07-23.12.2012 – San Bonifacio (Vr) – Mostra di pittura «Oddone Melegari – Opere 1953-1992»

Siete invitati a visitare la mostra di pittura «Oddone Melegari – Opere 1953-1992», allestita dal 7 al 23 dicembre 2012 presso la Galleria Centrale di Via Marconi, a San Bonifacio. Orari: Feriali dalle 17,00 alle 19,00; Festivi dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 16,00 alle 19,00.

Ricorre quest’anno il ventesimo anniversario della scomparsa di Oddone Melegari, che visse e operò a San Bonifacio dal 1951 al 1992. La mostra vuole ricordare il suo percorso artistico di appassionato pittore autodidatta e sperimentatore di diverse tecniche pittoriche, eseguite nella sua costante ricerca della fusione tra il tratto figurativo e gli intensi cromatismi dell’astratto.

Biografia e opere
Oddone Melegari nacque a Gualtieri (Reggio Emilia) nel gennaio del 1919; figlio di un carrettiere e nono di tredici fratelli, dimostrò già in giovane età una predisposizione per il disegno, ma la povertà di quegli anni gli impedì di compiere appropriati studi. Nel 1938 si arruolò volontario in Aeronautica. La seconda Guerra mondiale combattuta come 1° aviere sul fronte africano e la prigionia lo segnarono indelebilmente ( Grande Invalido di guerra). Si stabilì a San Bonifacio nel 1951, dopo il matrimonio con Luce Tarroni, insegnante di musica con la quale visse fino al 1992, anno della morte di entrambi.
Il suo percorso artistico iniziò con semplici disegni a pastello che egli prese come modello delle prime tele a olio eseguite tra il 1956 e il 1960. Lo studio personale dei maestri della pittura lo spinse dapprima al classico approccio paesaggistico e ritrattistico e, in seguito, all’astrattismo.
In occasione dell’attribuzione della medaglia d’oro alla Mostra di Pittura a San Bonifacio nel 1966, la giuria, presieduta dal Prof. Luigi Verzellesi e dal pittore Moreno Zoppi, così commentò il premio attribuito all’opera “La commessa”: “Un tentativo promettente di rifarsi alla lezione del cubismo, traducendola in una pittura assaporata nei particolari, con una narrazione immaginosa e lucida”. Sono questi, infatti, i tratti fondamentali della sua pittura che attraversò varie fasi e si avvalse di diversi supporti e tecniche artistiche: il gusto dei particolari e la vivida immaginazione sostenuta da un profondo senso del colore.
Tra le opere di particolare importanza ricordiamo due Via Crucis donate negli anni Ottanta alle Chiese Parrocchiali di Costermano (Verona) e Priabona di Malo (Vicenza) e due grandi armadi con numerosi dipinti, uno dei quali “Pittura fantasiosa degli anni ‘60” è stato donato nello stesso periodo al Comune di San Bonifacio.
Notevoli sono anche i pannelli del soffitto dello studio di via Fiume 8, eseguiti tra il 1969 e il 1972 e ideati come un omaggio alle diverse correnti e agli artisti della pittura moderna, come ad esempio “Natura morta” (tributo a Georges Braque) e “La figlia dell’artista ” (tributo a Pablo Picasso).
La mostra ripercorre le varie fasi della produzione artistica, dalle prime tele ad olio, alle tempere su legno vetrificate tramite una particolare vernice a poliestere, al periodo “giapponese” della pittura su tela gessata, alle ultime opere dipinte su vetro e plexiglass.

Tra i numerosi riconoscimenti ricordiamo:
Medaglia d’argento Premio Golfo di La Spezia 1959
Medaglia d’argento Premio Cavalcaselle di Legnago nel 1960
Medaglia d’oro Mostra del Dilettante di San Bonifacio nel 1966
Medaglia d’oro Premio San Bonifacio nel 1966
Medaglia d’oro Premio San Bonifacio nel 1967
Medaglia d’oro Mostra San Bonifacio nel 1968
Medaglia d’oro Mostra di Prova di San Bonifacio nel 1968
Medaglia d’oro Mostra Prova di San Bonifacio nel 1969
Trofeo Mostra Santa Maria di Zevio nel 1980
Premio il Quadrato al Trofeo Selezione di Soave nel 1981
Primo premio ex-aequo al Concorso Cesare d’Oro di Verona nel 1982.