all’acqua potabile, e degli altri due miliardi e duecento milioni di abitanti del pianeta che non dispongono dei servizi sanitari, abbiamo deciso di scommettere sull’acqua.

I premi in palio sono molti:

I. premio: il diritto all’acqua deve entrare nella dichiarazione dei diritti umani e nelle legislazioni di tutti gli Stati.
II.premio: l’acqua è un bene comune e per questo deve essere garantito dagli enti pubblici senza che i privati ne traggano profitti.
III.premio: l’acqua è di tutti e a tutti devono essere garantiti 50 l/giorno di acqua potabile.

Come vincere la scommessa? Coinvolgendo il maggior numero di persone, attraverso una forte sensibilizzazione nel territorio e interventi nelle scuole (anche quest’anno ne stiamo realizzando molti sul tema dell’acqua: 30 incontri di due ore ciascuno tra elementari e medie e altri 25 alle superiori). Siamo stati anche invitati a parlare dell’acqua da un gruppo di famiglie del territorio che vogliono impegnarsi in prima persona sull’uso appropriato di questo bene e desiderano sensibilizzare gli altri a fare lo stesso.

Insieme ad altre associazioni del territorio (Amici degli Indios di Loreggia, capofila del progetto, Mano Amica di Camposanpiero e Stella del Sud di Cittadella) abbiamo elaborato un progetto, che è stato finanziato dal CSV di Padova e che prevede la realizzazione di due repliche dello spettacolo “H2Oro” della Compagnia teatrale “Itineraria” di Milano e il sostegno economico alla sensibilizzazione sul tema acqua, da realizzarsi nelle scuole.

Anche voi siete invitati a partecipare allo spettacolo «H2Oro» in programma Venerdì 7 marzo alle ore 20.30 presso il Teatro Giardino di S. Giorgio delle Pertiche. Lo stesso spettacolo sarà replicato: Sabato 8 marzo alle ore 10.45 presso il Teatro sociale di Cittadella (per gli studenti del triennio delle superiori).