07-12.07.11 – da Vicenza – Centodonnecentobici: cicloviaggio al femminile alla scoperta dei territori militarizzati italiani (iscrizione)

Centodonnecentobici quest’anno fa tappa a Trieste per un nuovo cicloviaggio all’insegna della nonviolenza

Dal 7 al 12 luglio le cicloattiviste visiteranno Trieste e dintorni alla scoperta di una delle terre di confine più militarizzate d’Italia

Le biciclette sono quasi pronte, il calendario degli incontri e delle azioni è stato definito, il passaparola è ufficialmente iniziato: l’edizione 2011 di Centodonnecentobici è ormai alle porte, con un nuovo viaggio alla volta di Trieste, alla scoperta di un territorio di confine che porta ancora segni visibili delle guerre e violenze che ne hanno scandito la storia nel corso dell’ultimo secolo. Dal 7 al 12 luglio 2011 il gruppo al femminile, nato a Vicenza nel 2008 e che oggi raccoglie membri in tutta la penisola, tornerà in sella alle proprie biciclette per promuovere la cultura della nonviolenza nelle bellissime terre giuliane, con una serie di ciclotappe all’insegna dell’eco-sostenibilità, sobrietà e autogestione.
Dopo le straordinarie esperienze degli scorsi anni nelle zone militarizzate della Sicilia, di Napoli e di Pisa, anche per questa edizione l’iniziativa avrà come scopo principale lo scambio di idee ed esperienze con persone e associazioni locali impegnate a sostenere nei loro territori valori di pace, solidarietà, giustizia sociale e lotta agli stereotipi di genere.

Il primo gruppo di partecipanti partirà da Vicenza giovedì 7 luglio per visitare la Casa Internazionale delle Donne di Trieste e incontrarsi con alcuni gruppi pacifisti friulani.

Venerdì 8 luglio il gruppo visiterà la Risiera di San Sabba, ex campo di prigionia nazista dal 1943 fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale.

Sabato 9 luglio sarà invece dedicato alla prima azione nonviolenta al Centro di Espulsione (CIE) di Gradisca insieme al resto del gruppo.

Nella ciclotappa “donne sconfinanti”, domenica 10 luglio avrà luogo la seconda azione, oltre il confine, da Trieste alla Slovenia e ritorno, che culminerà con una manifestazione nonviolenta in Piazza dell’Unità d’Italia animata dalle percussioni o bandoti made in Centodonnecentobici.

Lunedì 11 luglio il gruppo visiterà infine l’ex ospedale psichiatrico provinciale (OPP) di San Giovanni di Trieste, attivo fino agli anni ’70 e oggi riconvertito per ospitare un distaccamento dell’Università di Trieste e un archivio digitale contenente documenti e fotografie relativi a diversi momenti di vita dell’ex manicomio. Quest’ultima tappa è ancora in fase di definizione e sarà confermata nei prossimi giorni.

Il 12 luglio è previsto il rientro a casa.

«Abbiamo scelto Trieste per l’edizione di quest’anno perché ancora oggi questa città conserva i ricordi delle devastazioni sia della prima che della seconda Guerra Mondiale” commenta Vania De Preto, una delle fondatrici di Centodonnecentobici. “Nel secolo scorso il territorio di Trieste ha vissuto il dramma dei campi di sterminio, della pulizia etnica e dell’occupazione straniera… Malgrado tutto questo Trieste è oggi un luogo di progetti alternativi molto interessanti e di interventi da parte di diverse cooperative sociali e gruppi attivisti che si battono per una società civile di pace e giustizia».

Le iscrizioni al cicloviaggio di Trieste sono aperte fino al 15 giugno 2011. É possibile partecipare anche solo parzialmente ad alcune iniziative, come singoli o come gruppi.

Per informazioni e iscrizioni scrivere a [email protected]

Cosè’ Centodonnecentobici
Centodonnecentobici è un cicloviaggio al femminile alla scoperta dei territori militarizzati italiani, una proposta nata da un gruppo di donne della Rete Lilliput di Vicenza. L’idea nasce dall’esperienza di alcune donne vicentine “amiche della nonviolenza” che a maggio 2008 hanno percorso la Sicilia in bicicletta dopo aver preso contatti ed organizzato le singole tappe con associazioni e gruppi informali del territorio siciliano. Durante il viaggio hanno incontrato diverse donne siciliane con le quali si sono confrontate su varie tematiche quali pace, solidarietà, giustizia sociale, stereotipi di genere. Da questi incontri è nata una rete tutt’ora viva tra le donne delle due regioni che permette di condividere esperienze e strategie differenti su problematiche in realtà molto simili. Nel 2009 Centodonnecentobici ha deciso di proseguire l’esperienza attraversando la zona Campana, un altro territorio fortemente militarizzato, mentre nel 2010 le centodonne si sono trasferite in Toscana, in quel di Empoli e Pisa, organizzando una ciclotappa presso la base militare statunitense di Camp-Darby.

Info: centodonnecentobici.wordpress.com – [email protected] – 346.7463942 – Cercaci su facebook!